Inaugurata la Casa della Comunità di Castiglione di Ravenna. Servirà anche le aree limitrofe, per un totale di 4000 residenti

Taglio del nastro nella mattinata di oggi, 31 luglio, alla Casa della Comunità di Castiglione che garantirà alle comunità di Castiglione di Ravenna e Castiglione di Cervia (con i loro oltre 4.000 residenti) e alle aree territoriali di riferimento, accoglienza e integrazione tra professionisti sanitari e sociali. Questo nuovo servizio si aggiunge alle altre 9 Case di Comunità  già presenti e operative nel distretto di Ravenna, arricchendo ulteriormente  la rete dei servizi sanitari di prossimità.

I servizi presenti nella Casa di Castiglione

La struttura, che ha sede a Castiglione di Ravenna in via Vittorio Veneto 21, accoglierà il primo ambulatorio di tre medici di medicina generale (Dott.ssa Eleonora Turci, Dott. Manuele Berton e Dott. Matteo Zappaterra) che garantiranno una continuità dell’assistenza dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00; un punto prelievi attivo ogni lunedì; un ambulatorio infermieristico per la gestione integrata delle patologie croniche; un ambulatorio infermieristico prestazionale/osservazionale e una segreteria con operatori dedicati che garantirà, funzioni di accoglienza e  il contatto fra i tre medici di medicina generale e i propri assistiti. Questi servizi andranno a integrarsi con il CUP e il Servizio Sociale comunale, già presenti da tempo nella medesima sede.

Sviluppare programmi di prevenzione e promozione della salute rivolti ai singoli e alla comunità; garantire continuità dell’assistenza e rafforzare la presa in carico integrata di patologie croniche prevalenti (diabete, scompenso cardiaco, bronco pneumopatia cronica ostruttiva) secondo i principi della sanità di iniziativa: sono questi gli obiettivi della Casa della Comunità di Castiglione le cui parole d’ordine saranno equità di accesso, lettura dei bisogni e presa in carico globale.

Le parole di de Pascale, Medri e Carradori

“Il rafforzamento dei presidi di sanità territoriale è uno degli obiettivi perseguiti dall’amministrazione comunale, che da tempo promuove il potenziamento di una sanità di prossimità decentrata su tutto il territorio. Si tratta di strutture che offrono servizi fondamentali in termini di cure intermedie, per rispondere in modo sempre più puntuale ai bisogni dei cittadini e delle cittadine – ha dichiarato Michele de Pascale, sindaco Ravenna –  Altro elemento fondamentale sarà l’integrazione fra servizi sanitari dell’Ausl, medici di medicina generale e servizio sociale associato dei comuni. La Casa della Comunità di Castiglione, molto attesa dalla cittadinanza, darà risposta ad un’ampissima area di territorio fra i Comuni di Ravenna e Cervia”.

Massimo Medri, sindaco Cervia, ha sottolineato: “È sempre più necessaria una sanità capillare e legata ai territori, con strutture come le  Case della Comunità  che sono  un punto di riferimento diretto e continuativo per la  popolazione. Luoghi indispensabili per la salute dei cittadini, in cui rivolgersi per avere una risposta ai diversi bisogni di assistenza, che non richiedono il ricorso all’ospedale, ma dove i servizi  primari si integrano con quelli specialistici, ospedalieri, della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali e del volontariato. Siamo convinti che la Casa di comunità di Castiglione sia una struttura indispensabile, un punto di accesso, accoglienza, informazione e orientamento, esempio di un nuovo modello sanitario capace di andare incontro alle esigenze sanitarie dei persone”.

“Ho ben presente questa località e il forte senso di comunità di questo territorio. Quando 13 anni fa venni per la prima volta, si erano manifestati qui i primi casi di Chikungunya in Italia – ha raccontato Tiziano Carradori, direttore generale Ausl Romagna -. Se quel virus non si trasformò in epidemia, fu anche grazie all’importante rapporto di collaborazione che si instaurò da subito fra le istituzioni sanitarie e i cittadini del territorio. Se oggi siamo qui ad inaugurare  un importante servizio per tutta la comunità, lo si deve perciò anche al senso di appartenenza di questa collettività. Continuità delle cure, prossimità e presa in carico sono le parole che da anni ci ripetiamo e un servizio come la Casa della Comunità riesce a contenerne il senso profondo”.

“Un importante ringraziamento va espresso alla Banca di Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese, rappresentata dai signori Samorè, Benini, Gardenghi Cosmas e Roncuzzi che da sempre è vicina alle necessità del territorio ed ha contribuito con una erogazione di 10.000 Euro, destinati agli arredi ed alle attrezzature – spiegano dall’Ausl Romagna -. Un ulteriore ringraziamento alla Società Cooperativa della Martini Alimentare  Ma.Ge.Ma , rappresentata dal direttore di stabilimento, dott. Sandro D’Aria, per il contributo erogato pari a 6.000 Euro”.

inaugurata la casa della salute di Castiglione di Ravenna

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Luigi

    A lave’ la testa de sumar us armet e temp e savon!
    Tanto il somaro è sempre contento anche quando arriva ultimo!

  2. Scritto da giancarlo

    Ben detto Luigi! ha chiuso perfino il fornaio ormai è un paesino fantasma girono solo questi personaggi che hanno fatto arrivare all’attuale situazione attuale!

  3. Scritto da Rita

    Finalmente potremo usufruire del medico in modo civile e con appuntamenti e non fare la fila per ore ammassati nelle sale d’aspetto o ancora peggio all’esterno sia in inverno che in estate. Meglio tardi che mai

  4. Scritto da Paola

    Una cattedrale nel deserto visto che Castiglione si svuotato di negozi (non pochi negozi ma Zero negozi) ed è diventato il simbolo del degrado