Ravenna. Lavoratori settore socio-assistenziale in presidio, per chiedere il rinnovo del contratto Uneba

In programma uno sciopero nazionale il 16 settembre

Con un presidio davanti alla Cra – Centro diurno Pallavicini Baronio, lavoratrici e lavoratori e sindacati hanno rinnovato ieri le motivazioni alla base dello stato di agitazione per il mancato rinnovo del Contratto nazionale di lavoro Uneba proclamato lo scorso 12 aprile.

“Il contratto è scaduto nel 2019, e le organizzazioni sindacali firmatarie – Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs – pretendevano un rinnovo in linea con gli altri contratti siglati nel settore socio sanitario e assistenziale, ma dopo 18 mesi di trattativa e a 28 mesi dalla presentazione della piattaforma le proposte giunte da Uneba sono inammissibili” spiegano Sara Massaroli FP CGIL RAVENNA, Laura Chiarini  FISASCAT CISL ROMAGNA e Leonardo Morelli UIL FPL.  

“Acconto di 50 euro lordi, riduzione dei Rol, aumenti subordinati al finanziamento pubblico sono proposte respinte al mittente dai sindacati di categoria, che le bollano come lesive della dignità di oltre 135mila lavoratrici e lavoratori nel Paese che quotidianamente si prendono cura delle persone affidate alle strutture in cui operano. Lo stato di agitazione culminerà nello sciopero nazionale del 16 settembre, che vedrà anche in Emilia Romagna i lavoratori coinvolti in una grande manifestazione a Bologna”. 

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