Liverani (LN): “La grande diga del Lamone è un’opera essenziale per il territorio”

Il consigliere regionale di Lega Nord appoggia la proposta di Coldiretti Ravenna: «Bene l'invaso per le esigenze agricole, ma rilanciamo anche il Canale Emiliano-Romagnolo»

Più informazioni su

Il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani, si prepara a presentare una risoluzione in Assemblea legislativa, per dare una risposta definitiva alla siccità che ha messo finora in ginocchio l’agricoltura romagnola e non solo. «La grande diga del Lamone è un’opera essenziale per il territorio, ma le necessità degli agricoltori locali non si risolvono unicamente con questo intervento: è necessario agire sulla burocrazia e sul Canale Emiliano Romagnolo». 

Non a caso, il Consorzio di Bonifica ha rivelato che ad inizio luglio sono stati distribuiti circa 16 milioni di metri cubi di acqua, il 20% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E la situazione è destinata a peggiorare, visti i mutamenti climatici in atto.

«La proposta avanzata dal presidente della Coldiretti Ravenna, Pederzoli, è sicuramente apprezzabile – aggiunge Liverani – perché il territorio necessita di un grande invaso che possa essere riempito durante i mesi freddi, per poi redistribuire acqua per i raccolti, durante i periodi di lunga siccità, come quelli di quest’anno. Tuttavia bisogna agire anche su altre leve: una di queste è l’eccessiva burocrazia».

Una burocrazia che tiene ingessate per anni tutte le pratiche necessarie ai privati per creare piccoli invasi a sfruttamento agricolo, che «rischiano di tramutarsi in un’autentica chimera, per chi ha fatto i conti in questi anni con le difficoltà imposte dal nostro ordinamento. Inoltre, il sistema non potrà essere completo se non si interverrà anche sui collegamenti al Canale Emiliano-Romagnolo, senza i quali non sarà possibile risolvere il problema».

L’indice della Lega è puntato, però, anche sul Piano di sviluppo rurale (Psr) che non prevede più, a differenza del passato, «incentivi per l’installazione di impianti di irrigazione a risparmio idrico». Insomma, «i problemi di questi ultimi anni – conclude Liverani – impongono che si agisca adesso, per porre rimedio ai problemi futuri di un settore agricolo messo a serio rischio dai cambiamenti climatici».

Più informazioni su