È morto Claudio Casadio, per anni direttore della Pinacoteca di Faenza

Il cordoglio del sindaco Massimo Isola

Nella giornata di oggi, all’età di 70 anni, è scomparso Claudio Casadio, una delle istituzioni culturali di Faenza, volto molto noto in città per essere stato per anni il direttore della Pinacoteca comunale.

Claudio Casadio, faentino di nascita, era giornalista iscritto all’Ordine professionale di Bologna e aveva collaborato in maniera continuativa con la testata ‘La Repubblica’ e ‘Il Resto del Carlino’ prima di entrare, nel 1988, nella pubblica amministrazione come dipendente della Provincia di Ravenna dove era rimasto fino al 2001, con una parentesi lavorativa, dal 1995 all’anno dopo, presso il Comune di Faenza. Tornato nella città manfreda nel 2002, Casadio è stato dipendente del Comune di Faenza e poi dell’Unione della Romagna Faentina fino al giorno del suo pensionamento, il 31 maggio del 2020.

Dal 2002 fino al 2005 Claudio Casadio era stato assegnato al Museo Internazionale delle Ceramiche dove ha svolto i ruoli di Segretario Amministrativo e di direttore temporaneo. Ad aprile 2006 fu nominato Responsabile del Servizio museale del Settore Cultura con l’incarico di Direttore della Pinacoteca comunale e Responsabile della Scuola di disegno Tommaso Minardi.

Claudio Casadio era un volto particolarmente noto in città non solo per il suo ruolo professionale, che gli derivava da una grande passione per il mondo dell’arte e in particolare per quello della pittura e delle arti visive in genere, ma anche per essere stato organizzatore di decine di manifestazioni, conferenze scientifiche ed eventi culturali.

È stato anche autore di testi culturali, artistici e di interventi critici di saggi. Dopo il pensionamento si era trasferito nella città di Forlì anche se lo si vedeva spesso in città in occasione di eventi artistici, per il forte legame che lo accomunava anche con realtà culturali del territorio.

Il cordoglio del sindaco Massimo Isola: “Abbiamo appreso la tristissima notizia della scomparsa di Claudio Casadio, dipendente nell’Area Cultura, per anni al Museo Internazionale delle ceramiche e poi direttore della Pinacoteca di Faenza. Claudio, al quale ero legato da un profondo e sincero rapporto di stima e collaborazione, era entrato con grande passione e competenza nel mondo delle arti visive oltre ad essere autore di testi, volumi e aver organizzato e diretto conferenze sulla storia contemporanea e sull’economia. Lo ricordiamo per aver collaborato in maniera importante ad aprire al grande pubblico la Pinacoteca di Faenza che, grazie alla passione che lo animava, aveva reso uno dei fulcri culturali e punto di riferimento per privati e associazioni non solo della città”.

“Da sempre appassionato alla digitalizzazione della cultura, Claudio, comprendendone le potenzialità, ha realizzato i primi supporti per la divulgazione dei contenuti della Pinacoteca anche in quella forma attraverso la realizzazione di diversi strumenti, tra cui il primissimo sito internet con accurate spiegazioni del corpus dello spazio espositivo. Oltre al rapporto professionale, condividevo con Claudio la medesima passione per la cultura e la politica. La notizia improvvisa della sua scomparsa ci lascia attoniti e addolorati: Claudio Casadio ci lascia troppo presto. Sono convinto che avrebbe potuto dare ancora tanto alla nostra cultura. Personalmente e in rappresentanza della città di Faenza, ci stringiamo ai suoi cari per la sua scomparsa”.

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