Al porto di Ravenna arriva la Humanity 1 con 69 migranti a bordo. Sbarco previsto tra domenica 23 e lunedì 24 aprile

L'assessore regionale al Welfare: "Con poche ore di preavviso (di nuovo), bisogna mettere il moto il sistema dell'accoglienza"

È previsto tra domenica 23 e lunedì 24 aprile, l’arrivo di una nuova nave di migranti nel porto di Ravenna. Un nuovo sbarco è stato assegnato al porto di Ravenna. Si tratta della nave Humanity 1, di Humanity Sos, con a bordo 69 persone. I naufraghi sarebbero stati soccorsi al largo delle coste della Tunisia.

SOS-Humanity ha comunicato che “questa notte, con venti forti, onde alte oltre 2 metri e scarsa visibilità, l’equipaggio di Humanity 1 ha salvato 69 persone da un gonfiabile sovraffollato. Il motore si era rotto e sulla barca non c’erano attrezzature di soccorso. Molte delle persone salvate soffrivano di mal di mare, erano disidratate ed esauste”.
Al momento del salvataggio una persona era priva di sensiproseguono da SOS-Humanity -. Poco dopo la mezzanotte tutte le persone erano su Humanity 1 e ora sono state accudite dalla nostra squadra. Le autorità italiane hanno già assegnato il porto di Ravenna come luogo sicuro per le persone”.

Humanity 1 - migranti salvati

Al momento non si hanno ulteriori informazioni. I dettagli sulle operazioni di sbarco saranno affrontate, nel pomeriggio di oggi, 20 aprile, in una riunione convocata in Prefettura a Ravenna.

Il primo sbarco era avvenuto il 31 dicembre; il secondo il 18 febbraio. Entrambi al Terminal Crociere di Porto Corsini. Il probabile sbarco del 23 aprile potrebbe comportare dei cambiamenti dal punto di vista logistico poiché, nella stessa data, è previsto il transito della nave da crociere Azamara Journey con 700 passeggeri a bordo.

“E’ l’ennesima dimostrazione che manca un piano complessivo su come gestire questa situazione” dichiara l’assessore regionale al Welfare Igor Taruffi, parlando con l’Agenzia Dire, appena ricevuta la notizia di questo nuovo sbarco. “Con poche ore di preavviso, bisogna mettere il moto il sistema dell’accoglienza, un sistema che peraltro ha dato dimostrazione di essere all’altezza. Ancora una volta faremo la nostra parte, perché accoglienza e solidarietà sono per noi irrinunciabili, ma tecnicamente si naviga a vista, manca una regia complessiva e così è difficile continuare a lavorare”.  In tutto ciò le Prefetture “stanno facendo un lavoro importante. E tutta la filiera del volontariato e dell’associazionismo stanno dando un contributo molto importante. Ciò che manca però è la linea generale che deve esprimere il Governo”. Ma “Queste persone saranno costrette a giorni e giorni di navigazione in più per arrivare a Ravenna, che certo non è il porto più vicino” sottolinea Taruffi.