Faenza. Tornano le visite guidate organizzate dalla Pro Loco: il 16 marzo visita al Seminario “Pio XII”

Partono sabato 16 marzo le visite guidate della Pro Loco Faenza per la primavera 2024. Come da tradizione, si svolgono di sabato pomeriggio – quest’anno con l’eccezione della chiesa di San Maglorio, visitabile anche l’indomani, domenica mattina – e sono seguite dalle due “passeggiate alla luce del tramonto” nei primi due giovedì di giugno.

“Riguardo ai contenuti, come sempre si è cercato un equilibrio fra arte, storia e natura, con attenzione anche alle mostre, agli eventi in città e ai restauri – spiegano gli organizzatori -. Tra le mete, le novità principali sono soprattutto la chiesa di San Maglorio e la villa San Prospero, entrambe chiuse da molti anni ed entrambe tornate ad essere visibili per la cortese concessione delle rispettive proprietà.

La chiesa di San Maglorio, limitrofa al grande quadrilatero del Museo delle Ceramiche, è di origini medievali ma si presenta oggi soprattutto nella sua veste cinque-seicentesca per via delle ristrutturazioni che la interessarono: è priva dei suoi arredi mobili, ovviamente tutti messi altrove in sicurezza, ma conserva ancora un’architettura di prim’ordine, stucchi e affreschi a grottesche attribuiti alla cerchia di Marco Marchetti, tempere murali ottocentesche del grande Romolo Liverani, le cantorie dell’organo con dipinti attribuiti al fiammingo Giovanni Stradano e infine il sepolcro di Cassandra Pavoni, la donna di Galeotto Manfredi e madre dei suoi tre figli che si fece qui monaca nel 1480 e che vi morì quasi quarant’anni dopo. Il sepolcro è vuoto (lo si appurò negli anni Sessanta del ’900) ma resta ancora la bellissima lapide terragna cinquecentesca con l’emblema della famiglia Pavoni.

Villa San Prospero è invece una delle più suggestive ville fuori-porta faentine, nella verde cornice di Castel Raniero. Nata come antico Priorato di San Prospero fu trasformata a fine Settecento e poi a metà Ottocento da un architetto ignoto che sistemò il parco secondo la moda romantica dell’epoca e infine ingrandita nel primo ‘900 dal geniale e bizzarro architetto faentino Vincenzo Pritelli. Conserva ancora un grande parco, con monumentale serra-arancera, laghetto con sequoie e soprattutto l’oratorio. Si tratta di un luogo importantissimo per la storia e gli affetti faentini.

Per il resto, musei – la Pinacoteca Comunale e il Diocesano anzitutto, ma anche i forlivesi Musei di San Domenico con la mostra sui Preraffaelliti e il Seminario, che con le sue raccolte d’arte sta diventando anch’esso un museo – e scampagnate: a Castel Raniero in occasione de “La Musica nelle Aie” per una passeggiata nel verde che ci porterà a Villa Mengazza (anch’essa aperta per g.c. della proprietà), poi a Russi per il seicentesco Palazzo San Giacomo e infine a Prada, per la chiesa e per due giardini privati, di nuovo visitabili in maniera straordinaria per g.c. dei proprietari.

Per informazioni e prenotazioni:  PRO LOCO FAENZA
Voltone Molinella 2  – tel. 0546 25231 – info@prolocofaenza.it  – www.prolocofaenza.it

Il primo appuntamento:

Sabato 16 marzo 2024, ore 15.00
IL SEMINARIO DI FAENZA
La chiesa superiore, ambienti inediti e nuove raccolte d’arte.

Sarà il Seminario “Pio XII” di Faenza, sabato prossimo 16 marzo dalle ore 15, ad aprire il calendario visite guidate di primavera a cura della Pro Loco Faenza. (Tutti gli appuntamenti Primavera 2024)

Continuano infatti gli appuntamenti per far conoscere questo interessante edificio cittadino che, lo scorso ottobre 2023, ha celebrato i 70 anni dall’inaugurazione.
Il progetto fu dell’ingegner Dante Fornoni di Bergamo ma all’impresa intervennero anche artisti faentini: i ceramisti Pietro Melandri e Riccardo Gatti, il pittore Roberto Sella, Angelo Molignoni che eseguì le lampade in rame. Le maestranze edili furono dell’Impresa Bentini di Faenza e della Coop. Muratori di Granarolo, mentre la direzione tecnica dei lavori fu del faentino Giovanni Antenore.

La visita inizierà dall’imponente facciata con lo scalone in travertino e con i soprastanti, bellissimi otto medaglioni scolpiti dal faentino Angelo Sabbatani e recanti i ritratti dei Santi più legati a Faenza.
Poi si visiterà la biblioteca e il chiostro, oggi tamponato con vetri ma con ancora, al centro, un settantenne tasso, e con la facciata della chiesa sullo sfondo. Quest’ultima coniuga, al suo interno, suggestioni bizantine (grazie al sapiente uso dell’oro e del mosaico) con raffigurazioni bibliche rese con estremo verismo da pittori bergamaschi di formazione classica: la presenza di varie personalità della città lombarda si spiega con la provenienza del committente, cioè il vescovo Giuseppe Battaglia, tra l’altro appassionato personalmente d’arte.

Sottoposto a recenti restauri e ad adeguamenti per il potenziamento dei servizi bibliotecari interni, il Seminario è stato anche riarredato e dotato di opere d’arte, soprattutto del notissimo Angelo Biancini. Nei limiti del possibile si accederà a tutti gli ambienti.

Ritrovo ore 15.00, Viale Stradone 30.
È richiesto un contributo destinato a fini culturali di 5 euro; 3 euro per i soci Pro Loco Faenza.
Prenotazione obbligatoria, posti limitati.

Per informazioni e prenotazioni: PRO LOCO FAENZA tel. 0546 25231 info@prolocofaenza.it  – www.prolocofaenza.it