“La Croce del Sud. Prose e poesie dalla Romagna all’Oriente” alla Domus dei Tappeti di Pietra di Ravenna

Martedì 14 maggio, alle 18, alla Domus dei Tappeti di Pietra, in via Barbiani 16 a Ravenna, sarà presentato il libro di Paolo Strocchi “La Croce del Sud. Prose e poesie dalla Romagna all’Oriente”, pubblicato dalle Edizioni del Girasole.

Il volume ha la prefazione e la postfazione di Paolo Scudellari, docente di Psichiatria Clinica e Psicoterapia presso l’Università di Bologna. Farà gli onori di casa Carlo Pilotti, Presidente dell’Associazione Amici di RavennAntica. Francesca Mazzoni leggerà alcune poesie contenute nel volume e Lorenzo Pieri leggerà alcune prose dello stesso. L’ingresso è libero. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Amici di RavennAntica.

Paolo Strocchi sviluppa fin da giovane a Ravenna la sua vocazione alla scrittura. Una profonda passione per il mare e la pesca lo porta nella maturità a vivere per lunghi anni sulla costa occidentale della penisola asiatica di Malacca dove apprende, lingua, cultura, abitudini e tecniche di pesca della gente del luogo. Ne nascono numerosi scritti che, al suo ritorno in Occidente, e armonizzati con altri precedenti e successivi, oggi confluiscono infine in questo libro.

IL LIBRO – L’immaginario di un bambino ravennate degli anni ’50 si avvera dopo decenni tra gli arcipelaghi dell’Oceano Indiano, le perplessità di un liceale degli anni ’60 riaffiorano inaspettate sotto il cielo stellato di una notte asiatica. Appostato tra le folle di una metropoli o nella solitudine di un’isola tropicale, l’autore annota con tagliente lucidità inquietudini, malie, essenze profonde dell’Oriente, filtrandone le luci nel prisma culturale della propria origine mediterranea, intimamente custodita proprio perché tanto lontana da quel mondo.

Guida a queste rotte erranti del pensiero, rivelatrice epifania nel notturno e rassicurante metafora di vita, il muto fulgore di una costellazione australe racchiude i codici di un’intera esistenza. Temi e vissuti eterogenei, radicati negli anfratti di un’epoca irripetibile per il suo fermento e i suoi demoni, la sua rabbia e le sue virtù, varcano con disinvolta energia i limiti convenzionali rivelando inaspettate affinità. Ombre trasvolanti e benevole di poeti di ogni tempo impregnano di raffinato stupore queste pagine, dedicate da un pescatore e da uno psichiatra alle arcane parentele che legano parola e silenzio, musica e poesia, poesia e follia. La Croce del Sud.