Cervia. Bonaretti (M5S): “Enti, associazioni e cittadini possono essere coinvolti nella gestione delle iniziative cultutali”

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“Al di là della stabilità, o meno, della maggioranza, questa crisi politica ha fatto venir meno la figura di Assessore alla Cultura, ruolo fondamentale all’interno del tessuto di una Comunità. Le dimissioni di Fiumi possono, d’altra parte, essere un’occasione per cercare una gestione del sistema Cultura ‘più aperta’ e di diretto coinvolgimento degli enti e delle associazioni, oltre che della cittadinanza” riporta la nota di Pierre Bonaretti, consigliere comunale e Capogruppo Movimento 5 Stelle Cervia.

“Lo scorso aprile richiesi, tramite documento scritto, inviato a Sindaco e Capigruppo – afferma Bonaretti -, la costituzione di un Tavolo emergenziale sulla Cultura, che fosse luogo di confronto tra i vari istituti culturali e l’Amministrazione, al fine di comprendere le problematiche del settore legate all’emergenza Covid-19. L’obiettivo della richiesta era, inoltre, trattare la questione culturale con la medesima dignità con la quale erano trattate le questioni inerenti agli altri settori (intenzionalità, sino ad allora, non dimostrata). Ad oggi, è fondamentale la convocazione di un Tavolo permanente e periodico per il settore culturale, che costituisca il principale mezzo di confronto tra Amministrazione, istituzioni pubbliche e associazioni private”.

“Le associazioni territoriali sono organi attivi del tessuto sociale di una Comunità – sottolinea il consigliere – offrono intrattenimento e iniziative, spesso autogestendosi e senza gravare sui bilanci comunali. È necessario, alla luce di ciò, tenere aperto e vivo il confronto con queste realtà, attraverso incontri periodici, in cui si valutino i progetti e la possibilità di un sostegno economico, promozionale o di accompagnamento nell’ iter progettuale”.

Per Bonaretti “occorre un piano che dia spazio ai giovani: aule studio e luoghi polifunzionali all’interno dei quali sviluppare realtà aggregative d’interesse cittadino. Un laboratorio teatrale, un laboratorio artistico, uno musicale, potrebbero essere bacini d’utenza per molti ragazzi e bacini di sviluppo per la creatività”.

“Piccole e varie iniziative culturali dovrebbero essere uno degli ingredienti principali per rivalutare zone critiche – aggiunge il consigliere dei 5 Stelle -, come i vari centri commerciali e le piazze abbandonate a loro stesse. Le arti visive e la street art sarebbero il mezzo per creare attrattiva anche a livello di riqualificazione infrastrutturale (sottopassi e, in parte, colonie). Lo stesso Viale Roma vale molto di più di come appaia oggi. Piccole esibizioni acustiche, teatrali e artisti di strada di qualità potrebbero tracciare la rotta per creare un nuovo viale e nuovi flussi turistici. In termini di iniziative artistiche, sarebbe auspicabile una cooperazione con gli istituti scolastici del territorio (Licei artistici, Accademie di Belle Arti e del Mosaico) e incrementare iniziative che valorizzino e promuovano il tessuto creativo attraverso il coinvolgimento di artisti e artigiani locali”.

“Un piano di rivalutazione turistica della zona di Milano Marittima – dice Bonaretti – può avvenire attraverso scelte mirate di promozione della località e di arricchimento dell’offerta turistica. Il ruolo dell’Amministrazione è senz’altro quello di affiancare determinati processi, favorendo il miglioramento della propria località e della sua offerta. La cultura – intesa come iniziative d’intrattenimento di qualità – può avere un ruolo fondamentale nel tanto auspicato cambiamento, attraverso iniziative diffuse sul territorio (oltre a quelle già presenti e concentrate all’interno di un’area circoscritta)”.

“Il valore sociale è il primo punto di forza delle iniziative culturali di un territorio – prosegue Bonaretti -. Gli eventi culturali e le associazioni che operano in questo settore sono portatori di coesione e accrescimento personale. I luoghi della cultura devono essere rivalutati e resi al massimo della funzionalità, nell’importanza della funzione che svolgono. A fronte di periodi emergenziali, come quello appena trascorso nel trimestre marzo – aprile – maggio, occorre studiare nuovi metodi di diffusione della cultura e della fruizione degli spazi ad essa collegati. Ragionare su investimenti per rendere vivi e fruibili tali luoghi non significa solo renderli più accoglienti, ma rendere sempre accessibili i loro servizi, evitando lunghi periodi di blocco totale.

“Occorre parlare di informatizzazione dei contenuti e di servizi che siano in grado di raggiungere il cittadino anche nell’impossibilità di eseguire i normali  spostamenti” termina il consigliere comunale.

 

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