Visite guidate alla Casa delle Aie e all’Orto Botanico dei frutti dimenticati di Cervia

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L’Associazione Culturale Casa delle AIE Cervia promuove nel corso dell’estate 2022, visite guidate alla Casa delle AIE e all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati. Novità del programma è che la parte finale dell’incontro e dedicata alla scoperta dello straordinario mondo delle api.

Il programma rientra nel calendario degli eventi per Luoghi d’autore promosso dal Comune di Cervia, in collaborazione con l’associazionismo culturale cervese.

Le iniziative sono promosse in ricordo di Umberto Foschi, il grande storico di Cervia e della Romagna, a cui va il merito dell’idea dell’Orto Botanico dei Frutti dimenticati

IL PROGRAMMA 2022

Visite, lunedì pomeriggio, alle ore 17, nelle date: 13 giugno, 4 luglio, 1 agosto e 12 settembre.

Il ritrovo è fissato nel cortile della Casa delle AIE. È prevista un’introduzione storica da parte di Renato Lombardi e una successiva visita guidata al settecentesco edificio della Casa delle AIE a cura di Gianfranco Zavalloni. Successivamente ci si trasferirà all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati per una visita guidata a cura di Alberto Zattoni con la collaborazione di Antonella Casadei.

Novità dell’edizione 2022 sarà alle 18,30, l’illustrazione a cura di Cesare Brusi, apicoltore, delle varie fasi dell’apicoltura e della produzione del miele, “Alla scoperta dello straordinario mondo delle api. Dai fiori delle piante al miele”. Sono previsti piccoli assaggi di vari tipi di miele.

Cesare Brusi, nelle sue vesti di apicoltore, svolge da anni varie iniziative di promozione e di divulgazione dell’attività di apicoltura e nel 2021, alla sua azienda, è stato conferito il prestigioso Premio nazionale “Tre Gocce d’Oro”nel “Concorso Grandi Mieli d’Italia”.

La partecipazione all’iniziativa è gratuita, ma sarà necessario segnalare la propria partecipazione a Mario Stella (Tel.338 3791838).

La sera sarà possibile cenare a pagamento al Ristorante della Casa delle AIE, in tavoli riservati per l’occasione, degustando piatti della tradizione gastronomica romagnola, sempre facendo riferimento al precitato recapito telefonico. La gestione del Ristorante della Casa delle AIE, che fa capo alla famiglia Battistini, collabora attivamente alla gestione delle iniziative che vengono promosse anche in collaborazione del Comune di Cervia, del Touring Club Emilia Romagna e del Gruppo FAI di Cervia

La visita guidata alla Casa delle AIE sarà l’occasione per visitare un edificio storico, ideato dal grande architetto Camillo Morigia (1743-1795), che ha progettato nel 1780 la tomba di Dante a Ravenna e ha progettato a Cervia la Casa delle AIE (1790).

La Casa delle AIE è stata per secoli una “Casa al servizio della pineta” e dal 1790 fino alla Prima Guerra Mondiale, è stata una struttura indispensabile per la pineta e, in particolare, per la lavorazione delle pigne .La pineta circondava allora l’edifico settecentesco e la denominazione Casa delle AIE derivava dall’ampio piazzale che l’edificio aveva accanto, ripartito in aie, in ognuna delle quali si svolgeva un determinato tipo di lavoro. La lavorazione delle pigne era tesa all’estrazione dei pinoli, utilizzati non solo in cucina, nell’alimentazione, ma anche nell’industria dolciaria e farmaceutica.

L’orto botanico dei Frutti Dimenticati è stato inaugurato nel maggio del 2013 e costituisce un’importante risorsa culturale, didattica e turistica. L’Orto è stato realizzato dall’Associazione Culturale Casa delle Aie con la collaborazione del Comune di Cervia, riprendendo un’originaria proposta di Umberto Foschi degli anni Sessanta. In un’area di 1200 metri quadrati in prossimità delle Aie, concessa dal Comune, sono state messe a dimora alcune decine di “piante dimenticate”, presentate con cartellini che riproducono la denominazione in italiano e in dialetto. Tra le piante messe a dimora abbiamo:azzeruolo, noce, mirabolano, prugno, giuggiolo, alcune varietà di melo a cominciare dal melo cotogno, corbezzolo, fico nero, uva fragola, gelso bianco, pero volpino, ribes nero, ribes rosso, sorbo, nocciolo, pero lauro, melograno, nespolo, ulivo, mandorlo, pero volpino e pero broccolino. È una varietà di frutti che erano una volta diffusi nelle nostre campagne e che costituiscono un patrimonio di biodiversità da conservare e valorizzare.

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