Bagnacavallo. Dal 1° all’8 marzo la mostra fotografica “Le conseguenze” dedicata a Elisa Bravi, vittima di femminicidio
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In occasione della Giornata Internazionale della donna, l’associazione Demetra Donne in aiuto ha organizzato l’allestimento della mostra fotografica “Le conseguenze” realizzata dalla giornalista fotografa e scrittrice Stefania Prandi che si svolgerà dal 1° all’8 marzo nella sala di Palazzo Vecchio in piazza della libertà 5, a Bagnacavallo.
La mostra fotografica è un reportage durato tre anni, che accompagna la testimonianza dei famigliari delle vittime di femminicidio, raccolte nel libro omonimo: “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” scritto da Stefania Prandi, giornaliste e scrittrice con la passione della fotografia. “Un percorso toccante che illustra il dramma di chi resta dopo un femminicidio – spiega Giuseppina Dessy, presidente di Demetra donne in aiuto – figli e figlie, madri e padri, fratelli e sorelle chiamati ad elaborare una perdita inaccettabile ma anche a fronteggiare le spese legali, le umiliazioni degli avvocati difensori degli assassini o delle parole scritte nelle sentenze che sviliscono le vittime e ancora a sopportare il giudizio degli altri e quelle resistenze culturali che colpevolizzano le donne assassinate ma anche i loro famigliari”.
“Ai genitori delle vittime resta il compito, in solitudine e nell’assenza dello Stato, di crescere gli orfani di femminicidio, quelli che Anna Costanza Baldry, psicologa e ricercatrice definì “orfani speciali”: dal 2000 al 2014, 1600 bambini hanno perso la madre per mano del proprio padre” spiegano da Demetra.
“Da tempo, chi resta non accetta più di stare in silenzio e di elaborare il lutto come se fosse un fatto privato – prosegue -. Sempre più spesso i famigliari scrivono libri-denuncia, vanno nelle scuole per sensibilizzare le giovani e i giovani sul problema della violenza maschile contro le donne”.
“E’ un dolore così profondo che deve avere una valenza di interesse pubblico, una finalità a livello sociale, altrimenti si rischia di scadere nel voyerismo o in quella che viene chiamata pornografia del dolore. Nelle interviste ho lasciato lo spazio alle parole e alle immagini di chi racconta prestando attenzione perché alcune domande potrebbero attivare nuovamente il trauma di chi lo ha vissuto” ha sottolineato Prandi.
Il 5 marzo, sempre a Palazzo Vecchio, alle ore 17 è previsto un evento pubblico al quale parteciperanno Ada Sangiorgi assessora alle Pari Opportunità del Comune di Bagnacavallo, Giuseppina Dessy, presidente di Demetra donne in aiuto, Manuela Liverani, avvocata e vicepresidente di Demetra donne in aiuto, Elena Zaccherini, direttrice del Fondo vittime di reati e Giovanna Piaia, presidente dell’associazione Dalla Parte dei Minori. E’ previsto un intervento dell’associazione Una panchina per Elisa.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bagnacavallo ed è stata realizzata in collaborazione dell’associazione Dalla Parte dei minori.
Gli orari di apertura della mostra sono i seguenti:
Dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18
Sabato e domenica 10 – 12 e 15 -18