Controlli in tre strutture alberghiere di Milano Marittima. Scoperti due lavoratori senza permesso di soggiorno e con obbligo di rimpatrio

Nella giornata del 6 settembre, il personale dell’Ufficio Polizia di Frontiera di Rimini, unitamente alla Squadra Mobile e al personale della Divisione Pasi della Questura di Ravenna, nonché all’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, ha effettuato un accesso amministrativo presso tre strutture alberghiere di Milano Marittima, tutte afferibili alla stessa società, per verificare che fossero rispettati tutti i requisiti di Legge previsti per l’esercizio delle attività alberghiere.

Durante l’accesso, oltre a numerose violazioni di carattere amministrativo contestate, sono stati rintracciati due cittadini stranieri, intenti in attività lavorativa, entrambi senza permesso di soggiorno e già colpiti da obblighi di rimpatrio e divieti di reingresso nell’Area Schengen per 3 anni, emessi dalla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bologna — Sezione Forlì-Cesena a seguito della richiesta di protezione Internazionale avanzata dai due e non accolta dalla Commissione per Manifesta Infondatezza.

Nonostante l’obbligo di rimpatrio ed un iniziale uscita dal territorio nazionale, i due erano riusciti a rientrare senza aver richiesto l’obbligatorio nulla osta ed avevano intrapreso attività lavorativa presso le tre strutture ricettive di Milano Marittima.

Pertanto, entrambi sono stati arrestati per la violazione cui all’art. 13 comma 13 TUI 286/98.

Nella mattinata del 7 settembre 2024, sono stati condotti presso l’Autorità Giudiziaria per il giudizio direttissimo; l’arresto è stato convalidato, l’udienza fissata per il prossimo 15 ottobre ed i due stranieri rimessi in libertà.