Gli attivisti anti-fossile si mobilitano a Ravenna in chiave anti-OMC. Presidio il 24 ottobre davanti al Pala De André

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Vivere senza il fossile è possibile e necessario. È questo il senso della Conferenza Stampa tenuta oggi 17 ottobre da Giuseppe Tadolini, coordinatore Campagna “Per il Clima –Fuori dal Fossile”, Vittorio Marletto, fisico, già responsabile dell’Osservatorio Clima dell’Arpae e Viola Clemente, Pietra Martins e Ffion Howellss, studentesse universitarie a Ravenna. In occasione dell’imminente OMC gli ambientalisti hanno annunciato una mobilitazione.

Gli attivisti anti-fossile polemizzano con la “risonanza nei mezzi d’informazione” dell’imminente edizione 2023 dell’OMC (Offshore Med Energy Conference and Exibition), che si terrà a Ravenna dal 24 al 26 ottobre.

“Sappiamo bene che gli orientamenti delle imprese che fanno capo a questo vertice, e di gran parte degli esponenti politici e istituzionali nazionali, regionali e ravennati, considerano come transizione ciò che in realtà continuerà a coincidere con il ricorso alle fonti fossili ed alla loro espansione, dall’approvvigionamento al trasporto, alla distribuzione e all’utilizzo. – dicono gli organizzatori della conferenza stampa – Quel “ponte tra Nord e Sud del mondo” riaffermato dall’ing. Monica Spada, presidente della manifestazione, si risolve per sua stessa ammissione in “un vero laboratorio per la creazione di nuovi e innovativi business”, cioè, detto in parole più comprensibili, nella ricerca di ogni possibile strumento per fare sempre più profitti sulle fonti energetiche. Che cosa tutto ciò abbia a che vedere con il concetto di transizione ecologica, o anche solo energetica, non è affatto facile capire. Non crediamo, per esempio, che qualcuno dei partecipanti alla kermesse vorrà proporre lo stop ai sussidi che sostengono le fonti fossili, o una decisa azione affinché si arrivi presto allo sblocco degli ostacoli burocratico-amministrativi che continuano a mettere i bastoni fra le ruote allo sviluppo delle rinnovabili. Tantomeno ci sarà qualche imprenditore illuminato, o qualche politico influente, che si azzardi a proporre una moratoria sulla miriade di nuove realizzazioni previste (dai rigassificatori, al potenziamento degli impianti di trivellazione ai nuovi gasdotti, finalizzati a portare sempre più gas a soffocare il nostro Paese) e promuovere invece un modello realmente alternativo, infinitamente più pulito, più innovativo e molto più promettente, anche in termini di sviluppo di competenze e ricadute occupazionali.”

No fossile

Il movimento per la giustizia climatica invece dice “no al modello distruttivo imperante, all’imbroglio sull’autonomia energetica e sul controllo dei prezzi che si cela dietro la scelta sbagliata dei rigassificatori, ed afferma la volontà di lavorare per costruire una strada basata sulla produzione diffusa e decentrata, il risparmio e l’efficientamento, l’intelligente espansione delle energie rinnovabili, e complessivamente un nuovo modello sociale più giusto per tutte e tutti, in un vero equilibrio fra l’essere umano e il resto del creato.”

Per gli ambientalisti “non si tratta solo di temi in senso stretto ambientali, che pure rivestono una vitale importanza, ma di uno sguardo generale e di attenzione agli aspetti geopolitici. Come dimostra la situazione tragica in atto in tante parti del mondo, i conflitti armati distruttivi di vite e beni, e causa di migrazioni epocali, disperazione e veri e propri olocausti, sono strettamente legati alla feroce contesa per il dominio sulle risorse energetiche. Una decisa svolta in senso ecologico, quindi, sarebbe anche un importantissimo contributo alla costruzione di relazioni di pace e di cooperazione paritaria fra i popoli, e a contrastare i rischi sempre più attuali di un’ evoluzione catastrofica degli scenari bellici.”

Per queste ragioni, il Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”, il Gruppo Energia per l’Italia, la Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’ Emilia Romagna e la Rete No Rigassificatori No Gnl, organizzano a Ravenna per i giorni dal 24 al 27 ottobre un presidio (la mattina del 24 il presidio è annunciato davanti al Pala De André) e nei giorni successivi “un convegno di approfondimento scientifico e di proposte, con il coinvolgimento di eminenti personalità scientifiche e dell’attivismo climatico.”

No fossile

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Commenti

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  1. Scritto da Franco

    domanda: ma questi “fenomeni” si muovono (e si muoveranno) solo ed esclusivamente in bicicletta ?
    Chiedo per un amico….