Le Cozze Selvagge di Marina di Ravenna quest’anno sono “spettacolari”, parola di cozzari: grosse e buone, cresciute in acque di classe A certificate dall’Ausl

Più informazioni su

La stagione delle cozze selvagge di Marina di Ravenna è già partita da due settimane – quest’anno un poco in ritardo rispetto al solito – ma sta dando qualche bella sorpresa. Le cozze che crescono alla base delle piattaforme al largo sono “spettacolari”, “una delle qualità migliori degli ultimi anni”: a dirlo è Angela Giachi della Cooperativa La Romagnola, una delle due cooperative di cozzari di Marina di Ravenna. L’altra faccia della medaglia è che il prodotto è più scarso di altri anni, “perché nel 2022 ha piovuto poco e ha fatto troppo caldo”, quindi le cozze sono rimaste “più magre e salate e non hanno gettato il seme” per far crescere tante cozze quest’anno.

Il ciclo della cozza dura circa un anno, da quando la cozza espelle il seme a quando l’uovo fecondato trova il luogo dove scendere e poi attaccarsi per crescere, fino a quando la cozza diventa grande abbastanza per essere raccolta e commercializzata. Ma le cozze poi possono vivere molto più a lungo se non vengono raccolte. C’è chi dice anche 15-20 anni e continuano a crescere. La raccolta, cioè la produzione annuale, è sempre stata limitata. Essendo una cozza a crescita spontanea non se ne può artificialmente aumentare la quantità. “Quella la natura ci dà e quella ci tocca” dicono i cozzari. Inoltre, le piattaforme dove crescono e si possono raccogliere sono comunque in numero limitato.

Le cozze quest’anno sono “spettacolari” ripete Angela Giachi, perché “le piogge hanno diminuito la salinità dell’acqua, raffreddato il mare e nutrito le cozze che sono diventate più grandi e buonissime.” Chi le ha mangiate ne è rimasto colpito. E sulla salubrità non c’è nessun dubbio, perché ogni 15 giorni vengono fatte le analisi delle acque (di classe A) nei tratti di mare in cui le cozze crescono e sono raccolte. Anzi le analisi quest’anno si fanno più spesso degli altri anni proprio per controllare meglio e rassicurare i consumatori, dopo quanto è accaduto in maggio. “Ausl Romagna le ha fatte il 1° giugno e le ha ripetute il 12 giugno e l’esito è stato in entrami i casi positivo: l’acqua dove raccogliamo le cozze è in buona salute” commenta soddisfatta Giachi.

“L’acqua è bella, anche visivamente. Tenga conto – dice Angela Giachi – che noi raccogliamo le cozze in profondità, fino a 12 metri, alla base delle piattaforme che sono da un minimo di 5-6 miglia dalla costa a oltre 25-30 miglia dalla costa, in un tratto di mare che va da Chioggia a Pesaro. E soprattutto le cozze non sono raccolte né commercializzate se non c’è il nulla osta dell’Ausl.” Come a dire che in un tratto di Adriatico così grande la capacità autorigenerativa del mare è inimmaginabile, in grado di superare anche gli eventi a cui abbiamo assistito alcune settimane fa. La cozza selvaggia di Marina di Ravenna, lo dice il nome stesso, nasce e cresce dove gli pare, il pescatore deve solo andare a raccoglierla, controllando periodicamente che l’ambiente dove cresce sia sano e pulito e per questo si fanno sempre le analisi costanti. È un prodotto di grande qualità, tutto frutto della natura.

Non a caso La Romagnola è capofila del progetto che ha portato alla creazione del marchio per le cozze selvatiche di Marina di Ravenna in collaborazione con Nuovo Conisub, con la consulenza specialistica del Centro Cestha e del Centro per l’innovazione della Fondazione Flaminia. L’obiettivo è valorizzare il prodotto. Farlo conoscere meglio. Con tutte le garanzie del caso che comporta un marchio di qualità. Vuol dire prodotto super controllato, che si può acquistare con fiducia, con un disciplinare per cui chi opera nella filiera del prodotto, dai pescatori ai produttori, dai grossisti ai ristoratori, tutti devono rispettare le norme tese a valorizzare l’integrità e la qualità particolare della Cozza Selvaggia di Marina di Ravenna.

Il valore della cozza selvaggia di Marina di Ravenna è cresciuto negli ultimi anni anche per merito della Festa della Cozza che si tiene ormai da 10 anni a Marina di Ravenna organizzata da Slow Food e Tuttifrutti – con il patrocinio e il contributo del Comune di Ravenna – e che quest’anno avrà luogo la settimana prossima, dal 23 al 25 giugno. La festa è un momento importante, frutto della collaborazione di tanti soggetti, dai pescatori al Comune al Cestha, da Slow Food a Tuttifrutti ai ristoratori che propongono le cozze selvagge nei loro menù. E quest’anno viene anche riconfermata la gita in mare organizzata da Eni: i posti sono andati a ruba, già esauriti. Nell’edizione 2023  poi c’è anche una proposta speciale legata alla solidarietà per chi è stato colpito dall’alluvione.

Infatti, parte dell’incasso realizzato con la vendita dei piatti a base di cozze negli stand in Piazzale Molo Dalmazia a Marina di Ravenna sarà devoluto a chi è stato alluvionato, sul conto “UN AIUTO PER RAVENNA”: per ogni piatto acquistato a base di cozze 1 euro sarà versato per la solidarietà. Gli stand in Molo Dalmazia saranno gestiti da Circolo Aurora Osteria & Cultura, Food Truck Savut, Osteria L’Acciuga, Ristorante del Mercato Coperto Ravenna e naturalmente dai Pescatori di cozze di Marina di Ravenna.

Bacino Pescatori Marina di Ravenna

Più informazioni su