Un pomeriggio a Faenza per ricordare lo studioso Raffaele Bendandi e il maestro ceramista Goffredo Gaeta

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È con un breve giro a piedi in due luoghi importanti che verranno ricordati sabato 22 settembre lo studioso astronomo Raffaele Bendandi e il maestro ceramista Goffredo Gaeta, i quali in vita furono amici e segnarono momenti indimenticabili per la città di Faenza.

In occasione della Giornata mondiale dell’astronomia nell’ambito delle “domeniche della scienza e dell’arte” dalle 17 alle 19 di sabato prossimo si svolgerà un “Tour per la città di Faenza” da Casa Bendandi al Rione Nero, in cui verranno ricordate le figure dei due illustri e non dimenticati faentini.

L’evento è stato presentato nella mattinata di martedì 17 settembre in municipio da Paola Pescerelli Lagorio (direttrice del Museo Casa Bendandi) e da Damiano Tinelli (capo del Rione Nero) assieme a Martina Laghi (assessora comunale a servizi educativi, istruzione-formazione-università) a Claudia e Flavia Gaeta, figlie di Goffredo, del quale stanno portando avanti la bottega d’arte ceramica in attesa di aprire al pubblico un museo incentrato sulle opere del padre e sul suo percorso artistico.

Per il “Tour” di sabato il ritrovo, libero e gratuito, dei partecipanti è alle 17 a Casa Bendandi in Via Baldassarre Manara 17 dove visse, studiò e morì lo studioso degli astri: verrà presentato il progetto “Un’Arte in scala per Bendandi”, l’installazione ceramica di 17 artisti che hanno celebrato diversi momenti della ricerca del sismologo faentino.

Dopo la visione dei lavori a Casa Bendandi, fra cui la porta interna realizzata da Claudia e Flavia Gaeta, le quali hanno così cementato la passione e la stima che il Maestro ha sempre dimostrato nei confronti di Bendandi, intorno alle 18 ci si trasferirà nella vicina sede del Rione Nero in Via della Croce 14, dove verrà ricordato Goffredo Gaeta nella duplice versione di giovane Capo Rione nei primi anni ’60 e di artista di grande fama. Allo scopo verrà proiettata una video intervista realizzata dal Museo Internazionale delle Ceramiche. A conclusione dell’evento è in programma un aperitivo offerto dalla Bottega d’Arte Gaeta.

“Goffredo Gaeta è stato il primo ad aiutarmi quando sono diventata presidente dell’associazione Casa Bendandi, regalando quella bellissima targa in ceramica che campeggia accanto alla porta in Via Manara 17 – ha sottolineato Paola Pescerelli Lagorio -, quando l’osservatorio è divenuto osservatorio storico nazionale. Inoltre l’artista ha arricchito la Casa rinnovando l’amicizia per Bendandi con altre opere che potranno essere ammirate visitando il museo, senza dimenticare che regalò alla Casa i disegni che lo stesso Bendandi realizzò quando era studente alla Scuola di Disegno Tommaso Minardi”.

“Al Rione Nero avremo un momento di approfondimento sulla figura di Gaeta – ha spiegato Damiano Tinelli -, perché Goffredo e suo padre già nel 1958 furono tra coloro che diedero impulso alla nascita del Palio del Niballo di cui si corse la prima edizione l’anno seguente. Negli anni successivi Gaeta è sempre rimasto accanto alla grande famiglia del Rione Nero, la cui sede si arricchisce di opere del Maestro”.

Il laboratorio dove operava il Maestro Goffredo Gaeta è situato all’interno della vecchia centrale idroelettrica detta “La Cartiera”, in Via Firenze 445, alle porte di Faenza provenendo da Brisighella. Sabato 5 ottobre alle 15.30 sarà inaugurato il “Museo Goffredo Gaeta” proprio al primo piano dell’edificio dove l’artista realizzava pezzi unici in maiolica, vetrate artistiche, sculture in bronzo, argento e marmo. Goffredo Gaeta nasce a Faenza il 16 settembre 1937 e muore a Brisighella il 24 febbraio 2022: è considerato fra i maggiori protagonisti nel panorama contemporaneo, avendo realizzato interi apparati decorativi, cicli di grandi vetrate istoriate, opere in marmo, strutture in acciaio, creazioni in vetro, fusioni in bronzo e in metalli preziosi.

Raffaele Bendandi nacque a Faenza il 17 ottobre 1983 e morì il 3 novembre 1979 nella sua casa di Via Manara 17. All’età di dieci anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da sé un telescopio e diversi sismografi. Grazie all’associazione “La Bendandiana”, di cui è presidente Paola Pescerelli Lagorio, si iniziò a riordinare l’abbondante materiale lasciato da Bendandi, consistente in particolare nello studio dei terremoti e dell’influenza delle fasi lunari su questi. I faentini che lo hanno conosciuto lo ricordano come “l’uomo dei terremoti”.

Nelle Foto: in alto Flavia e Claudia Gaeta, Paola Pescerelli Lagorio, Martina Laghi, Damiano Tinelli. Qui sotto Raffaele Bendandi, Goffredo Gaeta, la porta di Casa Bendandi realizzata da Claudia e Flavia Gaeta

Raffaele Bendandi
Goffredo Gaeta
Porta

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