Supercoppa CSI: l’Alfonsine 2021 deve piegarsi al Redentore

C’è chi parla di destino, chi di sfortuna, o più semplicemente che “proprio non doveva essere”. L’Alfonsine 2021 (vincitrice della Coppa la scorsa stagione), si scontra con il Redentore (vincitore del Campionato) per la Supercoppa “Boris Silvagni”, partendo non proprio da favorita.

I biancoazzurri di Bolognesi si battono come leoni, a tratti hanno il pallino del gioco, e questo nonostante assenze importanti come quelle di Carioli, Nordio, e del nuovo innesto Morigi; orfani, inoltre, dell’apprezzatissimo centrale Folicaldi, infortunatosi gravemente proprio nella finale di Coppa. Entrambe le formazioni hanno più volte l’illusione di avercela fatta, di vedersi già con la Supercoppa in mano, ma alla fine è il campione Redentore a spuntarla

Le emozioni partono sin dai primi minuti, con Tamburini e Geminiani che sparano a rete impegnando il portiere avversario. La risposta del Redentore arriva ben presto, con un palo esterno che fa tremare i biancoazzurri. Tamburini ci riprova, ma non inquadra la porta; operazione invece che gli riesce con successo al 13’, quando il capitano Malfatti fa partire un ottimo lancio dalle retrovie e il numero 9 compie un’azione in solitaria davvero pregevole, superando e aggirando tre avversari per poi segnare. Al 16’ prima ammonizione per il Redentore, che poi tenta nuovamente di mettere la palla in fondo al sacco, trovando però un attento Cupane.

Dopo 10 minuti di gloria, arriva il pareggio: lunghissima rimessa dell’estremo difensore che coglie impreparata l’alta difesa dell’Alfonsine, pallonetto, e Cupane stavolta non può farci nulla. 5 minuti dopo il Redentore cerca di passare in vantaggio con una punizione da trequarti, ma il numero 1 biancoazzurro blocca. Al 29’ seconda ammonizione del Redentore, che passa in vantaggio poco dopo con un bel colpo di testa ad effetto. Tenta poi di aumentare il bottino con una penetrazione in area da destra, il tiro, ma respinge Cupane. Al 37’ altra ammonizione del Redentore, e per tutta risposta Tamburini su quella stessa punizione pareggia i conti, con l’estremo difensore che arriva sulla palla ma non riesce ad evitare la rete.

Si torna negli spogliatoi sul risultato di parità, ma all’inizio della seconda frazione la rete che deciderà il match: Cupane atterra in uscita un avversario, cartellino giallo per lui, e rigore trasformato dal Redentore.

Per l’Alfonsine non è ancora finita: su punizione in area c’è il colpo di testa di Geminiani, che termina alto. Al 14’ punizione da 40 metri del Redentore, Cupane è attento e riesce ad alzare in calcio d’angolo. Episodio controverso al 17’, con Ferniani che combatte con un avversario, lo supera, e da dietro il giocatore lo colpisce con un calcio alle gambe, con palla lontana da entrambi: il terzino si avventa sull’altro giocatore, spingendolo, gran proteste dell’Alfonsine, ma il risultato di tutto ciò è semplicemente un giallo per lo stesso Ferniani.

La stanchezza comincia a farsi sentire, e i partono i cambi di entrambi gli schieramenti. Tentativo del Redentore su punizione, ma palla troppo alta. L’Alfonsine chiede il time-out per riorganizzarsi. Ammonizione di Malfatti al 3’ minuto di recupero (ne seguiranno altri 10), e all’ultima azione del match Geminiani su punizione colpisce un clamoroso incrocio dei pali.

Tabellino

ALFONSINE: Cupane, Ferniani (49’ st Randi), Ciraldo (18’ st Silvestro), Martini, Malfatti, Giannotti (7’ st Scardovi), Ciardo (28’ Montaguti), Lippi, Gorini, Tamburini, Geminiani. A disp: Marchi, Tarroni, Cacchi, Guerrini.

RETI: 13’ e 38’ Tamburini (A), 23’, 32’ e 3’ st (Redentore)

AMMONITI: 16’, 29’, 37’ (Redentore), 3’ st Cupane (A), 17’ st Ferniani (A), 43’ st Malfatti (A)