Il film “La strage d’Italia” al cinema Mariani, interviene il patron Maurizio Bucci

La proiezione di giovedì del film di Belluco aveva sucitato polemiche in città con una controproiezione dell'Anpi al cinema Corso

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“La scelta di far proiettare il film “Segreto d’Italia” del regista Antonello Belluco sulla strage di Codevico al Mariani ha fatto parlare molto, forse anche troppo, ed ora dopo il successo di pubblico vorrei fare alcune puntualizzazioni” sulla polemica nata dalla proiezione di giovedì 19 febbraio del film sulla strage di Codevigo interviene Maurizio Bucci, patron del Mariani Life Style che, tra l’altro, annuncia una replica per giovedì 26 febbraio. Sulla questione era intervenuto nei giorni scorsi lo stesso regista.

“L’indicazione di dare spazio alla pellicola è venuta da me, su sollecitazione di alcuni amici che lo ritenevano un film interessante – dichiara Bucci – . La sala cinematografica è l’unica attività che non gestisco in prima persona e ringrazio pertanto la società Italsar, a cui è affidata tale gestione, per averne consentito la proiezione”.

“Vorrei precisare – sottolinea il proprietario del locale – che la scelta di riaprire il Mariani, dopo oltre 7 anni di chiusura, trasformare parte delle destinazioni precedenti e lasciare una sala cinematografica, è stata una decisione imprenditoriale rischiosa impegnativa e difficile, non sostenuta economicamente da alcun ente pubblico ma unicamente dal sottoscritto.

La libertà pertanto di scelta nella offerta gastronomica, artistica e cinematografica è libera ed indipendente. Sono pertanto rimasto molto sorpreso dalla reazione avuta dall’Anpi sul fatto che venisse proiettato il film in oggetto, contrapponendo in modo strumentale la visione di un altro film in una altra sala, quando il Mariani avrebbe tranquillamente dato spazio anche a questa visione.

Tra l’altro “L’uomo che verrà”, proposto dall’ Anpi, interpretato da un bravo attore di Ravenna è un ottimo film e avrebbe trovato posto tranquillamente al Mariani. La reazione dell’Anpi ha spinto, non la Destra storica, bensì giovani, anziani e famiglie a vedere giovedì sera al Mariani il film di Belluco, che ripercorre in parte le vicende ove trovarono la morte molti ravennati, in un eccidio perpetrato nei confronti di 114 uomini e donne i cui resti dal 1962 si trovano in un ossario a Codevigo nel padovano, ove avvenne la carneficina”.

“Ma comunque non è questo il punto – rimarca Bucci – ovvero non è importante la qualità del film di Belluco o la sua totale veridicità, in quanto ritengo spetti al pubblico il giudizio finale; bensì è la difesa della libertà e quella di fare le proprie scelte. Il progetto del Mariani Life Style nasce con l’ambizione di essere un nuovo modo di vivere la città, con meno pregiudizi, meno vincoli mentali, maggiore libertà, in un contenitore rivisitato per una offerta unica in regione che va dalla gastronomia, alla cultura , all’arte e alla musica. Chiunque proverà pertanto a limitarci nella nostra libertà, non troverà spazio e a conferma di questo ringraziamo le centinaia e centinaia di persone che ieri (l’altro ieri ndr) sera hanno frequentato il Mariani, rafforzando queste nostre convizioni”.

Per chi poi non è riuscito a vedere il film, a causa della mancanza di posti liberi, si replica giovedì 26 febbraio alle 21.15.

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