Manifestazione in piazza a Ravenna: in tanti per dire “No alla Dad” foto

Più informazioni su

Alle 16 di oggi, domenica 14 marzo, nel rispetto delle regole anti-covid in tanti si sono presentati in piazza Kennedy a Ravenna per dire “No alla Dad”, come aveva annunciato nei giorni scorsi il gruppo “Ravenna per la scuola – Persone Contro Dad”, tramite la propria pagina facebook,  lanciando anche una petizione ” PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE IN PRESENZA e per la difesa dei DIRITTI di BAMBINI, BAMBINE, RAGAZZI e RAGAZZE di RAVENNA “.

Manifestazione in piazza a Ravenna: in tanti per dire

La manifestazione infatti è stata anche l’occasione per raccogliere le firme per la petizione “NO DAD”, indirizzata al Sindaco di Ravenna, de Pascale: “L’obbiettivo – spiegano – è raccogliere almeno 1500 firme di persone residenti a Ravenna”.

Manifestazione in piazza a Ravenna: in tanti per dire

“La scuola in presenza è un diritto costituzionale ed un servizio essenziale – dichiarano da Ravenna per la scuola  – La scuola deve essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire. Il nuovo DPCM rende possibile la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado da parte dei Governatori anche in regioni gialle . Genitori, studenti, insegnanti, educatori di Ravenna manifestano per scongiurare il rischio che questa chiusura possa protrarsi fino a giugno. Chiediamo immediate misure per la riapertura in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado”.

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da davide

    propongo ai paladini dei diritti una gita d’istruzione al pronto soccorso di Ravenna. Meglio se accompagnati dai figli come nelle foto.

  2. Scritto da Maria G.

    Complimenti a quei “manifestanti” che tengono la mascherina sotto al naso, bravi davvero, ottimo esempio, soprattutto per i vostri figli. Voi si che avete la verità in tasca.

  3. Scritto da Luka

    La scuola è importante e fondamentale, ma non è un parcheggio h24.

  4. Scritto da grazia

    MA LA ZONA ROSSA???NON BISOGNA USCIRE CON L’AUTOCERTIFICAZIONE CHE ATTESTI IL CASO DI EFFETTIVA NECESSITA’?
    Hanno dato proprio un bel esempio, come ‘non rispettare le regole.

  5. Scritto da Angela

    Grazie a tutti i manifestanti.
    Mi dispiace vedere chi commenta senza sapere quali sono i pesanti disagi dei bambini e dei ragazzi….

    Per Davide: una gita al pronto soccorso non si può fare, ma anche fosse cosa imparerebbero di diverso dagli scorsi anni? Ci sono sempre state persone ricoverate, anche in terapia intensiva (altrimenti perché le avrebbero fatte?)
    Ci sono sempre stati i morti, non è una novità, è la regola della vita….
    Ma vale la pena vivere da carcerati per morire – forse – più tardi? (a sì…. si tratta solo di 15 giorni e #andràtuttobene)

    Signora Maria G: ma con tutto quello che poteva scrivere, si sofferma su una mascherina sotto al naso? Non lo sa che all’aperto, se si mantiene la distanza di almeno un metro dai non conviventi, la mascherina non è nemmeno obbligatoria? L’ossigeno e i raggi UV denaturano il virus in pochi secondi….

    Luka: ovvio che la scuola non è un parcheggio, ma è momento di relazione, di istruzione e di crescita per i bambini e i ragazzi (e credo anche per molti insegnanti), relazioni umane che non si possono avere attraverso un PC… o questo è il futuro che vorrebbe?

    Se volete entrare nel merito della discussione, parlare di cose serie.

  6. Scritto da Direttore

    Signora Angela, a parte tutto, lei ha diritto di esprimere il suo pensiero, ma su una cosa non le consentiamo di parlare con tanta leggerezza: parlare di ospedali e sanitari sotto stress, pronto soccorso, corsie piene, terapie intensive, persone intubate, morti non è parlare di cose poco serie. È parlare di cose serissime, fondamentali. Di serio non c’è solo la scuola. Ancora di più serio c’è la salute. Se non si preserva la salute come diritto collettivo, non c’è nemmeno il resto. E anche il diritto allo studio va a farsi friggere. Se lo ricordi. LA REDAZIONE

  7. Scritto da Andrea

    E poi leggi Angela e capisci che non possiamo farcela

  8. Scritto da Oscar Wilde

    @Angela “L’ossigeno e i raggi UV denaturano il virus in pochi secondi”, cavolo ma se avvisava subito l’oms, il cts e il Ministero della Salute avremmo già risulto tutto!
    La ringrazio molto della cura che ci ha indicato, ora provvedo ad informare il resto del mondo!
    A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Oscar Wilde

  9. Scritto da Luka

    @ Sig.ra Angela, mi rendo perfettamente conto dei disagi e delle problematiche che colpiscono qualsiasi categoria sociale in momenti delicati come questi. Ovvio che le relazioni umane sono significative, ma se proprio per limitare il contagio del virus bisogna momentaneamente ridurre o modificare queste relazioni…Ubi maior, minor cessat.

  10. Scritto da grazia

    @sig.ra Angela che dire….dove la stupidità parla l’intelligenza tace.
    Se questa manifestazione poteva essere cosa sensata (?) dopo il suo saccente intervento ( L’ossigeno e i raggi UV denaturano il virus in pochi secondi)è stata messa in ridicolo.

  11. Scritto da Dario

    @ sig.ra Angela,
    La mascherina è obbligatoria sempre e già da quando si esce dalla propria casa, all’aperto e al chiuso. La sua ‘teoria’ sui raggi ultravioletti non ha fondamento scientifico, chissà dove l’ha letta. Io trovo che lei debba vergognarsi e non di poco ad affrontare con una tale leggerezza il pericoloso aumento di contagi, dello stress delle strutture sanitarie, delle terapie intensive e dei decessi.
    Tutti i morti sono importanti, dal primo all’ultimo, perché dietro ad ognuno di loro ci sono famiglie sofferenti, distrutte, addolorate dalla perdita di un caro. Lei è di una mancanza di sensibilità unica. I morti NON sono la regola della vita come dice lei, sono vittime di una pandemia, che hanno perso la lotta per la vita, attaccati ad un respiratore o un preda a polmoniti e forti sintomi. Il rientro a scuola incondizionato per tutti è difficile se non impossibile alle condizioni attuali. Mi spiace per lei ma tutti dobbiamo fare sacrifici: persone, bambini, esercenti, enti pubblici e privati,…

  12. Scritto da Filo

    La scuola é fondamentale per evitare commenti ignoranti come i vostri