Il Comune di Ravenna aggiorna il piano antineve

In vista dell'ondata di freddo prevista per la seconda metà di gennaio, il sindaco Matteucci spiega le possibili modalità di intervento

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«Oggi ci sono 15 gradi e c’è il sole, ma le previsioni meteo di medio periodo indicano possibili ondate di gelo per la seconda metà di gennaio. Nella riunione della Giunta di oggi pomeriggio, abbiamo fatto una messa a punto dei piani antineve e antigelo”. E’ quanto scrive Fabrizio Matteucci in un comunicato stampa diramato alle testate giornalistiche locali.

“I cittadini che vogliono possono leggerlo nel sito del Comune di Ravenna: area tematica AMBIENTE,TERRITORIO E MOBILITÀ, sezione MOBILITÀ, titolo COSA FARE SE NEVICA: IL PIANO DEL COMUNE DI RAVENNA PER AFFRONTARE I DISAGI DELLA NEVE E DEL GELO. Sempre oggi ho scritto una lettera al mondo della scuola per ricordare nuovamente le modalità operative utili a tutti nel caso che nelle prossime settimane io decida un’Ordinanza di sospensione temporanea delle lezioni e dell’attività didattica.
Ecco il testo della lettera che ho inviato alla Dirigente dell’Ufficio scolastico scolastico provinciale dottoressa Agostina Melucci, ai Dirigenti scolastici, ai segretari generali di Cgil Cisl Uil e di Cgil Cisl Uil Scuola. “Cari amici, le previsioni di medio termine ci dicono di possibili nevicate nel mese di gennaio. Per prepararci a tale eventualità, vi illustro le due possibili misure che potrei adottare, a seconda delle condizioni climatiche: • con la formulazione “il Sindaco ordina l’interruzione delle attività didattiche”, (ai sensi dell’art. 54 del Tuel) si interviene esclusivamente in merito alla sospensione delle lezioni, evitando così la circolazione di mezzi pubblici o privati atti al trasporto degli studenti (Ciò costituisce il maggior fattore di rischio soprattutto in caso di nevicate o altri gravi fenomeni atmosferici). Tale provvedimento NON implica la chiusura fisica delle scuole, la cui gestione del personale (docente e Ata) è di esclusiva responsabilità della Dirigenza scolastica. In tal modo i plessi possono rimanere aperti e funzionanti anche senza la presenza degli studenti.
L’ordine di chiusura delle scuole, misura che in 9 anni non ho mai dovuto adottare, comporta la chiusura fisica dei plessi (potrebbe rendersi necessaria anche la chiusura di altri uffici pubblici) ed è una misura diversa, che mette in capo a me ogni decisione”».

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