Gas metano. Confindustria Romagna: “con bassi investimenti privati si potrebbe raddoppiare la produzione in Emilia-Romagna e in Adriatico”

“Basterebbero bassi investimenti privati per raddoppiare in Emilia-Romagna e in Adriatico la produzione di gas metano: le stime pubblicate dal Sole 24 Ore, grazie a un risveglio dei pozzi già autorizzati o con iter avviato, confermano la portata di questa grande opportunità per l’industria locale”. E’ quanto dichiara Confindustria Romagna, sottolineando che “sarebbe un rilancio atteso e auspicato, che potrebbe raddoppiare l’attuale produzione regionale da 800 milioni a 1,6 miliardi di metri cubi di gas naturale”.

“Occorre quanto prima sprigionare questo potenziale e la sua ricaduta importantissima per imprese e cittadini: in ballo non ci sono solo professionalità e tecnologie riconosciute e stimate a livello mondiale, ma anche impatti positivi sulle bollette, che allevierebbero il peso dei costi dell’energia industriale e familiare – prosegue la nota degli industriali -. Le aziende del settore oil&gas si stanno avvitando oggi su una spirale di rinuncia agli investimenti da un lato e a nuove opportunità occupazionali dall’altro: occorre invertire la tendenza prima che diventi irreversibile, dopo tre anni con il fiato sospeso”.

Da Confindustria Romagna ribadiscono che “il metano è l’unico nostro vero ponte verso le energie rinnovabili, immediatamente utilizzabile e perfettamente compatibile con il biometano da fonti rinnovabili, con cui viene già oggi miscelato e immesso in rete” .

“In attesa che il Pitesai si pronunci sulle nuove autorizzazioni, vanno rimesse in moto quelle esistenti – concludono -. Da qui passa la sola transizione possibile, che va perseguita fin da subito con pragmatismo, lungimiranza e buon senso”.