Non paga le fatture: denunciato 70enne per truffa ai danni di una azienda faentina

Davanti al Giudice di Pace, l'uomo ha respinto le accuse dichiarando che tutte le fatture ricevute erano state puntualmente onorate

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La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un 70enne di origini bolognesi e residente a Castel San Pietro Terme per truffa e falso materiale commesso dal privato ai danni di una azienda faentina. La vicenda risale all’estate del 2013 quando una azienda bolognese aveva formalizzato un contratto per la fornitura di servizi di lavanderia con una società faentina, con la previsione che quest’ultima emettesse fatture mensili con rimessa diretta.

 

Tutto è andato bene fino al dicembre 2013 quando le fatture emesse dalla ditta faentina non onorate, sono ritornate, insolute, al mittente che quindi ha avviato un’azione legale con ingiunzione di pagamento.

In sede di udienza davanti al Giudice di Pace di Faenza, il 70enne, legale rappresentante della ditta bolognese, chiamato a far luce sulla vicenda ha respinto le accuse mossegli dichiarando che tutte le fatture ricevute erano state puntualmente onorate attraverso pagamenti in contanti.

L’uomo, a supporto della sua tesi difensiva, ha consegnato al Giudice le fatture dell’azienda faentina sulle quali era apposta la dicitura “Pagato” sottoscritta dal ricevente.

Il Giudice ha voluto vederci chiaro ed ha quindi chiamato a testimoniare la responsabile amministrativa dell’azienda faentina, unica persona titolata a ricevere i pagamenti per le fatture emesse.

La donna in sede di udienza non solo ha disconosciuto la sottoscrizione di avvenuto pagamento, che imitava in maniera maldestra la sua firma, ma anche la dicitura “Pagato” apposta sui documenti fiscali, completamente diversa da quella utilizzata dalla sua azienda; l’amministratrice faentina ha così consegnato copia delle fatture regolarmente saldate ad inizio del rapporto di lavoro dal quale si poteva evincere la diversità del timbro e della firma rispetto a quelli presenti sui documenti contabili esibiti dall’amministratore bolognese.

L’ azienda faentina, in relazione a quanto emerso in sede di udienza davanti al Giudice di Pace, ha formalizzato quindi presso il Commissariato di Faenza la denuncia per truffa e sostituzione di persona, che ha portato alla denuncia in stato di libertà dell’amministratore della ditta bolognese.

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