Formazione e volontariato per mille studenti: riparte il progetto “Link” della Pastorale giovanile-vocazionale Ravenna-Cervia

Corsi di media education e social media insieme a percorsi di educazione alla relazione. Sono solo alcune delle proposte del “Progetto Link – Azioni coordinate per la cura e l’educazione dei giovani”, che coinvolge gli uffici di pastorale dell’arcidiocesi di Ravenna-Cervia. Nato da un’idea della Caritas diocesana, il progetto offre un servizio educativo nelle scuole e nelle parrocchie per i giovani del territorio con focus sui temi fondamentali per la crescita della persona. Nell’arco di 10 anni Link ha coinvolto migliaia di ragazzi, grazie alla collaborazione con gli insegnanti di religione  e volontari.

“È un cantiere educativo, perché i moduli proposti dal Progetto Link cambiano in parte ogni anno. – spiega don Davide Riminucci, vice direttore del Servizio di pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Ravenna – Cervia su unitineldono.it – Se, ad esempio, un tipo di corso è stato poco richiesto durante un anno scolastico, per quello seguente si cerca di modificarlo, andando incontro alle richieste delle scuole. Oltre alla media education, proponiamo percorsi sui nuovi stili di vita, sulla mondialità e sul servizio”. All’inizio Link era pensato per le scuole superiori, “ma con il tempo abbiamo iniziato a proporre percorsi anche ai ragazzi delle medie”- aggiunge don Riminucci – La media degli studenti coinvolti negli ultimi tempi supera il migliaio l’anno. 300 le classi sul territorio dell’arcidiocesi”.

Domenica 15 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, celebrata nelle parrocchie italiane.

Un portavoce di “Link” dichiara: “La Giornata – giunta alla XXXVI edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili.

Uno strumento di grande valore come spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni: “La Giornata Nazionale è una domenica in cui tutti noi praticanti esprimiamo la nostra gratitudine per il dono di sé che i nostri sacerdoti ci fanno ogni giorno, testimoni del Vangelo di Gesù, punti di riferimento nelle comunità, uomini di fede, speranza e prossimità. È un nostro dovere ed è necessario un impegno collettivo per sostenerli nella loro missione… anche economicamente”.

Classe 1977, originario di San Giuseppe Operaio, don Riminucci è stato diacono dal 2017 al 2021, anno dell’ordinazione sacerdotale. Il desiderio di servizio alla Chiesa nasce negli anni di frequentazione dell’oratorio salesiano di San Simone e Giuda, poi la scelta di iscriversi all’Issr di Forlì diventando, quindi, insegnante di Religione. Dopo un lungo percorso arriva la conferma della vocazione che lo ha portato alla scelta del sacerdozio da adulto. Oggi, dopo aver completato gli studi di teologia, il don dedica tutte le sue energie alla formazione dei ragazzi del territorio (in particolare è in servizio nella parrocchia di Portomaggiore), mettendo in primo piano la qualità della proposta educativa.

“Alcuni istituti superiori hanno inserito il Progetto Link all’interno del piano di offerta formativa – precisa il sacerdote – e spesso siamo stati interpellati anche per risolvere emergenze e situazioni difficili che si sono verificate in alcune classi. Penso a diversi casi di bullismo, o a una ragazzina che era stata adescata da un uomo on line. La tematica dei social media è stata tra le più affrontate in questi anni”.

Il progetto offre opportunità anche ai ragazzi che vengono sospesi con “Ripariamo”, percorso grazie al quale possono svolgere servizio presso strutture della Caritas. “Tanti studenti hanno colto questa occasione – dice don Riminucci – e hanno aderito a questa esperienza interessante. Abbiamo una sinergia grande con la Caritas diocesana, attraverso i progetti “Volontari Volentieri” e la “Merenda dei Popoli”. Per il mese di agosto, inoltre, viene proposto ai ragazzi che lo desiderano di prestare servizio presso la mensa per i poveri a Santa Teresa, poiché la struttura che è abitualmente aperta durante l’estate chiude”. In questo senso il Progetto Link “non è qualcosa che rimane solo dentro la scuola, ma esce fuori e spinge ad aiutare gli altri, a mettersi a disposizione”.

Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento. Nonostante siano state istituite 40 anni fa, a seguito della revisione concordataria le offerte deducibili costituiscono un argomento ancora poco compreso dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno.

Nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, le offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 226 diocesi italiane; tra questi figurano anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi in via di sviluppo e 2.552 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2023 si è attestato appena sotto gli 8,4 milioni di euro in linea con il 2022. È una cifra ancora molto lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 516,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire ai circa 32.000 sacerdoti una remunerazione intorno ai mille euro mensili per 12 mesi.

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