Eroi e Art-Er, commissione Politiche economiche fa il punto sulla piattaforma: incontro tra domanda e offerta per soluzioni a problemi riguardanti imprese e territorio

C’è l’azienda di Modena che ha trovato il modo migliore per monitorare l’invecchiamento dell’aceto balsamico. C’è l’agricoltore che ha scoperto come sostituire i diserbanti con soluzioni green. La soluzione? Tutti l’hanno trovata grazie a Eroi, la piattaforma sociale di Art-Er, l’azienda consortile della Regione Emilia-Romagna che, grazie alla collaborazione con gli Atenei regionali, si occupa di innovazione e sostegno delle imprese e delle istituzioni.

“Lavoriamo per far incontrare domanda e offerta di innovazione, abbiamo oltre 6.000 persone che ogni giorno si scambiano informazioni su Eroi”, ha spiegato Barbara Busi, responsabile della piattaforma, intervenuta nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.

Eroi è la nuova frontiera di Art-Er, l’azienda che, come racconta il direttore Roberto Righetti negli ultimi anni ha sostenuto la promozione della partecipazione, la crescita culturale ed economica dell’Appennino, sostegno al commissario alla ricostruzione, contrasto alle infiltrazioni mafiose, sicurezza sui posti di lavoro, specie nel settore dell’edilizia, per contrastare incidenti e morti.

“Questa piattaforma si inserisce a pieno nell’attività della Regione, da ultimo da quanto previsto dalla legge sui talenti”, spiega Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) che ricorda come “così si aiutano le aziende più piccole, meno strutturate per affrontare le sfide dell’innovazione e della progettazione”.

Dal canto suo Palma Costi (Pd) ha sottolineato il ruolo della piattaforma sul tema dell’internazionalizzazione: “Da quando è nata Eroi è molto cresciuta, bisogna monitorare come adeguarla alle nuove attività della Regione come quelle previste dalla legge sui talenti”.

“Con la commissione di oggi abbiamo avuto modo di vedere alcuni degli effetti pratici dell’attività di Eroi”, spiega la presidente Rontini.