Natale difficile per la ristorazione, calo del 50% del fatturato. Confesercenti Ravenna: “servono immediate misure di sostegno”

“Accogliamo positivamente la volontà di mantenere aperte gran parte delle attività e non dimentichiamo le condizioni dello scorso anno di questi tempi ma occorre necessariamente considerare la situazione in cui siamo costretti ad operare. Il week-end di Natale ha registrato un calo dei fatturati superiore al 50% per la maggior parte dei ristoranti e a questo punto sono indispensabili misure di sostegno per queste imprese almeno fino al termine dello stato d’emergenza. Situazione ancora peggiore per altri comparti come alberghi, discoteche, organizzazione eventi e spettacoli”. È quanto affermano Monica Ciarapica e Danilo Marchiani, presidente provinciale della Confesercenti di Ravenna e della Fiepet, la federazione di categoria dei pubblici esercizi a commento delle segnalazioni ricevute dai propri associati in riferimento all’andamento delle proprie attività nella settimana appena conclusa.

“Il Natale per la ristorazione e più in generale per le attività turistiche – continuano Ciarapica e Marchiani – è un momento importante, che incide molto sui fatturati delle imprese e utile a fronteggiare i costi di gestione che, vogliamo ricordarlo, non sono diminuiti ma, con la pandemia e l’aumento delle materie prime, sono addirittura aumentati. Per questo è fondamentale che siano messe a disposizione quelle misure utili a superare il momento di grande difficoltà e a impedire chiusure e perdite di posti di lavoro: cassa integrazione, sgravi fiscali, esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico per i dehors, liquidità a tasso zero e moratoria sui mutui. Misure che devono avere efficacia per tutto il 2022 in modo tale da dare un minimo di fiducia e possibilità di programmazione per un periodo sufficientemente lungo”.

Le preoccupazioni delle categorie riguardano anche le prossime settimane a partire dai prossimi giorni: “Ci auguriamo – concludono Ciarapica e Marchiani – che gli ultimi giorni dell’anno possano contribuire a migliorare la situazione e che, dopo le disdette di questi giorni dovuti alla grande incertezza che si è venuta a creare dopo l’approvazione delle ultime restrizioni, le persone recuperino fiducia e voglia di uscire e frequentare i locali che sono attrezzati per garantire il massimo di sicurezza”.

Commenti

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  1. Scritto da Ed

    Faccio un paio di riflessioni perchè messa giù così l’intervista non è chiara:
    1) -50% rispetto al 2020? difficile, se non impossibile, da credere vista la differenza di restrizioni. Rispetto al 2019?

    2) un 10% di non vaccinati che subiscono giustamente le restrizioni, possono determinare un -50% di fatturato? Erano tutti top spender?

    3) Sicuramente il mio caso non farà statistica ma io, ogni volta che chiamo per prenotare, devo farlo con 3-4 giorni di anticipo

    A me sembra già visto sentito…tutti col braccio teso verso gli aiuti di Stato, bastano alcune “segnalazioni” di alcuni esercenti per destare i rappresentanti di categoria.

  2. Scritto da fabio

    Al comparto della ristorazione a Ravenna e Ravenna Mare ricordo la fantastica estate appena trascorsa. Un mare di coperti estesi per decine di metri. Chilometri di clienti. Tutte le sere. Non ricordo se una o due sere di pioggia. Già si chiedono soldi alla collettività??

  3. Scritto da fabio

    Dice il presidente di Federalberghi Sondrio e Valtellina Turismo:
    ”Ritengo erroneo dimenticare che d’estate abbiamo avuto profitti da record. Insomma, calma e pazienza”. (si commentava il periodo natalizio, Corriere della Sera)
    Loro non piangono ma ammettono profitti da record nella estate appena finita.
    ”segnalazioni ricevute dai propri associati in riferimento all’andamento delle proprie attività nella settimana appena conclusa”. LA SETTIMANA APPENA CONCLUSA? ARIA FRITTA.