“Che vengano fatti i controlli. Noi siamo in regola”. La risposta delle palestre ravennati all’ultimatum di Conte

Che vengano fatti i controlli. Siamo pronti a dimostrare che nelle palestre i protocolli anticovid vengono rispettati al 100%” E’ questo il messaggio che i titolari delle palestre ravennati inviano al Premier Conte, in merito all’ipotesi di chiudere le strutture per il mancato rispetto delle misure anticontagio.

“E’ assurdo che per colpa di pochi debbano pagare tutti – dichiara Manuela Guidi, una dei soci dell’ Euritmica Centro Wellness di Ravenna -. Non capisco perchè sia stata posta così tanta attenzione sulle palestre, che da mesi seguono le norme anticovid.”
Manuela è preoccupata: “Se decideranno di chiudere nuovamente le palestre, non so cosa accadrà. Secondo me, piccole o grandi che siano, le palestre non si risolleveranno.”
Da quando si è tornato a parlare di lock down, abbiamo notato un ulteriore calo degli ingressi. E negli ultimi giorni è andata anche peggio – prosegue -. La nostra vita potrebbe cambiare da un giorno all’altro e questa attesa è snervante”.

“Fino ad ora nelle palestre non è stato registrato neppure un contagio – sottoliena Amedeo Conti, titolare della Palestra Gymnasium di Ravenna– . Noi applichiamo il protocollo con la massima attenzione e questo allarmismo sta creando solamente ulteriore diffidenza nelle persone. Con questo clima di terrore, la gente non se lo sogna neppure di venire in palestra”. Fogli alla mano, Conti snocciola un po’ di numeri: “a settembre abbiamo registrato  un calo nelle presenza del 71%, ad inizio ottobre -81% e ora -83% rispetto allo scorso anno. Sono numeri terrificanti. Lavoriamo in perdita e stiamo aperti con la speranza che le cose migliorino. Quindi diffondere messaggi negativi e privi di fondamento non aiuta nessuno. E’ solo un inutile allarmismo, quando è chiaro a tutti che i luoghi del contagio sono ben altri” prosegue.
“Per garantire i massimi livelli di sicurezza ed adeguare le strutture, alle misure anti covid, abbiamo speso molti soldi, ed ora ci sentiamo dire che è stato tutto inutile? Che vengano a controllare. Siamo pronti” sottolinea Conti.

L’ultimatum del premier Conte non è piaciuto neppure a Antonella Romanucci della Palestra La Torre: “da quando abbiamo riaperto a maggio, abbiamo rispettato le misure anticontagio, ponendo la massima attenzione al distanziamento, all’igienizzazione, alla misurazione della temperatura, ai vaporizzatori e all’autocertificazione per l’accesso nella palestra. Mi domando su quali basi sarà valutata la decisione di lasciare aperte o di chiudere le palestre, se di controlli non ne vengono fatti? Qui da noi non si è mai visto nessuno, neppure in quest’ultima settimana”.

Anche alla palestra di Via Paolo Costa, vi è stato un netto calo delle iscrizioni: -70% per la sala attrezzi. Forte riduzione anche per i corsi. “Ci sono clienti che durante il lockdown hanno iniziato ad allenarsi a casa ed ora preferiscono non iscriversi in palestra –spiega-. In altri casi, chi in passato faceva l’abbonamento annuale, ora preferisce  solo il mensile”.
“La preoccupazione è tanta, anche perché settembre e ottobre sono solitamente i mesi in cui si incassa di più. Quindi già sappiamo che sarà un anno a perdere: con meno incassi e più costiconclude.