Polemica su dichiarazione del Vice Sindaco Fusignani. Ci ha accusato di “creare paura fra i cittadini”, ci deve spiegazioni, dicono gruppi Whatsapp. La replica: “non lo penso, incontriamoci”

È alla fine sui gruppi di controllo di vicinato scoppia la polemica. Ai gruppi Whatsapp non sono piaciute le dichiarazioni rilasciate dal vice sindaco Eugenio Fusignani durante la seduta del Consiglio comunale di Ravenna dello scorso 3 dicembre, dove – secondo loro – l’amministratore pubblico avrebbe affermato che “le chat di controllo di vicinato alimenterebbero solo un clima di paura tra i cittadini”.

“Queste dichiarazioni ci lasciano sgomenti. – afferma Andrea Malpezzi, tra i fautori del gruppo di viale Alberti e di  “– Dopo anni di collaborazione con l’Amministrazione comunale e la polizia locale, non ce l’aspettavamo. Adesso chiediamo al vice sindaco che ci dia delle risposte e argomenti quanto detto in una seduta pubblica, che è stata seguita e vista da tanti cittadini”.

Anche il progetto di Sicura Web si sarebbe rivelato poco proficuo. Presentato alla stampa a dicembre del 2018, consisteva in una piattaforma cartografica, sviluppata da GeoGraphics in ArcGis e Geocortex, che faceva pervenire direttamente alla polizia locale le segnalazioni dei gruppi di controllo. Un’idea fortemente appoggiata dal Comune di Ravenna e dall’assessorato alla sicurezza, in quegli anni ricoperto proprio da Eugenio Fusignani. Dunque un sistema di segnalazione, dove i referenti dei gruppi social inserivano le informazioni ricevute dai cittadini in modo che la sala operativa della polizia locale potesse eventualmente intraprendere le opportune azioni di verifica e il monitoraggio delle situazioni evidenziate.

“Il progetto si è ormai arenato, – prosegue Malpezzi – non c’erano più input da parte del Comune e delle forze dell’ordine, quindi abbiamo smesso di inviare le segnalazioni. Adesso continuiamo a comunicare solo tra noi, nelle nostre chat di vicinato e inviamo direttamente le informazioni alla centrale operativa, chiamando il 112. Ci dispiace, abbiamo sottoscritto quel progetto perché ci credevamo molto, tra l’altro è stato il primo a partire in Italia. Dopo anni, ora ci dicono che non serviamo a nulla? A nome del mio gruppo e di “Ravenna SOS Chat – Aiutiamo le FFOO”, chiedo quindi a Fusignani di spiegarci il perché di simili affermazioni” conclude Malpezzi. 

Al telefono sentiamo anche la risposta immediata del Vice Sindaco di Ravenna Eugenio Fusignani, che esordisce in questo modo: “Sono responsabile solo di quello che dico e non di quello che altri capiscono. Non ho mai detto che i gruppi Whatsapp siano inutili, anzi è vero il contrario. Ho lanciato il progetto Sicura Web proprio per valorizzare il loro contributo e metterlo a sistema. Ma poi cosa è successo? Che non tutti i gruppi Whatsapp hanno aderito e alcuni hanno finito per non collaborare, perché ritengono che Sicura Web rappresenti una sorta di interferenza nella loro attività. Io penso che i gruppi Whatsapp per il controllo di vicinato siano importanti, ma se la loro attività non è inserita in un sistema virtuoso della sicurezza che fa capo alle Forze dell’Ordine – che sono appunto preposte a garantire la sicurezza dei cittadini- c’è il rischio di alimentare degli elementi di frustrazione. Questo è quello che ho detto e che ribadisco.”

“Sicura Web s’è arenato non per responsabilità del Comune, della Polizia locale o delle Forze dell’Ordine ma per la scarsa collaborazione di alcuni gruppi Whatsapp. – continua Eugenio Fusignani – Il contributo dei cittadini alla vigilanza è fondamentale e non lo disconosco affatto, ma va ben indirizzato e messo a sistema. Sicura Web è nato per questo. La sicurezza sta a cuore a tutti e tutti dobbiamo collaborare facendo capo alle Forze dell’Ordine, perché spetta a loro dirigere l’azione. Non spetta né al Sindaco, né al Vice Sindaco, né ai gruppi e ai cittadini. Per me Sicura Web resta lo strumento ideale per lavorare insieme e valorizzare il contributo dei gruppi e sono disposto a incontrare tutti per ragionare di questo e andare insieme dal Prefetto per rilanciare il progetto ed eventualmente metterlo a punto ancora meglio.”