Ravenna. Il Mar si apre a nuovi pubblici, con l’ingresso dai Giardini pubblici e l’opera di Banksy “Il lanciatore di fiori” fotogallery

Accoglienza, valorizzazione, rigenerazione sono queste le tre parole chiave che caratterizzano la “mission” del Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, dopo i mesi di chiusura dovuti alla pandemia. È stato inaugurato quest’oggi, 26 maggio, il nuovo ingresso al museo con accesso dai Giardini pubblici, attraverso la storica facciata cinquecentesca della Loggetta Lombardesca, alla presenza del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, dell’assessora alla cultura, Elsa Signorino e del direttore del Mar, Maurizio Tarantino.

Mar Ravenna. Inaugurato ingresso dai Giardini Pubblici e nuove acquisizioni: Bansky e Longhi

Un museo sempre più aperto a nuovi pubblici, è l’obbiettivo: aperto a tutti coloro che, passeggiando per i giardini, sceglieranno di visitare il quadriportico, (gratuitamente), e magari farsi trasportare dalle opere per continuare la visita nelle sale museo ( a pagamento n.d.r). ”

È stato infatti presentato oggi il riallestimento del quadriportico, dove sono state posizionate alcune delle opere della collezione permanente, opere di Mirko ed Emilio Greco. Sono state presentate al pubblico anche due nuove acquisizioni, esposte nelle sale del museo: l’opera iconica di Banksy “Il lanciatore di fiori” e la “Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Elisabetta”, di Barbara Longhi.

mar Ravenna

In merito alle opere musive della collezione permanente, prima esposte nel quadriportico, il Presidente del Museo, Mauro Brighi, e la responsabile del Coordinamento culturale del MAR, Giorgia Salerno, hanno spiegato che le opere sono state temporaneamente trasferite in un deposito, per permettere i lavori di riallestimento del quadriportico, e che troveranno una nuova collocazione nei prossimi mesi, probabilmente entro il 2021, nelle sale al pian terreno del mar, nell’ala destra, con un nuovo allestimento che ne valorizzerà le peculiarità.

 

Commenti

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  1. Scritto da un cittadino

    Devo dire che l’opera esposta è ben altra cosa rispetto ai mosaici…ma a chi interessa il mosaico…tanto più se abita a Ravenna ….è meglio chiuderlo in un deposito a tempo determinato (forse), ma soprattutto è meglio puntare su street art, targhe, mostre di nicchia…. amarezza a parte, ricordo a tutti che sono i nostri mosaici che portano i turisti a Ravenna

  2. Scritto da jack

    La “nuova acquisizione” del “Lanciatore di fiori ” di Banksy rappresenta perfettamente il progetto culturale della nostra bella città : istituzionalizzare ciò che è stato creato per trovare uno spazio di denuncia là dove risulta più efficace anche a dispetto delle regole. Un museo fantasma è il posto giusto, proprio come “invitare” Invader a mettere i suoi “mosaici” dove vuole nei muri della città.