Novembre 2022: Ravenna per la prima volta ha raggiunto l’obiettivo di raccolta differenziata del 72%. Dalla primavera 2023 il porta a porta anche per le 8mila utenze del centro storico

"Oggi possiamo dire di essere sulla strada giusta per recuperare un grave ritardo che tanto ha penalizzato le nostre performance ambientali negli anni" ha commentato l'Assessore Gianandrea Baroncini

I nuovi servizi, realizzati da Hera in accordo con l’Amministrazione comunale per aumentare la raccolta differenziata a Ravenna, stanno dando i risultati sperati: per la prima volta nel mese di novembre è stato raggiunto l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata. Anzi, nel mese di novembre la differenziata ha superato il 72%, con aumenti medi di 10 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e di circa 20 punti sul 2019.

L’introduzione progressiva dei nuovi modelli di raccolta rifiuti porta a porta  misto o integrale – attivati dopo la conclusione della gara europea che ha affidato  i servizi di gestione rifiuti per l’intera provincia di Ravenna e il Cesenate al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) composto da Hera, Ciclat e Formula Ambiente – aveva la finalità principale di limitare la produzione di rifiuto indifferenziato, migliorare la raccolta differenziata per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili (come organico, plastica, vetro, carta), risorse preziose per l’ambiente.

In un lungo e paziente lavoro in questi anni i nuovi servizi sono stati attivati nelle frazioni del forese e nelle case sparse dal maggio 2019, poi da novembre 2020 nei “quartieri di frangia” esterni della città (da Ponte Nuovo e Classe fino a Borgo Montone e Fornace Zarattini), dal 14 marzo scorso nei due quadranti nella zona residenziale Nord-Ovest, dal 6 giugno in tutti i Lidi e infine, dal 21 novembre, negli ultimi due quadranti della zona residenziale Sud-Est.

Per completare il progetto mancano ora all’appello le 8 mila utenze del centro storico, che, per le sue caratteristiche particolari, sarà riorganizzato dalla primavera del 2023: il periodo preciso sarà fissato dopo gli incontri con le associazioni economiche di riferimento. Una volta coperto tutto il territorio comunale, saranno coinvolte complessivamente 105.000 utenze, di cui quasi 30.000 domestiche non residenti e oltre 8.000 attività, per un numero di abitanti equivalenti (tenuto conto del turismo, delle seconde case e delle attività economiche) di oltre 280.000 unità.

“Adesso, forti di questi dati incoraggianti, è importante continuare il lavoro per affinare alcuni aspetti organizzativi e soprattutto non abbassare la guardia rispetto alla pulizia e al contrasto degli abbandoni sia di sacchi che di rifiuti ingombranti – precisa l’assessore al coordinamento politiche ed investimenti per la transizione ecologica Gianandrea Baroncini – Dobbiamo ulteriormente migliorare il presidio del territorio e risolvere alcune situazioni di cronicità che riscontriamo soprattutto nelle zone di confine tra i diversi quadranti in cui sono stati attivati i servizi in tempi diversi. Ci conforta l’esperienza che ci dice che mediamente in qualche mese, dopo il passaggio al porta a porta, si riesce ad andare a regime. In questo è naturalmente fondamentale l’impegno di ognuna ed ognuno nel segno di una responsabilità collettiva. Il percorso, realizzato con un impegno generoso di tutta la comunità, che ha portato a questi importanti cambiamenti, può dirsi sicuramente importante soprattutto considerato la complessità del comune di Ravenna, unico per dimensioni, caratteristiche urbanistiche e abitative, modalità di fruizione del territorio e stagionalità, presenza rilevante di attività artigianali, industriali e turistiche. Altrettanto importanti sono state le numerose attività di comunicazione e informazione, finalizzate al massimo coinvolgimento di cittadini e attività, peraltro tra le mille difficoltà di questi anni di pandemia, con lettere, assemblee pubbliche, incontri specifici, censimenti e la distribuzione capillare delle dotazioni a domicilio. Il raggiungimento degli obiettivi è stato possibile anche grazie agli investimenti garantiti da Hera (in mezzi, attrezzature, sistemi informativi, formazione, etc.) per consentire un’adeguata infrastrutturazione e un’esecuzione dei servizi tracciabile e sostenibile. Passare dai cassonetti stradali al porta a porta è stato possibile solo grazie ad una alleanza tra amministrazione, gestore, comunità, cittadini e cittadine.”

Questo risultato collettivo è stato raggiunto grazie all’impegno quotidiano di circa 100 mila utenze (cittadini e attività) e al lavoro di oltre 290 operatori mediamente presenti ogni giorno sul territorio comunale per la raccolta rifiuti e l’igiene urbana.

Tutte le zone del Comune contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo, soprattutto quelle dove la cittadinanza e le attività si stanno confrontando con i nuovi servizi da più tempo e il sistema è a regime: le frazioni del forese (oltre 80%), Porto Fuori (oltre 71%) e i quartieri di frangia (oltre 74%), ma anche quelle dove i nuovi servizi sono di più recente attivazione, come i nove lidi (superato il 75% a novembre) e la zona residenziale Nord-Est (superato il 71% a novembre).

In particolare, le tipologie di rifiuti che hanno registrato l’aumento più consistente sono (dati al 30 novembre 2022i): rifiuto organico (+1.780 tonnellate), plastica (+1.100 tonnellate), carta e cartone (+ 880 tonnellate), vetro (+300 tonnellate) e altre tipologie di rifiuti differenziati oggetti di progetti mirati, tra cui olii alimentari, tessili, pile e farmaci (+400 tonnellate).

Il dato di sintesi che rappresenta in modo particolare l’importanza del risultato raggiunto dalla comunità di Ravenna è la riduzione dei rifiuti indifferenziati, da smaltire in termovalorizzatore o in discarica, da inizio anno per oltre 5.700 tonnellate in meno e il contenimento complessivo della produzione di rifiuti nonostante il progressivo superamento della crisi pandemica.

“Oggi possiamo dire di essere sulla strada giusta per recuperare un grave ritardo che tanto ha penalizzato le nostre performance ambientali negli anni – continua l’Assessore Baroncini – Ravenna è tra le prime in Italia ad avere concluso l’affidamento dei servizi in conformità alla normativa europea e ora si avvia a conseguire percentuali di raccolta differenziata allineate con la pianificazione regionale (Piano regionale dei rifiuti) continuando in questo sforzo sicuramente non banale a cui  corrisponde l’impegno di tutte e tutti. Voglio ringraziare la comunità perché non è mai semplice modificare abitudini consolidate e misurarsi con cambiamenti soprattutto quando riguardano tutti.”

Oltre al sistema di raccolta, tutti i servizi a supporto dei cittadini per la gestione dei rifiuti non sono cambiati e in alcuni casi sono stati potenziati, come nel caso delle colonnine per la raccolta stradale degli oli esausti e in particolare le stazioni ecologiche. Quest’ultime sono il modo più sostenibile per il conferimento e recupero dei rifiuti: per questo è stato ampliato l’orario di apertura per diventare sempre di più un punto di riferimento per cittadini e attività. Nei centri di raccolta è possibile anche richiedere la compostiera, ritirabile gratuitamente se utilizzata in alternativa alla raccolta dell’organico; tale opzione dà diritto ad uno sconto di 5 euro/anno per ogni componente del nucleo familiare (sconto 10 euro/anno per utilizzo di una concimaia).

Per un Natale più “green” il giusto posto a tutti i rifiuti

Imballaggi in polistirolo, carta e nastri colorati, biglietti augurali, involucri in cartone e plastica: il Natale, ogni anno, porta con sé anche tanti rifiuti da smaltire. Per fare un dono all’ambiente e vivere questa ricorrenza in modo più ‘green’ e sostenibile occorre essere bene informati sul corretto conferimento di tutti i materiali, così da non riempire i cassonetti dell’indifferenziato, evitare l’abbandono dei rifiuti su suolo pubblico, avviare il più possibile a corretto recupero gli scarti migliorando la qualità della raccolta differenziata. In occasione del Natale Hera ricorda, dunque, alcuni consigli per vivere anche queste feste all’insegna della sostenibilità.

Regali ‘immateriali’ – Un numero sempre maggiore di persone sta prediligendo doni ‘immateriali’, come abbonamenti, ricariche, contributi ad associazioni benefiche. In questo modo diminuisce lo stress e al contempo si riduce la produzione di rifiuti.

Luci di Natale e carta regalo – Ogni anno si scopre che qualche fila di luci colorate, che ha abbellito alberi di natali, presepi o l’esterno di abitazioni, non funziona più. Se non sono più utilizzabili, le ‘luminarie’ casalinghe diventano RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e devono essere portate alla stazione ecologica. La carta regalo variopinta va, invece, nel contenitore grigio dell’indifferenziato, così come i nastri e i fiocchi che decorano i pacchi dono.

Alberi di Natale – Gli abeti senza radici, non più trapiantabili, possono essere trasformati in ottimo fertilizzante da riutilizzare in agricoltura. Hera invita, quindi, i cittadini a conferirli alla stazione ecologica. Nel caso sia attivo nel proprio comune il servizio di ritiro dei rifiuti verdi, è possibile anche chiederne il ritiro gratuito a domicilio chiamando il numero gratuito 800.999.500, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. Se presenti, possono essere conferiti anche nei cassonetti dei rifiuti vegetali (sfalci e potature), ovviamente ridotti in tronchetti per limitarne il volume. È comunque indispensabile evitare che finiscano nei cassonetti dell’indifferenziato o, addirittura, che siano abbandonati vicino ai contenitori per la raccolta dei rifiuti. Gli alberi di Natale sintetici, se non più utilizzabili, devono essere portati alla stazione ecologica.

Rifiuti organici – Corrispondono a circa il 30% di tutti i rifiuti prodotti; dove è presente il servizio di raccolta, è necessario conferirli nel contenitore del rifiuto organico. In alternativa, possono essere riutilizzati attraverso l’uso della compostiera, un contenitore che trasforma gli scarti organici (residui dei pasti, erba e fogliame) in concime attraverso un processo di degradazione naturale.

Oli esausti – Sono gli oli di frittura, quelli contenuti nei sottoli (verdure o tonno); devono essere raccolti a parte e conferiti negli appositi contenitori stradali oppure alla stazione ecologica. Gli oli vegetali esausti di uso domestico recuperati da Hera vengono inviati alla bioraffineria Eni a Porto Marghera, per essere destinati alla produzione di biocarburante idrogenato, nell’ambito dell’accordo quadro di economia circolare siglato tra il Gruppo Hera ed Eni. Questo carburante poi torna, in modo circolare, ad essere risorsa e diventa la fonte di alimentazione di diversi mezzi che Hera utilizza per la raccolta dei rifiuti urbani.

Cartone, vetro e plastica-lattine – Gli scatoloni e gli imballaggi in cartone devono essere ridotti di volume e gettati insieme alla carta. Gli imballaggi in plastica o polistirolo vanno invece inseriti nei contenitori gialli adibiti alla raccolta della plastica. Se si tratta di imballaggi di grandi dimensioni, la loro destinazione è la stazione ecologica. Nel caso in cui siano sporchi, invece, devono essere conferiti insieme all’indifferenziato. Le bottiglie di vetro vuote vanno conferite negli appositi contenitori di colore verde. Si ricorda che il vetro è un materiale che può essere riciclato all’infinito. Le lattine e i barattoli che hanno contenuto bevande o cibi in scatola vanno, invece, sciacquati e gettati nell’apposito contenitore.

Vecchie apparecchiature elettroniche – A Natale capita spesso di ricevere (o donare) cellulari, pc, palmari, televisori che vanno a sostituire quelli precedenti. Prima di considerarle RAEE è opportuno verificare che le apparecchiature già usate siano riutilizzabili e regalarle a chi possa averne necessità. In alternativa devono essere consegnate alle stazioni ecologiche Hera presenti sul territorio, dove vengono avviate a recupero. Questi apparecchi, infatti, contengono metalli come piombo, cadmio, oro, cobalto, risorse esauribili in natura che, attraverso la raccolta differenziata, possono essere recuperate e riutilizzate. I metalli sono interamente riciclabili: possono essere usati varie volte, riducendo le nuove estrazioni e l’impatto ambientale delle trasformazioni delle materie vergini.

Per ogni dubbio, c’è il Rifiutologo – In caso di dubbi sul corretto conferimento dei rifiiuti è possibile consultare il Rifiutologo, all’indirizzo www.ilrifiutologo.it, la app scaricabile gratuitamente da tutti gli store oggi integrata con Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon che ora può dirci anche in quale contenitore gettare ogni singolo rifiuto o indicarci la stazione ecologica più vicina. Nel Rifiutologo sono riportate informazioni dettagliate sulla gestione di ogni materiale, è possibile cercare il rifiuto scrivendo il nome del prodotto da buttare o anche fotografando il suo codice a barre, si può inviare direttamente a Hera fotosegnalazioni di rifiuti abbandonati, cassonetti rotti o troppo pieni e, grazie al GPS, è possibile individuare la stazione ecologica più vicina.