Club Arpad Weisz di Faenza a favore della Legge Antifascista Stazzema: “Invitiamo tutti a firmare”

Il Club Rossoblù Cosmopolita Arpad Weisz delegazione faentina, esprime solidarietà e sostegno all’iniziativa a favore della “Legge Antifascista Stazzema”, che prende il nome dal piccolo paese di Stazzema (Lucca) segnato da una delle più tragiche stragi di civili messe in atto dai militari tedeschi nell’agosto del 1944.

“Invitiamo tutti – dichiarano dal Club faentino – a recarsi presso gli uffici del proprio comune per firmare e rendere questa proposta di legge, una Legge che possa regolare la nostra civiltà e società nella giusta direzione. Ci impegneremo attraverso i nostri social a invitare chi ci segue a recarsi a firmare. I membri del nostro Club hanno tutti sottoscritto tale proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network.”

“Ci rendiamo disponibili, secondo gli obiettivi della nostra Associazione, a dare il nostro contributo per divulgare la cultura della tolleranza, basata sulla fratellanza e sul rispetto di ogni singolo individuo. Desideriamo tenere viva la memoria della realtà storica della Shoah e del fanatico razzismo biologico del nazifascismo per ricordare alla nostra società che è necessario sempre contrastare ogni forma di discriminazione” concludono dal Club Rossoblù Cosmopolita Arpad Weisz.

A Faenza è possibile firmare presso l’ufficio Anagrafe, allo sportello elettorale, Piazza Rampi, 2.

 

Chi siamo

Il Club Rossoblu Cosmopolita Arpad Weisz, nato nel 2011, ha soci di varie nazionalità: portoghesi, italiani, olandesi, uruguagi e ungheresi. L’articolo 1 del nostro Statuto recita: il Club internazionale Arpad Weisz ripudia l’antisemitismo, il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme. Il Club è intitolato all’allenatore ebreo del Bologna Arpad Weisz, morto ad Auschwitz il 31/1 del 1944 calciatore e allenatore ungherese ed è contro ad ogni episodio di antisemitismo fuori e dentro gli stadi. Arpad Weisz  fu un innovatore in campo calcistico scoperto da Giuseppe Meazza che vinse il primo scudetto a girone unico italiano con l’Inter di Milano. Poi costruì il grande “Bologna” degli anni trenta, vincendo tutto in Italia e in Europa. Oggi conosciuto grazie agli studi e ai documentari realizzati da Matteo Marani direttore Sky sport, autore del libro su Arpad Weisz “Dallo scudetto ad Auschwitz”.

In questi anni il Club “Arpad Weisz”, in collaborazione con il Comune di Faenza, nell’ambito delle giornate della memoria, ha organizzato, importanti iniziative, nel 2017, sulla vita e sui successi di Arpad Weisz con la partecipazione di Matteo Marani e del Bologna Calcio, la seconda nel gennaio 2020 su “Leggi Razziali e lo sport in Italia”, con la presenza di Matteo Marani e dello storico dello sport Sergio Giuntini.

Il Club Cosmopolita “Arpad Weisz” vuole contribuire a tenerne viva la memoria, con incontri nelle scuole, durante le giornate della memoria, raccontando ai ragazzi questa affascinante e tragica storia, promuovendo una cultura di ascolto e apertura e ripudiando, pertanto, ogni forma di razzismo e antisemitismo nello sport e nella società.


La Storia di Arpad Weisz

Nasce a Solt in Ungheria 16 aprile 1986 da genitori ebrei ungheresi. Fu un discreto calciatore (ala sinistra) e il suo interesse per l’Italia nacque durante la sua prigionia in Sicilia nella prima guerra mondiale, quale soldato dell’Austria Ungheria e quindi nemico dell’Italia. La sua carriera di calciatore fu interrotta prematuramente per un grave infortunio, ma molto più importante fu la sua carriera di allenatore. Allenò l’Alessandria, poi alla guida dell’Ambrosiana Inter, nella stagione 1929/30, vinse il primo campionato italiano a girone unico; Weisz aveva solo 34 anni ed è tutt’ora il più giovane allenatore ad aver vinto uno scudetto. A Milano pubblicò, insieme ad Aldo Molinari, il manuale “Il Giuoco del Calcio”, ancora apprezzato per la sua grande modernità e recentemente ristampato in forma anastatica.

Dopo l’esperienza a Milano, con il Novara guadagnò il secondo posto nel Girone A della serie B e con il Bari raggiunse una salvezza in Serie A proprio a Bologna, dopo uno spareggio col Brescia nel 1931/32. Nel 1935 approdò a Bologna, allora Presidente Dall’Ara e vinse i campionati nazionali 1935/1936 – 1936/1937 e sempre nel 1937 vinse a Parigi il Torneo dell’Esposizione Internazionale, antesignano della Champions League, battendo in finale gli inglesi del Chelsea con un secco 4-1. Da qui, inizia il calvario di Arpad Weisz, che dopo la promulgazione in Italia delle leggi razziali del 1938, operata dal regime fascista di Mussolini, fu costretto a lasciare il Bologna e l’Italia con la moglie Ilona e i figli Roberto e Clara, quindi dopo un breve permanenza a Parigi in Francia, ricevette l’incarico di allenare il Dordrecht in Olanda.

Qui ottenne una insperata salvezza al primo anno e il secondo addirittura un quinto posto nel campionato, battendo rivali come Ajax e Fejenoord, successi mai più raggiunti da quella Società. Ma anche l’Olanda, a seguito dell’occupazione nazista, non era terra sicura per gli ebrei; nel 1942, dopo un rastrellamento nel ghetto di Dordrecht, la moglie e figli furono subito deportati a Birchenau e morirono immediatamente nelle camere a gas, lui fu rinchiuso in un campo di lavoro in Alta Slesia e poi ad Auschwitz, dove trovò la morte il 31 gennaio 1944.

Arpad Weisz fu senza dubbio un allenatore moderno, che era solito allenare in campo con i propri calciatori, in modo che applicassero i suoi insegnamenti a partire dall’esempio pratico. Fu certamente un allenatore vincente, la sua storia sportiva parla per lui; ciò nonostante è stato dimenticato per lungo tempo, a Milano come a Bologna, città dove aveva raccolto i suoi più grandi e prestigiosi successi. A partire dal libro di Matteo Marani “Dallo scudetto ad Auschwitz”, pubblicato nel 2007, che ha pazientemente e faticosamente ricostruito la sua storia, si è avviato un processo di fuoriuscita da questo inspiegabile oblio.

Info e iscrizioni: arpadweisz2016@gmail.com.