Ripartono le visite guidate alla Casa delle Aie e all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati

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Dopo il buon esito delle iniziative realizzate nel corso degli ultimi due anni e per i laboratori didattici con le scuole primarie, riprendono, lunedì 10 luglio, alle ore 17, le visite guidate alla Casa delle AIE e all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati ricordando Umberto Foschi. Il ritrovo è fissato nel cortile della Casa delle AIE. È prevista un’introduzione storica da parte di Renato Lombardi e una successiva visita guidata al settecentesco edificio della Casa delle AIE. La visita guidata proseguirà poi all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati.

Collaborano all’iniziativa i componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione Gianfranco Zavalloni, Mario Stella, Miriam Montesi, Daniela Girardini ed Alberto Zattoni. Alle ore 18 è in programma l’illustrazione a cura di Cesare Brusi, apicoltore, delle varie fasi dell’apicoltura e della produzione del miele, denominata “Alla scoperta  dello straordinario mondo delle api. Dai fiori delle piante al miele”. Sono previsti piccoli assaggi di vari tipi di miele.

casa delle aie

L’Orto Botanico è stato colpito dall’alluvione del maggio scorso ed è stato completamente allagato. Per fortuna i danni sono stati contenuti. Le visite guidate sono un segnale di ripresa e di ripartenza. L’iniziativa fa parte degli eventi di Luoghi d’Autore coordinati dal Comune di Cervia. Cesare Brusi, nelle sue vesti di apicoltore, svolge da anni varie iniziative di promozione e di divulgazione dell’attività di apicoltura e nel 2021, alla sua azienda, è stato conferito il prestigioso Premio nazionale “Tre Gocce d’Oro”nel “Concorso Grandi Mieli d’Italia”. La partecipazione all’iniziativa è gratuita, ma sarà necessario segnalare la propria partecipazione a Mario Stella (Tel.338 3791838). Alla sera sarà possibile cenare a pagamento al Ristorante della Casa delle AIE, in tavoli riservati per l’occasione, degustando piatti della tradizione gastronomica romagnola. La gestione del Ristorante della Casa delle AIE, che fa capo alla famiglia Battistini, collabora attivamente alla gestione dell’iniziativa, che viene promossa anche con la collaborazione del Comune di Cervia, del Touring Club Emilia Romagna , del Gruppo FAI di Cervia.

Il Calendario completo delle visite guidate è: al lunedì, alle ore 17,00 nelle seguenti date: 19 giugno, 10 luglio, 21 agosto e 4 settembre. La Casa delle AIE è stata per secoli una “Casa al servizio della pineta” e dal 1790 fino alla Prima Guerra Mondiale, è stata una struttura indispensabile per la pineta e, in particolare,per la lavorazione delle pigne .La pineta circondava allora l’edificio settecentesco e la denominazione Casa delle AIE derivava dall’ampio piazzale che l’edificio aveva accanto, ripartito in aie, in ognuna delle quali si svolgeva un determinato tipo di lavoro. La lavorazione delle pigne era tesa all’estrazione dei pinoli, utilizzati non solo in cucina, nell’alimentazione, ma anche nell’industria dolciaria e farmaceutica.

Il progetto dell’edificio storico si deve al grande architetto del Settecento Camillo Morigia (1743-1795), che ha progettato nel 1780 la tomba di Dante a Ravenna, che  ha anche  progettato a Cervia la Casa delle AIE (1790) e l’Oratorio San Lorenzo a Castiglione di Cervia (1794). L’orto botanico dei Frutti Dimenticati  è  stato inaugurato nel maggio del 2013 e costituisce un’importante risorsa culturale, didattica e turistica. L’Orto è stato realizzato dall’Associazione Culturale Casa delle Aie con la collaborazione del Comune di Cervia, riprendendo un’originaria proposta di Umberto Foschi degli anni Sessanta.  In un’area di 1200 metri quadrati in prossimità delle Aie, concessa dal Comune, sono state messe a dimora alcune decine di “piante dimenticate”, presentate con cartellini che riproducono la denominazione in italiano e in dialetto. Tra le piante messe a dimora abbiamo:azzeruolo, noce, mirabolano, prugno, giuggiolo, alcune varietà di melo a cominciare dal melo cotogno, corbezzolo, fico nero, uva fragola, gelso bianco, pero volpino, ribes nero, ribes rosso, sorbo, nocciolo, melograno, nespolo, ulivo, mandorlo, pero volpino, pero lauro,e pero broccolino. È una varietà di frutti che erano una volta diffusi nelle nostre campagne e che costituiscono un patrimonio di biodiversità da conservare e valorizzare.

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