Parcheggio Giustiniano Ravenna. Ancisi (LpR) spiega come sono stati salvati posti per disabili

Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna informa che lunedì 8 giugno 2020 ha avuto fine la trentennale gestione del parcheggio Giustiniano affidata ai disabili della coop San Vitale. Lista per Ravenna, pur continuando a sostenere che la San Vitale avrebbe potuto concorrere a realizzare essa stessa, in nome di un sistema di “smart parking” ispirato a contenuti sociali, la riqualificazione del parcheggio, ottenendone poi la gestione, formulò, il 26 maggio, tre condizioni minime perché la San Vitale “restituisse” l’immobile al Comune. Il loro accoglimento ha in effetti consentito che ciò avvenisse martedì scorso, pur con gli sfollati in lacrime. Vediamo punto per punto come ciò si sia verificato.

Come sono state accolte le richieste di Lista per Ravenna

E’ stato raggiunto la settimana scorso un accordo, sottoscritto a verbale da Ravenna Holding, proprietaria del 60% di Azimut per la parte comunale, e dai soci del consorzio cooperativo Antares, parte privata dell’azienda per il restante 40%, di cui è componente anche la cooperativa San Vitale.
L’altro parcheggio della San Vitale posto in via Bezzi, con tre ragazzi disabili che vi lavoravano, segue la sorte del Giustiniano; resta alla San Vitale il parcheggio e deposito bagagli della stazione, con altri quattro disabili.
L’impegno assunto esplicitamente tra le parti in causa richiede, per ogni ricollocazione lavorativa dei “ragazzi” di entrambi i parcheggi sottratti alla San Vitale ne ottenga la condivisione, a garanzia di un impiego loro confacente e dei necessari percorsi di apprendimento e formazione. Lista per Ravenna seguirà passo per passo ciascun singolo progetto.

La chiave di volta

Il chiavistello risolutivo consiste nell’ “invenzione” di aggiungere al contratto storicamente in essere tra il Comune ed Azimut la fornitura, presso il parcheggio Giustiniano, di un inedito servizio di “assistenza all’utenza, sorveglianza diretta nell’area, attività di controllo della sosta nell’area”, che la parte privata di Azimut affiderà ad operatori di una propria cooperativa sociale, qual è la San Vitale. A loro il Comune riconoscerà, “a seguito di apposito corso, il decreto di ausiliario del traffico”. Al netto di due pensionamenti agevolati e di un nuovo posto di lavoro presso la gestione cimiteriale di Azimut, questo è lo sbocco in cui confluiranno gli ex posti di lavoro per disabili sia del “vecchio” parcheggio Giustiniano, sia di quello di via Bezzi.

LpR non concorda su pagamento dei contribuenti

Questo è il tassello di umanità che l’intera città, sollevandosi, ha imposto al Comune entro una deriva volta a robotizzare interamente il sempre più eclatante e lucroso affare dei parcheggi comunali a pagamento. De Pascale ha però deciso che se ne faranno carico i cittadini. Al corrispettivo ordinario, pari a 45.602 euro l’anno, pagati dal Comune ad Azimut per la gestione automatizzata dei 240 posti auto del Giustiniano, detratti dalle tariffe versate nelle casse comunali, verrà aggiunto il corrispettivo del nuovo servizio “sociale”, pari a 47.000 euro, sottratto al bilancio generale del Comune: dunque pagato da tutti i contribuenti, anche da quelli che girano solo a piedi o su due ruote.