La replica dell’Ingegner Riccardo Merendi dopo la conferenza stampa sul rigassificatore

L’articolo pubblicato ieri (14 novembre 2023) su stato di avanzamento del rigassificatore di Ravenna e firma del protocollo sulle opere di compensazione si conclude citandomi a proposito delle “critiche mosse al progetto” e termina con: “Insomma, se tutti hanno detto che il progetto va bene, l’ingegner Merendi se ne dovrà pur fare una ragione.”

Io posso anche farmene un ragione, ma se Snam ha finalmente proposto una ERRATA-CORRIGE per rimediare agli errori che da un anno e mezzo segnalo, forse anche gli amministratori dovrebbero farsi una ragione del fatto che la procedura non ha funzionato e che i famosi “oltre sessanta enti” – ieri quantificati esattamente in 73 – hanno approvato un progetto senza accorgersi di niente e che, quindi, è vero che si “taglia la testa a qualsiasi dubbio” ma nel senso che sono loro (gli enti) a essere pericolosi in quanto non si accorgono degli errori che sarebbero chiamati a rilevare, non il progetto in sé.

E mi farebbe piacere anche ricevere le scuse dall’on. Lupi che mi ha deriso in diretta a Canale 5 e dall’ing. Ruggeri – a.d. di Snam FSRU Italia srl – che alla presentazione del rigassificatore nell’ottobre 2022 “con tutto il rispetto per l’ingegnere che è stato citato” (cioè io) ha ricevuto applausi scroscianti dopo aver detto “pensiamo di saper collaudare i tubi in maniera ineccepibile”: dopo un anno ha dovuto ammettere che la procedura di collaudo descritta nei documenti era ERRATA. (https://riccardomerendi.altervista.org/avevo-un-sassolino-nella-scarpa/).

Colgo l’occasione per informare che con l’osservazione inviata a proposito proprio dell’errata corrige – che riguarda i tre errori tecnici di collaudo, temperatura e aria – ho segnalato altri 4 (quattro!) errori presenti nel solo documento al contenuto del quale è subordinato il nulla-osta di un Ministero, nonché due diversi progetti entrambi approvati (uno da un Ministero e l’altro dal Comune di Ravenna) che costituiscono una contraddizione che finora nessuno ha voluto affrontare. Su quest’ultimo tema il Comune di Ravenna ha risposto che la questione non è di sua competenza ma da cittadino mi aspetto che gli amministratori più vicini, quelli comunali appunto, se non competenti a risolvere un problema si attivino per coinvolgere chi sia competente, non che scarichino il barile come se la cosa non li riguardasse.

La nuova documentazione è scaricabile dal sito della Regione https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavasweb/ricerca/dettaglio/6076

Ingegner Riccardo Merendi – Ravenna

Per dovere di cronaca e per contestualizzare, riportiamo per intero la parte dell’articolo di ieri che riguardava Riccardo Merendi.

“A proposito delle critiche mosse al progetto SNAM da parte dell’ingegner Riccardo Merendi che più volte – appoggiato da diverse forze politiche e ambientaliste locali – ha sostenuto che l’autorizzazione al progetto sarebbe da annullare perché in origine conteneva degli errori solo in un secondo tempo corretti (ma ciò inficerebbe tutta la procedura autorizzativa, a suo dire) in conferenza stampa hanno risposto il Sindaco Michele de Pascale e Massimo Derchi di SNAM, richiesti espressamente dal nostro giornale. Stefano Venier ha invece ammesso di non conoscere l’ingegner Merendi.”

“Michele de Pascale ha sottolineato come l’iter autorizzativo seppure speciale e veloce (120 giorni di tempo) ha raccolto i pareri – tutti positivi – di ben 73 enti diversi, tutti quelli che di solito intervengono per progetti di questa natura, nessuno escluso. A dire che non ci si può non fidare di 73 enti differenti che all’unisono approvano il progetto Snam, quindi tagliando la testa a qualsiasi dubbio. Analogo il ragionamento di Massimo Derchi il quale ha ricordato come un progetto di questa portata deve sottostare al rispetto di normative europee e nazionale e passare al vaglio di tanti enti diversi preposti alla valutazione. Insomma, se tutti hanno detto che il progetto va bene, l’ingegner Merendi se ne dovrà pur fare una ragione. Questo non è stato detto, ma questa era la sostanza della risposta fornita.”