Incendio domato a Mezzano, continuano le operazioni di spegnimento del materiale bruciato. Avvertenza alla popolazione per ripararsi dall’aria satura di fumo fotogallery

AGGIORNAMENTO ARPAE DELLE ORE 15:10

Arpae, allertata dai Vigili del fuoco, è intervenuta con i propri tecnici per le verifiche ambientali.  Sono state effettuate le prime misure con strumentazione portatile nel parcheggio pubblico all’altezza di via Zuccherificio 10, senza evidenza di presenza di monossido di carbonio e acido cloridrico. È stato posizionato un campionatore ad alto volume per la misurazione di microinquinanti organici, i cui risultati saranno disponibili nei prossimi giorni.

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Nella giornata del 22 giugno l’incendio, sotto controllo, è ancora in corso (sulla base di quanto riferito dai Vigili del Fuoco saranno necessari diversi giorni per spegnerlo completamente) e dai cumuli di rifiuti continua a uscire fumo, che si disperde a quote basse per le condizioni del vento (regimi di brezza).

Le acque di spegnimento, sono contenute all’interno del perimetro dell’area e sono allontanate con mezzi messi a disposizione dal gestore del sito di stoccaggio. I canali circostanti sono monitorati dal Consorzio di bonifica, che al momento non segnala alcuna criticità.

AGGIORNAMENTO DEL COMUNE DI RAVENNA DELLE ORE 9

L’incendio scoppiato a Mezzano nel pomeriggio del 21 giugno nell’area di stoccaggio temporaneo di rifiuti dell’alluvione in via Reale 85, in prossimità della stazione, è stato domato non spento completamente dai Vigili del Fuoco, che sono stati operativi sul posto con 50 uomini. Il Coc che si è subito attivato per gestire l’emergenza, prevede che ci voglia almeno anche tutta la giornata di oggi 22 giugno per spegnere definitivamente l’incendio.

L’incendio è gestito. I Vigili del Fuoco insieme con personale di Hera stanno provvedendo a portare via il materiale che non è bruciato e stanno continuando con le operazioni di spegnimento del materiale bruciato. La situazione è in lento miglioramento, ma tale operazione richiederà ancora diversi giorni.

Per questo è opportuno PER LA POPOLAZIONE DI TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE, quando il vento spira verso le abitazioni e di conseguenza si avverte odore di fumo, evitare al massimo gli spostamenti, quindi non uscire di casa e tenere le finestre chiuse. Arpae sta monitorando i valori dalla qualità dell’aria con centraline fisse e strumentazione mobile.

Non si sono registrati feriti o danni alle persone. A parte l’aria resa irrespirabile che si è sentita e continua a sentirsi anche a molti km di distanza. Le autorità competenti non segnalavano particolari criticità già a partire dalla serata di ieri 21 giugno, ma a scopo precauzionale hanno rinnovato più volte l’appello agli abitanti di tutta l’area di tenere chiuse le finestre, di non uscire di casa se non strettamente necessario e in ogni caso di prestare la massima attenzione. Appello che è stato esteso a tutto il territorio comunale.

Con riferimento alla gestione dell’incendio di Mezzano, il sindaco Michele de Pascale ha dichiarato: “Ringrazio tutti gli operatori, in particolare i Vigili del fuoco, che stanno operando. Il Coc, Centro operativo comunale, è attivo e sta monitorando la situazione, di concerto con tutti i soggetti coinvolti. In tutta l’area colpita dall’alluvione sono stati raccolti una quantità immensa di rifiuti in pochissime settimane. Questo evento dimostra quanto sarà difficile e impegnativo il completo ritorno alla normalità per i nostri territori. È essenziale accelerare al massimo le procedure di smaltimento con ogni mezzo possibile.”

Sulle cause dell’incendio per ora non ci sono certezze ma nella enorme catasta di rifiuti accumulati potrebbero esserci materiali infiammabili che in una giornata caldissima come quella di ieri 21 giugno hanno preso fuoco.

La discarica temporanea di 1,5 ettari è sorvegliata in attesa dello smaltimento dei rifiuti che dovrebbe avvenire nell’arco di 5 o 6 mesi. Da giorni, molti residenti avevano espresso preoccupazione per quell’accumulo di rifiuti, temendo un possibile “rischio incendio” e lamentando odori insopportabili.

Le 100 mila tonnellate di rifiuti raccolte dopo l’alluvione sono state stoccate in attesa dello smaltimento in 4 grandi aree, due a Faenza, una a San Pancrazio e una a Mezzano. Durante la raccolta dei rifiuti Hera si era raccomandata di dividere per quanto possibile i materiali e in particolare di tenere separati i materiali elettronici o altri materiali potenzialmente soggetti ad esplosione. Ma nel caos generale dei giorni post alluvione è abbastanza logico immaginare che la differenziazione dei materiali sia stata molto approssimativa.


Gli interventi

Intervenuti mezzi da tutta la regione Emilia Romagna:
-Kilolitrica 25000 litri del comando di Bologna con due unità.
– Kilolitrica 25000 litri del comando di Forlì con due unità
– una autobotte dal distaccamento di Imola con due unità
– una autobotte dal comando di Ferrara con due unità
– due autobotti dalla sede centrale del comando di Ravenna con 4 unità
– una APS (auto pompa serbatoio) e una autobotte dal distaccamento di Lugo con 6 unità.
– due APS dalla sede centrale del comando di Ravenna con 10 unità
– una APS dal comando di Forlì con 5 unità.
– una APS dal comando di Modena con 5 unità.
– un mezzo aeroportuale da 10000 litri e 2 unità dal comando di Rimini.
– il carro aria dalla centrale di Ravenna con una unità
– il carro schiuma dalla centrale di Ravenna con una unità.
– il carro Tank per il rifornimento dei mezzi sul posto, dal comando di Padova con due unità.

Inoltre in arrivo dai comandi di Reggio Emilia e Ferrara ulteriori altre due autobotti con 4 unità.