Allerta Rossa. Prefettura di Ravenna: quadro più complicato del 2 maggio. Prefetto De Rosa: serve massima prudenza. In campo anche l’esercito

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Per fronteggiare l’emergenza maltempo preventivata per il 16 e 17 maggio, si è riunito a Ravenna il Centro Coordinamento Soccorsi, lunedì 15 maggio alle ore 13 in Prefettura, e qui sono state delineate e decise le strategie e le misure per la tutela della pubblica e privata incolumità alla luce dell’allerta rossa emanata dal Centro Meteo di ARPAE per il previsto arrivo della forte perturbazione che, da sud, interesserà dalle prime ore della notte il territorio della Provincia di Ravenna.

Allarme meteo in tutta la regione: rischio piena dei fiumi e dei canali, rischio di frane e mare molto grosso con pericolo di ingressione marina

In particolare, dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani martedì 16 maggio è allarme meteo in tutta la regione Emilia Romagna, per criticità idraulica e idrogeologica su pianura, collina, montagna e costa romagnola. Secondo i tecnici si è di fronte a una situazione in cui si sommano due rischi, quello idraulico e quello idrogeologico. Le prime precipitazioni sono previste dalla mezzanotte a partire dalla Romagna e si estenderanno poi nella mattinata al resto della regione.

Si prevede un accumulo fino a 100 mm di pioggia sui rilievi romagnoli, interessato anche l’appennino nella zona ravennate con valori tra i 60 e 70 mm. Le precipitazioni continueranno fino a mercoledì 17 maggio. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto un accumulo medio complessivo di circa 150 millimetri di pioggia.

Rispetto ai fiumi, sui bacini romagnoli affluenti del Reno sono previsti colmi di piena vicini ai franchi arginali, ai massimi storici registrati. Sono inoltre possibili significativi innalzamenti sul reticolo idrografico minore, con fenomeni di erosione spondale e possibili inondazioni delle aree limitrofe. L’allerta prevede anche dissesti diffusi su tutto il territorio collinare e montano, mentre il vortice depressionario determinerà mare molto mosso sulla costa, che potrà generare anche fenomeni di ingressione marina e erosione del litorale.

Situazione più difficile anche rispetto al 2 maggio

Rispetto a quanto accaduto il 2 maggio scorso il quadro generale appare più complesso per l’attesa di temporali e per l’innalzamento del livello del mare che potrebbe comportare difficoltà nel deflusso delle acque dei fiumi, infine le criticità riguardano anche le zone rese già fragili dalle precedenti frane.

La riunione del C.C.S. segue un incontro tenutosi alle 9 tra il Prefetto Castrese De Rosa, i Prefetti di Bologna, Modena e Forlì- Cesena e i vertici nazionali, regionali e dipartimentali della Protezione Civile, avente ad oggetto un focus sul maltempo in arrivo.

Scuole chiuse in quasi tutta la provincia

Nella giornata di domani, martedì 16 maggio, per 16 dei 18 Comuni della Provincia di Ravenna è stata disposta la chiusura degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado (fatta eccezione per i Comuni di Massa Lombarda e Cotignola) dei centri diurni per anziani, delle scuole professionali nonché delle dighe foranee.

Per la notte è stato predisposto un assetto delle Forze dell’Ordine che presidieranno il territorio, offrendo supporto ai Sindaci laddove dovesse sorgere la necessità di procedere ad evacuazione della popolazione, per altro già disposta dai sindaci per quella più strettamente a ridosso di fiumi o argini collassati in precedenza ovvero vicino a movimenti franosi nelle zone collinari. È sempre previsto, grazie ad un già vigente piano operativo di rapida dislocazione delle pattuglie, l’afflusso di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza dai territori meno colpiti verso quelli ove dovessero sorgere particolari e specifiche criticità.

In campo anche l’esercito

Anche l’Esercito è stato coinvolto: una squadra del 66° Reggimento Aeromobile “Trieste” formata da 10 uomini e mezzi sarà alloggiata presso la casa comunale di Castel Bolognese, pronta ad offrire il suo supporto mentre pattuglie formate da militari di stanza al Poligono di Addestramento di Foce Reno supporteranno, a Faenza, le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale nelle loro attività di competenza. I Vigili del Fuoco manterranno il livello massimo con tutto il personale e i mezzi disponibili per garantire il tempestivo svolgimento delle operazioni di soccorso, come già assicurato nel corso della prima fase di questa emergenza. Analogamente la Capitaneria di Porto fornirà supporto con i propri mezzi e uomini, vigilando altresì sulla sicurezza del litorale.

Per quanto riguarda le attività di presidio del territorio, già durante la serata di oggi, lunedì 15 maggio e nelle prime ore della notte saranno dispiegati e pienamente operativi assetti formati da volontari della Protezione Civile che monitoreranno tutti gli argini dei fiumi e segnaleranno prontamente ogni criticità dovesse sorgere mentre personale dei Consorzi di Bonifica effettuerà analoga attività sui reticoli secondari.

Presso il C.C.S. sarà operativo uno specifico tavolo tecnico dedicato alla viabilità provinciale, dove componenti delle Polizie Locali, Polizia Stradale, ANAS, Autostrade, RFI, Provincia e Comuni valuteranno e affronteranno le eventuali criticità dovessero palesarsi sulla rete viaria e sui trasporti, con particolare attenzione anche ai ponti, sottopassi e viadotti.

Sono pienamente operativi nei 18 Comuni della Provincia  gli strumenti di allerte telefoniche “Alert System” per la popolazione previsti nei Piani di Protezione Civile: i cittadini che non sono già inseriti nel sistema possono iscriversi sul portale https:\\registrazione.alertsystem.it, indicando il Comune/Unione dei Comuni di residenza/interesse e poi i loro dati personali e contatti telefonici. Per i 6 Comuni della Romagna Faentina è al momento attiva la sola registrazione tramite app (android o apple) scaricabile dal medesimo indirizzo web.

Inoltre è  stata fornita adeguata informativa ai gestori degli stabilimenti balneari della Riviera per metterli al corrente dei rischi generati dai previsti moti ondosi.

Appello alla massima prudenza

“Si raccomanda a tutti i cittadini la massima prudenza – ha dichiarato il Prefetto Castrese De Rosa – Tutto il sistema di Protezione Civile è mobilitato per prestare, laddove necessario, il soccorso alla popolazione e ai beni del territorio. Si invita la cittadinanza a seguire le indicazioni delle Autorità, evitando ogni spostamento non strettamente necessario, ad adottare le misure di autoprotezione e a collaborare per fare in modo di superare questa seconda emergenza. Non bisogna adottare alcun comportamento imprudente, come avvicinarsi agli argini dei fiumi o attraversare anche in auto zone allagate. Questi fenomeni non vanno assolutamente sottovalutati, anche perché spesso imprevedibili e senza precedenti e legati al cambiamento climatico”.

Particolarmente a rischio e da monitorare restano le aree già colpite dalla precedente alluvione (Bagnacavallo, Conselice, Casola Valsenio, Brisighella, Faenza) e tutti i corsi d’acqua primari e secondari, specie quelle i cui argini sono stati danneggiati dagli eventi del 2 maggio.

Il Centro Coordinamento Soccorsi resterà attivo tutta la notte per seguire l’andamento della perturbazione.

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Commenti

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  1. Scritto da lucia grasso

    comunque, a parte la gravità della situazione, un minimo di manutenzione alle strade per liberare i tombini di scolo dalle erbacce in modo da consentire il deflusso della pioggia aiuterebbe