Ravenna. “Per il Clima – Fuori dal Fossile” organizza l’incontro “Pensare alla Salute Planetaria”

Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” organizza un incontro pubblico intitolato “Pensare alla Salute Planetaria”. A presentare l’incontro la dottoressa Silvia Maritano, medico epidemiologo dell’ Università di Torino membro dell’ Associazione Italiana di Epidemiologia.

L’appuntamento è per lunedì 15 aprile, alle ore 20,30 a Ravenna, nella Sala Ragazzini di Largo Firenze (sul retro della Chiesa di San Francesco).

L’invito a partecipare è rivolto a tutte e tutti, e in particolare modo al mondo della sanità, della ricerca, della scuola e dell’ Università.

Di seguito la nota stampa diffusa da “Per il Clima – Fuori dal Fossile”:
“Quando si parla dell’indispensabile riconversione ecologica dell’economia e dell’intero assetto sociale, molti esponenti della politica e dell’impresa reagiscono cercando di terrorizzare la popolazione sbandierando il tema dei costi della transizione. Un ministro, falsificando totalmente  la realtà, arrivò a definire la transizione “un bagno di sangue”. Molto raramente si accenna ai costi  stratosferici che comporta ogni ritardo nell’iniziare davvero un percorso di trasformazione ecologica.

Ogni anno decine di migliaia di persone in Italia, centinaia di  migliaia a livello europeo, e milioni se ampliamo lo sguardo sul mondo intero, perdono la vita o contraggono malattie gravi e irreversibili a causa dell’inquinamento e della crisi climatica. Un costo umano intollerabile, di fronte al quale ogni politico, ogni manager, ogni amministratore, ed ogni persona, dovrebbero rivedere la scala delle propie priorità. Ma anche costi economici pazzeschi, che si riflettono sulle casse di ogni stato e purtroppo – soprattutto ora che la sanità va a grandi passi verso privatizzazioni spinte – direttamente sulle tasche dei cittadini e delle cittadine.

Il mondo della scienza continua a fornire analisi e formulare proposte, ma l’informazione alle popolazioni da parte di chi dovrebbe fornirla, resta parziale e spesso distorta”.