Cai di Lugo organizza incontro dedicato alla conoscenza del territorio e delle peculiarità

Il 19 settembre l’Unesco ha riconosciuto l’importanza del patrimonio geologico della Vena del gesso iscrivendo il carsismo delle evaporiti della Regione Emilia-Romagna nel registro del patrimonio dell’umanità. Questo importante riconoscimento rappresenta da una parte la conclusione di un percorso dall’altra l’inizio di un impegno di tutela che deve necessariamente proseguire nel tempo.

Anche il Club Alpino Italiano risulta fra gli attori del laborioso percorso che ha portato a tale risultato ed è pienamente coinvolto nella tutela dell’ambiente naturale. Infatti, il Club alpino italiano è da sempre impegnato nella conoscenza e nella tutela dell’ambiente, finalità che rientrano nell’art. 1 del proprio Statuto che recita che il CAI “…. ha per scopo la conoscenza e studio delle montagne e la difesa del loro ambiente naturale”.

L’iniziativa che si terrà a Lugo in data 24 febbraio a partire dalle 16:30 presso la sala estense del  Municipio si affianca ad altre iniziative analoghe realizzate da altre Sezioni Cai, dal Parco della Vena del Gesso e dalla Regione, finalizzate in primis alla conoscenza del territorio e delle peculiarità che lo rendono un bene prezioso da tutelare.

Oltre alla Presidente del Cai di Lugo saranno presenti Massimo Ercolani in rappresentanza della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia Romagna, Nevio Agostini – Direttore dell’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Romagna, Massimiliano Costa – Coordinatore del tavolo tecnico-scientifico per la candidatura Unesco, Stefano Lugli – Professore dell’Università di  Modena e Reggio Emilia.

Ha collaborato l’Università per adulti di Lugo. L’iniziativa è ad ingresso libero.