Diverse scosse di terremoto in Romagna: tre gli episodi più rilevanti, alle 6:32, alle 11:29 e alle 15:59. Solo paura, niente danni

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ARTICOLO AGGIORNATO ALLE 18:00

La terra ha tremato in Romagna per tutta la giornata di oggi 28 gennaio. Ma sono stati finora tre gli episodi sismici principali registrati, tutti con epicentro nel cesenate ma avvertiti in tutta la Romagna. Tre episodi all’interno di un sciame sismico che dura peraltro da giorni.

La prima scossa, la più forte, di ML 4.1 è stata avvertita alle 6:32 con epicentro nella zona di Gambettola (4 km a nord del centro abitato) a 18 km di profondità.

La seconda scossa di ML 3.8 è stata avvertita alle 11:29 con epicentro nella zona di Cesenatico (4 km a ovest del centro abitato) sempre a 18 km di profondita.

La terza scossa di ML 3.0 è stata avvertita alle 15:59 con epicentro di nuovo nella zona di Gambettola (5 km a nord dell’abitato) a 21 km di profondità.

Molta apprensione fra la popolazione, ma al momento non si segnalano danni alle persone e agli edifici. Nella tabella riportiamo gli episodi sismici rilevati dall’INVG dalla mezzanotte del 28 gennaio in poi: una decina riguardano la costa marchigiana e la Romagna.

INVG
INVG

Dal sito INVG

L’epicentro del terremoto di questa mattina è nella stessa zona dell’evento di due giorni fa, il  26 gennaio, di magnitudo ML 4.1. Dalla mappa della sismicità strumentale dal 2021 ad oggi, notiamo che in questa parte della provincia di Forlì-Cesena nell’ultimo mese sono stati registrati oltre 40 terremoti, 23 di questi dal 26 gennaio con magnitudo compresa tra 1.4 e 4.1. 

La vicepresidente E-R Priolo: “Scosse in linea con le attese, nessun danno a persone o cose. Restiamo in costante contatto con i sindaci”

Continua lo sciame sismico nelle province di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini. La scossa più importante questa mattina alle ore 6,32, praticamente gemella di quella del 26 gennaio sia per magnitudo (entrambe 4.1 della Scala Richter) che per localizzazione, sempre tra Gambettola e Cesenatico. Quella di oggi è è stata registrata a 3,25 km a sud-ovest della precedente ed una profondità di 18 km contro i 19 km di quella di giovedì, analogo il meccanismo di attivazione. A questa sono seguite altre scosse di più lieve entità.

“Lo sciame sismico continua come ci si attendevaha dichiarato la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo -. E come già comunicato ai sindaci in occasione dell’incontro di giovedì scorso, i tecnici confermano che lo sciame non indica un’evoluzione del fenomeno col propagarsi di scosse a livello più superficiale. L’evento è stato avvertito dalla popolazione, ma dalle verifiche effettuate non risultano danni a persone o cose”.

“I cittadini – continua la Priolo – sono comprensibilmente preoccupati, ma noi, in ogni caso, siamo in costante contatto con i sindaci e col presidente della Provincia di Forlì-Cesena. L’Agenzia di Protezione civile regionale e tutta la struttura regionale sono pronte a intervenire in qualunque caso si rendesse necessario. Per ora, osserviamo un fenomeno che è in linea con la storicità sismica di un territorio che, lo ribadisco, già in passato ha registrato eventi di questo tipo”.

Il sindaco di Gambettola, ha comunicato la decisione della chiusura per la giornata di tutte le scuole nel comune, in via precauzionale. In tutti gli altri comuni interessati dalle scosse nelle provincie di Forlì Cesena, Rimini e Ravenna, sono stati attivati controlli tecnici nei plessi scolastici e nelle palestre del patrimonio edilizio scolastico di competenza comunale e non sono stati rilevati danni o criticità, per questo non sono state adottate chiusure o sospensioni.

Controlli sono stati effettuati anche sulla circolazione ferroviaria, che questa mattina è stata sospesa e quindi riattivata dopo le verifiche da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, fra Bologna e Rimini e fra Rimini e Ravenna.

Paride Antolini (Presidente Ordine Geologi Emilia-Romagna): “Ricordiamo la cronologia storica dei terremoti nella nostra regione”

Questa mattina alle ore 6,32, un terremoto di magnitudo ML 4.1 è stato registrato dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale; epicentro localizzato nella provincia di Forlì-Cesena ipocentro ad una profondità di circa 18 Km. (fonte INGV). Per la precisione è stato localizzato in prossimità della località Macerone-Bagnarola all’incirca nella stessa zona dell’evento di due giorni fa, 26 gennaio con magnitudo sempre 4.1. Nell’ultimo mese (fonte INGV) si sono registrati oltre 40 terremoti con magnitudo inferiore a 4.1 fra gli abitati di Gambettola e Cesenatico. Ricordiamo che l’area ha una pericolosità sismica elevata e non è nuova a questi eventi. Nel 2010 si è registrato un terremoto con circa la stessa magnitudo; altri terremoti nel 1483 Mw stimata 5,7; nel 1881 a Cesena con Mw 4,71; 1915 nel cesenate con Mw 4,38; nel 1966 Mw 4,3, nel 1970 e 1993 con Mw poco meno di 4; altri e numerosi terremoti sono avvenuti nel forlivese e nel riminese con effetti nel cesenate. In riferimento al terremoto del 1483 (a magnitudo più elevata), sul sito dell’INGV acquisiamo informazioni storiche più dettagliate in riferimento alle vittime e feriti “alcune a Cervia Vecchia, Rimini e Bertinoro, 5 a Casemurate, 4 a Roversano, 1 a Cesena e Forlì, molte nelle campagne di Cesena. Feriti: 7 a Forlì, 1 a Cesena, alcuni a Bertinoro”. Lo ha affermato Paride Antolini, Presidente Ordine Geologi Emilia – Romagna.

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