Geo Barents. Già sbarcati 243 migranti dei 336 arrivati sulla nave di MsF. Allestiti 6 laboratori sanitari al Pala de André foto

Poco prima di mezzogiorno, erano già 243 i migranti sbarcati dalla nave Ong Geo Barents, giunta alle 8 di oggi 3 gennaio a Porto Corsini, al Ravenna Terminal Crociere, con a bordo 336 persone salvate dal mare.

sbarco geo barents 3 gennaio

La grade nave di Medici Senza Frontiere è arrivata in rada al Porto di Ravenna all’alba e dopo l’attracco sono subito cominciate le operazioni di sbarco.

I migranti sono stati trasferiti con i mezzi della Croce Rossa Italiana al Pala de André dove è stata allestita l’accoglienza e dove per tutta la giornata, e forse per tutta la notte, proseguiranno le operazioni di assistenza, di riconoscimento e di smistamento, con visite sanitarie speditive, adempimenti dei servizi sociali e di polizia.

Generico gennaio 2024

Sono stati allestiti 6 laboratori sanitari, spazi per i Servizi Sociali del Comune e della Questura per fotosegnalamento ed altri adempimenti, un’area ristoro e spazi per brandine in quanto si prevede che si andrà avanti per tutta la notte ed anche per gran parte della giornata del 4 gennaio.

“Sono fatti scendere dalla nave – ha dichiarato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – prima coloro che hanno priorità di trattamento per varie patologie tra cui una donna in gravidanza, poi i minori non accompagnati, i nuclei familiari e coloro che hanno casi di scabbia (65) già in trattamento farmacologico a bordo nave.”

“Una macchina organizzativa collaudata che voglio ringraziare per il grande impegno e lo spirito di coesione. Sono scese prima le persone con patologie, i minori non accompagnati e nuclei familiari” ha sottolineato il Prefetto.

Geo Barents

Il primo del 2024 è anche lo sbarco più importante dei 7 finora avvenuti. Il primo fu il 31 dicembre del 2022, giusto un anno fa, quando arrivò la Ocean Viking, la prima nave mai sbarcata in città con a bordo migranti.

Ravenna, nonostante la considerevole distanza della nostra città dai luoghi di salvataggio, è nuovamente stata scelta come “Porto sicuro” dalle autorità governative, secondo logiche che continuano a far molto discutere, pur essendo ormai diventate prassi.

Dopo il primo approdo in città della Ocean Viking, con 113 persone a bordo, la nave dell’Ong Sos Mediterranée tornò il 18 febbraio, con 84 naufraghi, mentre il 25 aprile fu la volta della Humanity 1 di Sos Humanity, che aveva tratto in salvo 69 vite.

Il 25 settembre fece scalo a Ravenna la Life Support di Emergency, con 28 persone salvate, il 30 ottobre di nuovo la Ocean Viking con 47 migranti, e il 22 novembre fu la prima volta della Geo Barents, che portava in salvo 57 naufraghi. Ora torna nuovamente la nave norvegese di MSF con 336 persone.

Con questo sbarco di 336 migrantidi cui 34 minori e tra questi 27 non accompagnati – salgono a 734 i migranti giunti in un anno a Ravenna con navi ONG. “Siamo pronti a fare ancora una volta la nostra parte grazie ad una rete che non si tira mai indietro” ha commentato il Prefetto, Castrese De Rosa.

“Ravenna ancora una volta accoglie i migranti e contrappone l’umanità alla disumanità – ha dichiarato il Sindaco Michele de Pascale – ma anche l’organizzazione alla disorganizzazione. Noi abbiamo sempre contestato la scelta (del governo, ndr) di allungare di 3, 4 giorni il viaggio di queste navi per arrivare nel nord Italia. Ma quando le navi arrivano qui trovano organizzazione e umanità e questo ci rende orgogliosi. Pochi anni fa qui vicino fu organizzata una manifestazione contro l’arrivo di 20 migranti, oggi ne accogliamo 336: su questo punto bisogna essere seri e pronti sempre a fare la nostra parte.”

Le nazionalità

Sono varie le nazionalità dei naufraghi:

  • Bangladesh 166
  • Siria  112
  • Pakistan   32
  • Egitto 12
  • Nord Sudan   5
  • Palestina  2
  • Sri Lanka  1
  • Yemen  1
  • Sud Sudan  1
  • Senegal  1
  • Nigeria  1
  • India  1
  • Eritrea  1

Sono 16 i nuclei familiari a bordo nave mentre l’età dei migranti a bordo esclusi i minori oscilla tra i 18 – 34 anni e 35 – 59 anni.

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La distribuzione dei migranti

Come ha comunicato ieri in serata il Prefetto Castrese De Rosa, i migranti della Geo Barents saranno collocati in parti uguali in EMILIA-ROMAGNA (112 persone), in LOMBARDIA (112 persone) e in TOSCANA (altre 112 persone). 

I migranti dislocati in Emilia-Romagna verranno così distribuiti:

  • Bologna 26 di cui MSNA 2
  • Ferrara 9 di cui MSNA 1
  • Modena 18 di cui MSNA 1
  • Parma 11 di cui MSNA 1
  • Reggio Emilia 13 d cui MSNA 1
  • Piacenza 7 di cui MSNA 1
  • Forlì-Cesena 10 di cui MSNA 1
  • Rimini 8 di cui MSNA 1
  • Ravenna 10 di cui MSNA 1 (6 al CAS Solarolo, 2 al CAS Cotignola, 1 al CAS Lugo, 1 MSNA al CAS Minori di S. Maria in Fabriago a Lugo).

I trasferimenti avverranno con pullman verso le varie località di destinazione, compresi i minori non accompagnati che, con personale della Croce Rossa Italiana, saranno destinati in quota parte tra Lombardia ed Emilia Romagna, esclusa Ravenna che già ha accolto i minori giunti nei precedenti sbarchi.

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La dichiarazione dell’Assessore regionale Taruffi: incomprensibile la decisione del Governo di designare Ravenna quale porto di sbarco, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio

“Come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte per fare sì che queste persone, costrette a fuggire da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno, perché questa è l’Emilia-Romagna, una terra che ha la solidarietà e lo spirito di accoglienza nel proprio Dnaassicura l’assessore regionale Taruffi -. A questo proposito, voglio ringraziare le donne e gli uomini della nostra macchina organizzativa regionale, guidata dalla Prefettura di Ravenna, che ancora una volta si sono attivati con prontezza, in maniera ineccepibile, per assistere al meglio tutte le persone in arrivo”.

“Tuttaviaprosegue l’assessoretrovo incomprensibile la decisione del Governo di continuare a designare Ravenna quale porto di sbarco per i migranti in arrivo, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio, invece di individuare attracchi più vicini, prolungando ulteriormente il tempo in mare per chi già soffre e ha bisogno di aiuto. Preoccupa inoltre il numero di minorenni non accompagnati che si trovano a bordo di queste navi: una situazione la cui gestione sta diventando un’emergenza, sulla quale chiediamo al governo di dare una mano e fare la propria parte. Questo nuovo annoconclude Taruffi inizia nello stesso modo in cui si è concluso quello precedente, con la dimostrazione che le reiterate affermazioni delle forze politiche che ora sono al governo, rispetto a presunti blocchi navali e interruzione degli sbarchi, erano solo parole al vento, slogan politici dettati dalla convenienza del momento. La realtà è molto più complessa”.

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Commenti

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  1. Scritto da Rusty

    Grazie Giorgia, ce lo ricorderemo.