Il dott. Costa, inventore della Clinica Mobile, alla vecchia Pesa di Classe con il docufilm “Voglio correre, un’avventura nell’impossibile”

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Voglio correre, un’avventura nell’impossibile” è il titolo del docufilm ufficiale prodotto dal Dottorcosta team, che sarà proiettato alla Vecchia Pesa di Classe lunedì 15 luglio alle ore 21.00, in cui viene raccontata la storia della clinica mobile inventata dal Dott. Costa che sarà presente alla serata.

In caso di maltempo la proiezione si terrà alla sala “Guido Rossa” in via Classense 88n adiacente alla Vecchia Pesa. Ingresso offerta libera fino ad esaurimento posti.

Claudio Marcello Costa è nato a Imola il 20 febbraio 1941. Dopo gli studi classici si laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno accademico 1966/67. Negli anni seguenti consegue le specializzazioni in Ortopedia, Traumatologia, Fisiochinesiterapia e Medicina dello Sport.

Ha svolto la professione di Medico Traumatologo per venti anni, dal 1967 al 1986, presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna. Nel 2005 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Genova.

Il 23 aprile del 1972 il padre Checco, inventore e creatore dell’autodromo di Imola e organizzatore delle più belle gare della storia del motociclismo, gli affida il compito di Responsabile Medico del Pronto Soccorso in pista per la prima 200 Miglia Daytona d’Europa. Questa modalità di soccorso, apprezzata da tutti i piloti del motomondiale, è tuttora imitata nel mondo del motociclismo.

Il 3 febbraio del 1977 ha presentato la sua più bella invenzione, la prima Clinica Mobile. In seguito ne ha costruite altre quattro, di cui la terza, donata allo Stato del Senegal, opera lungo le rive dello Zambia per portare assistenza e cura laddove speranza di cure non esistevano. La quarta e la quinta Clinica Mobile sono tuttora presenti nei Campionati del mondo della Superbike e della MotoGP.

Tutti, e in particolare i piloti, hanno trovato e trovano tuttora nelle Cliniche Mobili un aiuto medico insostituibile e le hanno considerate come un altare per celebrare il rito magico di risorgere dalle ferite, dalle fratture e dalle malattie, per continuare a inseguire i loro sogni.

Dal 1976 al 1996, per vent’anni, è stato Medico Federale della Federazione Motociclistica Italiana e membro della Commissione Medica della Federazione Motociclistica Internazionale. Dal 1992 al 2013 è stato Medico Responsabile dell’IRTA (International Road Racing Teams Association). L’11 gennaio 2007 gli è stata conferita la Stella d’Oro al merito sportivo.

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