Stasera al Moog Slow Bar si parla di Max David, giornalista cervese del ‘900

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Questa sera, alle ore 20.00 presso Moog Slow Bar (vicolo Padenna 5, Ravenna), l’associazione culturale Marigodosa presenta: “I viaggi di Max David nel mondo, tra grandi scontri politici e strascichi di guerra. Il giornalista in Cina, America Latina ed Africa” a cura della Dott.ssa Lisa Ridolfi.

 

Max David (1908-1980) è un famoso giornalista del ‘900, nato a Cervia da famiglia ravennate. Ha lavorato per anni come cronista di guerra, viaggiando in tutto il mondo. All’attività di giornalista ha affiancato quella di scrittore, cominciando con il libro Volapié, pubblicato del 1955. L’obiettivo dello studio della Dott.ssa Lisa Ridolfi è stato quello di analizzare la figura di un reporter cervese, Massimo (Max) David, nato a Cervia nel 1908, il quale mise in luce durante la sua vita grandi doti da reporter, inviato speciale di guerra e scrittore.

 

Per realizzare questo lavoro ha attinto al materiale lasciato in dono dall’autore alla sua morte alla Biblioteca comunale “Maria Goia” di Cervia, presso la quale sono conservate tutte le cartelle da lui catalogate secondo un ordine personale e gran parte della sua stessa biblioteca personale. Il giornalista ebbe l’occasione di scrivere per grandi testate del Novecento, la sua carriera iniziò negli anni Trenta sotto il fascismo, un’epoca nella quale la carta stampata era ancora uno dei maggiori mezzi di diffusione dell’informazione, ma gli anni più prolifici e soddisfacenti furono quelli presso il Corriere della Sera, nei quali ebbe l’occasione di vivere in prima linea grandi conflitti, cambiamenti politici ed effettuare numerosi viaggi. Per la prima volta sono state prese in esame tematiche di cui, nelle biografie scritte su David, non si è parlato quasi per nulla attingendo direttamente alle fonti (articoli e veline) inedite, prendendo in esame gli articoli sulla caduta del governo peronista in Argentina, le problematiche dell’immigrazione in Venezuela a la Cina maoista.

 

Di minor spessore, ma pur sempre interessanti e di folklore, sono gli articoli sul viaggio di David alle isole Antille, in cerca di un passato piratesco da rievocare, sul Carnevale di Rio de Janeiro in Brasile e il problema politico che squarciò l’Africa negli anni Sessanta: le indipendenze coloniali. Si è così cercato di capire, attraverso il filo conduttore degli articoli, il pensiero politico del giornalista: uno spiccato anticomunismo e un forte paternalismo verso i popoli africani, per i quali provava compassione, ma dei quali non condivideva l’aspirazione all’indipendenza.

David morì nel 1980 lasciando un grande patrimonio informativo e culturale.

 

La partecipazione all’evento è gratuita.

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