Alexia Sarantopoulou e Ondina Quadri ospiti a Ravenna Teatro in vista del debutto al Santarcangelo Festival

L’attrice e regista greca Alexia Sarantopoulou e la performer e attrice Ondina Quadri hanno lavorato insieme ai propri collaboratori sullo spettacolo Emilio, tratto da Rousseau, che debutterà in luglio nell’ambito del Santarcangelo Festival.

Il teatro, in questi mesi d’attesa – dichiarano da Ravenna Teatro – è stato capace come tutte le arti di rispondere alla crisi in modo responsabile, accettando l’incertezza, adattandosi con malleabilità, trovando nuove forme e risorse in grado di riflettere sulla cultura come bene necessario. È così che noi, vivendo questo tempo di attesa e chiusura al pubblico anche come momento di possibilità, stiamo ospitando – e continueremo a farlo nei prossimi mesi, grazie anche al fondamentale sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e alla Regione Emilia-Romagna – diverse residenze artistiche, in cui verranno messi a disposizione gli spazi con le strumentazioni tecniche e organizzative a chi spesso spazio non ha, insieme a un contributo che permetterà loro di lavorare in sicurezza.

L’ultima, in ordine di tempo, di queste residenze artistiche si è svolta allo spazio VulKano di San Bartolo dal 12 al 20 aprile, e ha visto protagoniste Alexia Sarantopoulou e Ondina Quadri, attrici incontratesi per la prima volta in Raffiche di Motus nel 2016 e che da maggio 2019 lavorano a Emilio o sull’educazione di Jean Jacques Rousseau presentato a Cesena per la prima volta in un primo studio nell’ambito del progetto Ecce cor meum, organizzato da Teatro Valdoca.

“Il primo studio a Cesena è andato bene – spiega Alexia Sarantopoulou, anche regista del lavoro – e abbiamo continuato a lavorare su Emilio con una residenza nel 2019 sempre qui a Ravenna. Poi siamo stati a Mondaino l’anno scorso e adesso siamo tornati a VulKano prima di un’ultima rifinitura a Santarcangelo.”

Lo spettacolo è un ibrido tra performance e arti visive e trae la sua ispirazione dal trattato di Jean Jacques Rousseau Emilio o sull’educazione, uno studio sulla natura umana nella quale il filosofo contrappone il concetto di natura a quello di cultura.

in vista del debutto a Santarcangelo

Ondina Quadri in Emilio (ph. Elena Bastogi)

“Questo testo di Rousseau – dice Sarantopoulou – è interessante tra l’altro perché molto particolare: è scritto in maniera inconsueta, non è mai completamente coerente, non sembra un testo, ma più il flusso di coscienza di una persona che parla in libertà». La ricerca mette a fuoco la struttura di questo dualismo creando un paesaggio che tenta di superare il binarismo naturale/artificiale, organico/inorganico, corpo/oggetto. Il palco è un tableau vivant in continua mutazione: una natura morta diventa un laboratorio sperimentale, un laboratorio d’artista, una clinica, un paesaggio. Emilio sperimenta, costruisce, abita, trasforma lo spazio e si trasforma. Giocando, crea una moltitudine di spazi che vivono l’uno dentro l’altro. Spazi astratti, poetici, fluidi, ibridi, dove il naturale e l’artificiale si compenetrano, spazi che trascendono i confini, duplicazioni. È sempre incluso nel cambiamento il segno di ciò che era prima.”

“La residenza a VulKano è stata molto importante in questa fase di lavoro sullo spettacolo – conclude la regista e attrice greca –, perché è uno spazio in cui mi ero trovata molto bene e dove volevo tornare. È molto tranquillo, raccolto, le persone che lo gestiscono sono molto attente alle tue esigenze, ci hanno lasciato tranquillità totale”.