Manualetto. Il festival che fa scoprire il cuore sconosciuto della Darsena di Ravenna

Il festival si terrà gli ultimi due weekend di settembre

Giunto al terzo anno di vita, per il 2024 il festival curato da DENARA e Studio Doiz sarà ospitato negli spazi della Compagnia Portuale di Ravenna, normalmente inaccessibili. Il “cuore simbolico” della Darsena si animerà, gli ultimi due weekend di settembre, di tanti eventi tutti gratuiti, fra teatro, musica, cinema e libri

Fin dalla sua prima edizione, Manualetto ha avuto l’obiettivo di far scoprire e abitare temporaneamente, grazie all’architettura e alla cultura, spazi abbandonati o dimenticati della città. Le prime due stagioni del festival, curato da DENARA e Studio Doiz, giovani associazioni ravennati under 35, si concentravano sulle banchine del lato sinistro della Darsena, disseminate di vecchie e splendide fabbriche abbandonate.

Quest’anno Manualetto si sposta nel cuore simbolico della Darsena, grazie alla preziosa collaborazione creata assieme alla Compagnia Portuale di Ravenna. A pochi passi dalla stazione e dal Mausoleo di Teodorico, la sede della Compagnia Portuale, all’angolo fra via Antico Squero e via Teodorico, è il centro nevralgico della Darsena. Tiene assieme il passato della città e il suo futuro. E non a caso, il padiglione realizzato da DENARA per l’edizione del 2024, è una figura architettonica tra le più simboliche che esistano: un ponte.

“Arrivato alla terza edizione, Manualetto si contraddistingue per la sua natura nomade. L’obiettivo della manifestazione rimane quello di aprire luoghi privati o dimenticati della città, impiegando architetture effimere come strumenti di riflessione e riattivazione di specifiche realtà”, spiegano i DENARA, gruppo d’architetti formato da Nicolò Calandrini, Francesco Rambelli, Mirko Boresi e Federico Lucchi.

“Quest’anno DENARA ha progettato un padiglione simbolico nella sua forma: un ponte per superare il muro dell’indifferenza in nome della curiosità che può muovere i cittadini in spazi finora sconosciuti. L’area di Manualetto 2024 è oggi utilizzata come spazio di ricovero mezzi e materiali da parte della Compagnia Portuale: un rettangolo di 35×50 metri, recintato da muri in cemento prefabbricato ricoperti di graffiti, che dividono in maniera netta gli spazi della Compagnia dalla città.”

“Il progetto, nel tentativo di evidenziare il muro come elemento divisivo, lo scavalca; ci si arrampica sopra. La struttura, realizzata in ponteggi leggeri, si contrappone alla durezza del cemento. Quel ponte altro non è che un idea cristallizzata, una metafora a noleggio. In futuro quell’area potrebbe cambiare, diventando un luogo per tutti e non solo per gli addetti ai lavori” concludono i DENARA. “Il padiglione di quest’anno è un manifesto: immaginare è il primo passo del realizzare. La città è piena di muri: quanti padiglioni serviranno ancora?”

Per due fine settimana, il padiglione progettato dai DENARA sarà abitato da più di quindici artisti, selezionati fra le proposte più fresche e originali in Italia da Studio Doiz.

“Come nelle passate edizioni, anche quest’anno abbiamo deciso di dare la precedenza a giovani artisti, quasi tutti under 35 e spesso per la prima volta a Ravenna, senza rinunciare a un’alta qualità dell’offerta culturale. Abbiamo selezionato i lavori più innovativi sia dal punto di vista formale che contenutistico”, spiegano i direttori artistici Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli, fondatori di Studio Doiz assieme a Lorenzo Basurto e Giacomo Bertoni.

“In particolare, abbiamo deciso di valorizzare opere in grado di ridefinire i rapporti fra linguaggi diversi, che ibridassero stili e immaginari. Il teatro si mescola al concerto, la musica diventa parte integrante del testo, in spettacoli che colpiscono per originalità e profondità. Artisti come Alice e Davide Sinigaglia, Leo Fulcro eMatteo Sintucci mostrano come il teatro possa adattarsi ai tempi, affrontando questioni cruciali per la nostra società”.

“Dall’altro lato, l’offerta musicale, imprescindibile per noi fin dalla prima edizione del festival, è quest’anno ricchissima e tocca tanti generi: indie, rap, funk, elettronica. In particolare siamo molto contenti di portare, per la prima volta in Italia, Montee, compositore di musica elettronica da Colonia, una delle giovani promesse della scena europea. Infine, siamo onorati del ritorno a Manualetto di Alessandro Gori, aka Lo Sgargabonzi, quest’anno protagonista di un inedito incontro assieme alla gloria locale Eraldo Baldini”.

In caso di pioggia gli eventi saranno cancellati.

manualetto 2024

MANUALETTO 2024 – Il PROGRAMMA dal 20 al 22 settembre

Darsena di città – Sede della Compagnia Portuale di Ravenna
Angolo fra via Antico Squero e via Teodorico

WEEKEND 20-21-22 settembre
Le porte di Manualetto 2024 si apriranno ufficialmente alle 19.30 di venerdì 20 settembre.

Il primo evento del festival sarà una vera sorpresa, a cura dei padroni di casa della Compagnia Portuale. Portuali Magical Mystery Show, alle ore 20, sarà una live exihibition inedita per mostrare le grandi abilità coinvolte nel lavoro portuale; un appuntamento giocoso e agonistico, adatto a grandi e piccini.

Alle 21 il palco di Manualetto ospiterà Leo Fulcro, nome d’arte dell’attore ravennateLeonardo Maltese. Giovane promessa del cinema italiano, Leonardo Maltese, nonostante la giovane età, ha già lavorato da protagonista con grandi maestri come Gianni Amelio, ne Il signore delle formiche (2022), e Marco Bellocchio, nel filmRapito (2023), e si è recentemente aggiudicato il David di Donatello come nuova rivelazione italiana.

Da sempre impegnato anche sul versante musicale col suo progetto Leo Fulcro, che tiene assieme sonorità rap e pop, Maltese torna a Ravenna con lo spettacolo “Boy on Earth, o la storia del ragazzo che non sapeva stare al mondo”. Nel solco della migliore tradizione del teatro canzone italiano, Boy on Earth è un fiabesco romanzo di formazione al tempo degli smartphone e dell’iper-capitalismo, che racconta le disavventura di Boe, una sorta di “Piccolo principe” post-pandemico. Lo spettacolo è intervallato dalle canzoni estratte dall’omonimo EP di Leo Fulcro, musicate dal vivo da Giorgio Cesaroni, Giuseppe Romagnoli e Matteo Bultrini.
A coronamento della prima giornata del festival, un live set tech house a cura di LEI, a partire dalle 22.30.

La seconda giornata di Manualetto 2024, sabato 21 settembre, inizia alle 19.30 con un live set di riscaldamento con l’hip-hop di New Ira.

Lo spettacolo del sabato, alle ore 21, è un altro, ottimo esempio di ibridazione del linguaggio scenico, a opera di due talenti del panorama teatrale italiano. Alice eDavide Sinigaglia, giovani artisti spezzini, fratelli d’arte e creatori di poetiche non convenzionali, col loro Concerto fetido su quattro zampe, ci raccontano senza filtri le difficoltà della vita in provincia per le giovani generazioni. Uno spettacolo crudo, un disincantato e disperato connubio fra pamphlet filosofico e rap, per riflettere sull’animalità e sulla ferocia che continuiamo a portarci dentro, spesso mascherandole dietro la parola “civiltà”.

Alle 22.30, la giornata si chiude col live set techno house di Cupido Club.

Domenica 22 settembre si apre alle 18.30 con il talk Manualetto, perché?, aperto alla cittadinanza e condotto da Studio Doiz e DENARA, per fare il punto sulla storia ormai triennale del festival e per riflettere sui suoi possibili sviluppi futuri insieme agli sponsor che lo hanno reso possibile.

Alle 21 sarà la volta di Matteo Sintucci, eclettico e promettente attore cesenate che lavora fra teatro, cinema, televisione e creazione di colonne sonore. Il suo monologor/Place. Uno screenshot dell’umanità, frutto di un lungo lavoro di ricerca e ricostruzione che ha visto la collaborazione di diverse personalità internazionali, ha vinto il Premio scena OFF al Piccolo Teatro di Milano.

Il monologo racconta con leggerezza e ironia una delle vicende più singolari accadute su Internet, ovvero la storia di una “guerra digitale” tutti contro tutti, che si è scatenata quasi per caso sulla piattaforma online Reddit nell’aprile 2017, e che ha coinvolto più di un milione di persone da tutto il mondo. L’assurdità di questa vicenda è uno specchio della nostra realtà “analogica”, delle nostre paure, dell’ineliminabile violenza insita nel genere umano e della sua tendenza all’auto-distruzione.

Il primo fine settimana di Manualetto si conclude, alle 22.30, con l’attesissimo momento cinema, come sempre a cura di Filippo Perri. Il primo film di Manualetto è Sesso sfortunato o follie porno del rumeno Radu Jude, vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 2021.

La pubblicazione su PornHub di un video erotico privato è l’inizio di una vera e propria ordalia per Emi, una professoressa rumena. Il capolavoro di Jude è un film eclettico e provocatorio, che mette il dito nelle storture della società romena contemporanea e denuncia il falso moralismo della nostra epoca digitale. Il film è vietato ai minori di 18 anni.

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