Omicidio Minguzzi. Prelevata la salma dal cimitero di Alfonsine. A Pavia le indagini sui resti

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È stata prelevata ieri dalla tomba di famiglia, dove riposa dal 1987, la salma del giovane Pier Paolo Minguzzi, ucciso alla fine di aprile di quell’anno e trovato morto il 1° maggio, legato ad un’inferriata gettata assieme al corpo nel Po di Volano dai suoi aguzzini.

Il caso è stato riaperto dopo 31 anni e le indagini sono affidate al procuratore capo della Procura ravennate Alessandro Mancini e al sostituto procuratore Marilù Gattelli, che hanno disposto la riapertura del fascicolo, indagando per omicidio tre persone: il 55enne di Ascoli Piceno, Angelo Del Dotto, il 54enne di Pavia, Orazio Tasca e il 62enne di Alfonsine, Alfredo Tarroni. Lo riporta il Corriere Romagna in edicola oggi, giovedì 26 luglio.

Secondo l’accusa, furono loro a rapire il giovane carabiniere di leva Pier Paolo Minguzzi, con lo scopo di chiedere un riscatto di 300 milioni alla famiglia, per poi ucciderlo e gettarlo nel fiume. Con la riapertura del caso gli inquirenti sperano di poter trovare nuovi elementi per risolverlo, puntando sulle innovazioni nelle ispezioni cadaveriche e nell’analisi genetica.

Tra 60 giorni si attendono le relazioni dei consulenti tecnici nominati dalla Procura, dai legali della famiglia e dagli avvocati dei tre indagati.

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