“In mezzo scorre il Fiume” fa tappa a Riolo Terme: escursioni e visita all’antico Borgo Crivellari

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Giovedì 8 e venerdì 9 agosto ancora appuntamenti coinvolgenti a In mezzo scorre il Fiume, percorsi fra arte, musica e natura, il festival diretto da Luisa Cottifogli, che crea uno stretto dialogo tra musica, arte e natura in luoghi splendidi dall’Appennino tosco-romagnolo fino alla pianura, fra bolognese e ravennate. Giovedì 8 il festival fa tappa a Borgo Crivellari (Riolo Terme), dove nel Parco Vena del Gesso Romagnola propone un intenso programma, che parte alle 17.00 dallo stadio di Borgo Rivola (via Caduti di Crivellari 9) per una facile escursione verso Borgo Crivellari e prosegue alle 18.00 con la visita a cura di Luciano Visani “Muller” all’antico borgo costruito dai gessaroli con le pietre di gesso che venivano estratte dalla cava.

Le prime notizie sul nucleo di case che formarono il borgo dei Crivellari, nel cuore del Parco della Vena del Gesso Romagnola, risalgono al 1200,  insediamento abitativo che fu progressivamente abbandonato a partire dal secondo dopoguerra. Passeggiare tra le sue rovine è un’esperienza molto suggestiva;  quello dei Crivellari, infatti,  è infatti uno dei pochissimi nuclei sorti direttamente sul gesso. In anni recenti alcuni privati hanno ricostruito e restaurato vari fabbricati, fra questi Luciano Visani detto “Muller”. Alle 19 ancora un suggestivo concerto al tramonto: protagonista della serata, Gaspare De Vito, compositore, sassofonista e flautista, cultore di musica elettronica, che propone una performance di musica ambient-elettronica in stretto rapporto con lo spiritus loci dal titolo Cosmos 777. Il concerto è un dialogo che matura nel tempo, dove natura e suoni si evolvono insieme. La rielaborazione di suoni della natura e reintroduzione degli stessi nell’ambiente che li ha generati è volta in un connubio di reciproco rispetto e valorizzazione. Un invito a immergersi in un’esperienza dove la natura non è semplicemente contesto, ma protagonista attiva nella creazione musicale.

De Vito Produttore, compositore, sassofonista e flautista: “Provenendo da un background nel jazz e nella musica contemporanea, ho trovato nella musica elettronica il mezzo di espressione più aderente al mio modo di essere e di evolvere. Ispirato dalla bellezza della natura che ci avvolge e dall’esplorazione del mio universo interiore, cerco di portare l’ascoltatore in uno spazio sonoro avvolgente e riflessivo”.

Venerdì 9 il festival è a Varignana dove alle 21.00 la chiesa di San Lorenzo ospita  il suggestivo  concerto di Isabella Fabbri (sax, live electronics) che presenta il suo ultimo album Elementa. Saxofonista e compositrice, l’artista espande il suo orizzonte musicale con questo secondo lavoro, attraverso un nuovo viaggio sonoro dedicato agli elementi naturali, osservati dal punto di vista delle culture sciamaniche. InElementa, la musica diventa un ponte tra l’uomo e gli elementi Terra, Fuoco, Acqua e Aria. Prendendo ispirazione dalle tradizioni dello sciamanesimo, dove la natura è considerata come un essere vivente e una maestra, l’album intreccia atmosfere elettroniche animate da quattro sax, ciascuno associato a un diverso elemento naturale, con brani vocali ispirati ai canti medicina degli sciamani della foresta amazzonica. Ogni brano è un invito a riconnettersi con gli elementi della natura e a riconoscerli prima in sé, onorandoli e rispettandoli in quanto pilastri della vita.

 

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