Sorpreso a praticare pesca sportiva di frodo: multato subacqueo davanti al Poligono di Tiro a Casal Borsetti

Ieri, una motovedetta d’altura della Capitaneria di Porto, durante le ordinarie attività di vigilanza in mare, è stata dirottata nelle acquee antistanti il poligono di tiro dell’Esercito Italiano alla foce del fiume Reno. La segnalazione è partita dallo stesso direttore delle esercitazioni militari, a causa della presenza sotto costa di un natante non meglio identificato. In quell’area di mare, caratterizzata da fondali bassi, non riuscivano infatti ad arrivare i mezzi nautici dell’Esercito impiegati nelle attività d’interdizione a mare.

L’equipaggio della motovedetta della Guardia Costiera, impiegando il proprio battello pneumatico di servizio, è riuscito a raggiungere il natante, accertando così la presenza di un subacqueo intento nell’irregolare esercizio della pesca sportiva.

Gli è stata così contestata la violazione, con annesso sequestro del fucile subacqueo e sanzione amministrativa pecuniaria che prevede il pagamento di una somma da 1000,00 a 3000,00 euro. In breve tempo, le esercitazioni militari hanno potuto riprendere in sicurezza.

Dalla Capitaneria di Porto ricordano alla cittadinanza, ed in particolare a tutti i naviganti che mensilmente viene emanata un’ordinanza, consultabile anche online all’indirizzo http://www.guardiacostiera.gov.it/ravenna/pages/ordinanze.aspx che rende note le attività giornaliere del poligono a fuoco e detta le relative prescrizioni da rispettare a mare.

In ultimo, si ricorda che, a livello nazionale, la pesca subacquea sportiva è consentita soltanto in apnea senza l’uso di apparecchi ausiliari di respirazione. Il pescatore sportivo subacqueo non puo’ raccogliere coralli o molluschi e bisogna avere almeno 16 anni per tenere un fucile subacqueo o altro attrezzo similare. Inoltre, fatte salve le eventuali ulteriori ordinanze locali, l’esercizio della pesca subacquea e’ vietato: a distanza inferiore a 500 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti; a distanza inferiore a 100 metri dagli impianti fissi da pesca e dalle reti da posta; a distanza inferiore a 100 metri dalle navi ancorate fuori dai porti; in zone di mare di regolare transito di navi per l’uscita e l’entrata nei porti ed ancoraggi, determinate dal capo del compartimento marittimo; dal tramonto al sorgere del sole.

Il subacqueo ha poi l’obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del segnale predetto e tutte le unità navali si devono mantenere ad almeno 100 metri di distanza di sicurezza.