Lugo. Torna Rossini Open, che porta la musica fuori dal teatro e dentro alla città. 15 eventi in 2 mesi foto

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Il festival “Rossini Open” nacque a Lugo in spazi aperti nell’estate 2021 e riportò il Teatro Rossini, dopo diversi anni, tra i beneficiari del Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura. Poi nel 2022 “Rossini Open” tornò in teatro, con la riapertura del teatro lughese dopo i necessari lavori di restauro e adeguamento antisismico.

Nel 2023 “Rossini Open” ha conosciuto una ulteriore declinazione, a seguito dell’inagibilità del Teatro Rossini causata dall’alluvione di maggio, uscendo in altri luoghi, chiese, pievi, oratori e piccoli teatri della città e del forese.

Quest’anno, ancora in corso i lavori di ristrutturazione, l’attività musicale di nuovo esce dal teatro e si diffonde in sette spazi cittadini, del forese e nel Teatro Goldoni di Bagnacavallo per un totale di quindici eventi che si svolgeranno dal 2 ottobre al 26 novembre: la Chiesa del Carmine, il Teatro di San Lorenzo, l’Antica Pieve di Campanile in località Santa Maria in Fabriago, luoghi già utilizzati lo scorso anno, insieme alla Chiesa del Suffragio, alla Sala Polivalente del Centro Sociale Il Tondo e al Teatro della Casa del Bambino di Voltana, nuove sedi del “Rossini Open”. E per poter accogliere il leggendario direttore svizzero Charles Dutoit, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo il 10 ottobre.

Oltre a Dutoit, fra i grandi interpreti coinvolti spiccano il grande tastierista barocco Lorenzo Ghielmi all’organo Callido del Carmine (5 ottobre), il violinista franco/tedesco Michael Barenboim (21 novembre), il direttore Manlio Benzi (8 novembre), il mezzosoprano Cristina Zavalloni e la direttrice Yi-Chen Lin (22 novembre), la compositrice Silvia Colasanti e l’attore Elio De Capitani (4 novembre), le tre orchestre partner Giovanile Cherubini, La Toscanini e La Corelli, il debutto al festival dell’Orchestra Olimpia diretta da Francesca Perrotta con la pianista Roberta Pandolfi (26 novembre).

Nonostante la necessaria riduzione degli organici coinvolti, rimane invariata la filosofia di “Rossini Open”, quella di contemplare ogni forma d’arte e di pensiero, unendo grandi interpreti a giovani e talentuosi musicisti anche del nostro territorio. il repertorio classico a quello contemporaneo, la musica e la letteratura e, quest’anno in particolare, con un ampia declinazione al femminile.

In questa linea si inserisce il concerto inaugurale di mercoledì 2 ottobre, nella Chiesa del Suffragio, con il recital pianistico di due giovanissimi talenti, Federico Segurini e David Anthony Borisov, provenienti dalla Scuola di Musica F.lli Malerbi di Lugo e allievi del Maestro Mauro Minguzzi, impegnati in brani molto impegnativi di Granados, Rachmaninov, Haydn, Chopin e Brahms.

Sabato 5 ottobre apoteosi di musiche fra Sei e Settecento col grande organista Lorenzo Ghielmi allo storico organo Callido alla Chiesa del Carmine (musiche di Frescobaldi, Storace, Pasquini, Cabanilles, Scarlatti, Zipoli, Sammartini, Gonelli).

Giovedì 10 ottobre al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, concerto straordinario dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta dal celebre direttore svizzero Charles Dutoit, che giunge in Italia per soli tre concerti, con un programma da far tremare le vene ai polsi: Ma mère l’Oye di Maurice Ravel, la Suite dell’Uccello di Fuoco di Igor Stravinsky, e la popolarissima Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Antonin Dvorak. Si tratta di un appuntamento imperdibile che coinvolge una delle bacchette più prestigiose della musica classica, l’ottantottenne Charles Dutoit, una leggenda vivente: raffinatissimo musicista, mago assoluto del podio, capace di trasformare letteralmente le compagini orchestrali con la sua classe e la sua infallibile tecnica direttoriale appresa alla scuola di Alceo Galliera, Herbert von Karajan ed Ernest Ansermet di cui è considerato l’erede, Dutoit fu primo marito di Martha Argerich. Al suo attivo oltre duecento dischi incisi con le maggiori orchestre, in particolare con l’Orchestre Symphonique di Montreal della quale è stato guida per 25 anni succedendo a Otto Klemperer e Zubin Mehta, e da lui trasformata in una delle migliori orchestre del mondo, vincendo oltre 40 premi discografici fra cui due Grammy in Usa.

Domenica 13 ottobre, alle ore 16, nell’Antica Pieve di Campanile in località Santa Maria in Fabriago (il campanile risale all’XI secolo) un tuffo nella musica del Medioevo con il gruppo MiniM Ensemble Medievale nel programma “Ars Subtilior – Per aspera ad astra”, con musiche e canti provenienti dal Codice Chantilly e dal Codice Modena. Fondato nel 1991, il gruppo reca nel nome MiniM la fusione di due radici profonde, la musica minimalista contemporanea e lo studio della musica del medioevo, approfondita in particolare con lo specialista Kess Boeke. Reduci da un’importante esecuzione della “Messa di Notre Dame” di Guillaume de Machaut eseguita presso la Cappella Palatina di Palermo, a Campanile il gruppo si presenta in quattro: Chiemi Wada (voce), Cristina Greco (arpa), Lucio Garau (organo portativo), Emanuele Buzi (viella). Un’affascinante proposta che offrirà la musica medievale in uno dei luoghi più suggestivi del territorio e che incanterà il pubblico.

Venerdì 18 ottobre nella settecentesca Chiesa del Suffragio ecco il programma “Orizzonti armonici” col Duo Archipelago formato da Caroline Halleck (sassofono) e Luigi Moscatello (pianoforte): un viaggio nella splendida timbrica del sassofono con opere contemporanee di Laura Mvula, Amanda Harberg, Daniele di Bonaventura, Pedro Iturralde, e Fazil Say, il grande virtuoso turco del pianoforte, fra i più apprezzati ed eseguiti compositori d’oggi, di cui si ascolterà la Suite op. 55.

Mercoledì 23 ottobre nella Sala Polivalente del Tondo, arrivo in città di un grande talento della tastiera, il trevigiano Elia Cecino, classe 2001, vincitore di innumerevoli concorsi pianistici fra cui il Premio Venezia e il Concorso Iturbi di Valencia nel 2023, presieduto da Joaquín Achucarro. Formatosi con Maddalena De Facci e Andrzej Jasinski, si sta perfezionando con Eliso Virsaladze e Boris Berman. Elia Cecino si distingue per la sua tecnica cristallina e la sua profonda musicalità che a Rossini Open potrà mettere in luce interpretando la Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109 di Beethoven e i monumentali Studi Sinfonici op. 13 di Robert Schumann.

Domenica 27 ottobre, nel Teatro della Casa del Bambino di Voltana, si esibirà il Quartetto d’Archi La Toscanini formato da Daniele Ruzza e Camilla Mazzanti (violino), Behrang Rassekhi (viola) e Pietro Nappi (violoncello), alias le prime parti della Filarmonica Toscanini di Parma, impegnate in un programma straordinario: il Quartetto n. 1 “Rispetti e Strambotti” di Gianfrancesco Malipiero e il celeberrimo Quartetto n. 14 in re minore D 810 “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert: uno dei maggiori capolavori per quartetto d’archi, composto nel 1824, pubblicato postumo nel 1831, che ha sempre goduto popolarità, soprattutto per il secondo tempo, il mirabile “Andante con variazioni” sul tema liederistico già utilizzato nel febbraio del 1817, su testo del poeta tedesco Matthias Claudius (1740-1815), in “Der Tod un das Mädchen”, (La morte e la fanciulla), che ha dato poi il titolo all’intera composizione. Un pensiero di rassegnata tristezza grava sul tema principale della variazione, indicato da Schubert con queste parole pronunciate dal personaggio simbolico della morte, consolatrice di ogni umano affanno: «Non aver paura, non ti faccio male. Riposerai dolcemente sulle mie braccia».

Lunedì 4 novembre, nel Teatro di San Lorenzo, una serata dedicata a una delle più brave compositrici italiane contemporanee, Silvia Colasanti. Il concerto prevede l’esecuzione del quartetto d’archi “Tre notti – per tre risvegli” eseguito dal quartetto dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e di “Arianna e il minotauro” melologo per voce recitante, soprano e ensemble, con il libretto di Giorgio Ferrara e René De Ceccatty (2019). In questa nuova produzione del Teatro Rossini di Lugo il soprano sarà Laura Zecchini, la voce narrante sarà la straordinaria voce di Elio De Capitani, colonna del Teatro dell’Elfo di Milano, l’ensemble strumentale, di docici elementi, è quello dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e la direzione è affidata al Maestro Paolo Marzocchi.

Venerdì 8 novembre, nella Chiesa del Carmine, un programma “Tutto Wagner” con l’Orchestra La Corelli diretta dal riminese Manlio Benzi (classe 1964), considerato uno dei più apprezzati direttori della sua generazione, iniziato agli studi da Jacques Bodmer, poi diplomato in composizione con Camillo Togni e in direzione d’orchestra con Daniele Gatti. Finalista al Concorso Lovro von Matacic di Zagabria nel 1995, vi è poi stato nominato “miglior direttore d’opera”, come ha poi dimostrato negli anni a venire, durante i quali ha debuttato in più di cinquanta titoli nei maggiori teatri del mondo, fra i quali la Bayerische Staatsoper di Monaco, l’Opera di Parigi e il Lincoln Center di New York, lo Staatstheater di Stoccarda, la Semperoper di Dresda, la Staatsoper di Amburgo, la Volksoper di Vienna. Ha recentemente debuttato nei paesi scandinavi presso la Danish National Opera, il Teatro di Goteborg e il Teatro di Oslo ed è stato ospite per quattro stagioni consecutive all’Holland Park Festival di Londra. Il programma di Benzi al Rossini Open presenta due capolavori sinfonici di Richard Wagner, che si possono considerare antitetici: l’”Idillio di Sigfrido”, brano per orchestra da camera dedicato alla moglie Cosima Liszt e al figlioletto Sigfrido, eseguito a sorpresa il giorno del compleanno di Cosima, pieno di lirismo e di ardore giovanile, contrapposto al famoso “Preludio e Morte di Isotta” dall’opera Tristan und Isolde, al contrario del precedente brano sprofondato nel più cupo e doloroso compianto funebre.

Sabato 9 novembre nella Chiesa del Suffragio, un affascinante programma di musiche fra Cinque e Seicento con l’organista Fabiana Ciampi e l’eclettico musicista Fabio Tricomi con vari strumenti antichi: viella, flauti, flauto da tamburo, tamburello, ciaramedda, scacciapensieri. Il programma spazia da musiche di Sweelinck a Frescobaldi, riprendendo il programma del fortunato CD “Ruzìr” pubblicato da Stradivarius nel 2017, che ha riscosso molti apprezzamenti dalla critica.

Martedì 12 novembre al Teatro di San Lorenzo, esecuzione integrale di “Zanetto”, opera in un atto di Pietro Mascagni, libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, interpreti Leonora Sofia, Jennifer Turri, Orchestra La Corelli, direttore Jacopo Rivani. Si tratta di una nuova coproduzione La Corelli e Rossini Open, in collaborazione con Comune di Brisighella. Derivata dalla commedia in versi in un atto ”Il viandante”(Le passant) di François Coppée, rappresentata per la prima volta al Liceo musicale Rossini di Pesaro il 2 marzo 1896, l’operina è stata spesso messa in scena accoppiata alla “Cavalleria rusticana”. Zanetto si connota per gli echi di madrigali, villotte e stornelli con cui l’autore ha voluto colorare l’ambientazione del periodo rinascimentale fiorentino nel quale l’opera è situata. Esile la trama, in cui si muovono solo due personaggi in una Firenze rinascimentale, cioè Silvia, una splendida cortigiana dal cuore irrigidito che inizialmente prova attrazione per Zanetto, giovane poeta e cantore, ma non riesce ad esprimere il proprio sentimento e finisce per constatare la propria incapacità di amare.

Domenica 17 novembre, alla Chiesa del Suffragio, è la volta di una intensa serata di musica contemporanea: Istantanea 9 – Virtual Landscape, musiche di Salvatore Sciarrino, Dimitri Sillato, Gioia Gurioli, Livia Malossi, Alfonso Santimone e Gyorgy Ligeti, vale a dire due dei più grandi compositori del nostro tempo (Sciarrino e Ligeti) attorniati da opere di allievi e seguaci confluite nel recente disco ”Virtual landscape” prodotto in collaborazione con Dash Music/Editions Recordings & Digital Art di Madrid. L’ensemble è formato da Elisa Prosperi (soprano), Alma Napolitano (violino), Pietro Fabris (viola), Enrico Mignani (violoncello), Michele Bondesan (contrabbasso), Gian Maria Matteucci (clarinetto), Michele Fontana (clarinetto e clarinetto basso), Tommaso Ussardi direttore e Andrea Amaducci performer.

Giovedì 21 novembre giunge a Lugo, nella Sala polivalente del Tondo, il violinista franco-tedesco Michael Barenboim, primo violino della West-Eastern Divan Orchestra fondata dal padre, il grande pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, molto attivo come solista e nella musica da camera, nonché docente affermato a Berlino. Musicista di razza, dall’intonazione infallibile e dalla grande maturità espressiva, Barenboim offre un programma francese di gran fascino alternandosi al violino e alla viola accanto alla eccellente pianista russa Natalia Pegarkova, sua moglie: Sonate Posthume di Ravel, Berceuse, Romance e Andante di Gabriel Fauré, 3 Stücken di Lili Boulanger, Pièce per viola op. 20 di Ernest Chausson e la Sonata per viola di Henry Vieuxtemps.

Venerdì 22 novembre, alla Chiesa del Carmine, appuntamento con la musica del Novecento storico con la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma diretta dalla eccellente direttrice taiwanese Yi-Chen Lin, già allieva di Alberto Zedda, Zubin Mehta e Bernard Haitink, con la partecipazione straordinaria del mezzosoprano Cristina Zavalloni. Interprete di riferimento nel repertorio contemporaneo, cantante di grande temperamento e dalle mille sfaccettature, attiva anche nel repertorio jazz e pop, Cristina Zavalloni da 20 anni è interprete fra le più intense del capolavoro di Arnold Schönberg (siamo nel 150° della nascita), il celeberrimo Pierrot Lunaire, per voce e orchestra. Dopo averlo interpretato mirabilmente nella lingua tedesca originale (se ne ricorda una commovente esecuzione proprio al Teatro Rossini di Lugo per il Lugo Opera Festival), da poco lo esegue nella nuova traduzione in lingua italiana del compositore e direttore d’orchestra romano Marcello Panni: “Nella partitura sono riportate le indicazioni precise di Schöenberg per l’interpretazione – scrive in una nota Panni – che “in ogni caso non deve mai ricordare il canto” né “il parlato realistico e naturalistico”, ma integrarsi con la musica strumentale. La traduzione ritmica in italiano è un compito arduo – spiega Panni – ma ho cercato di seguire queste indicazioni non alterando in alcun modo il ritmo, e conciliando la comprensibilità con la ricercatezza delle immagini simboliste dell’originale, per trasmettere quell’ironia sottile del Pierrot che va perduta per l’ascoltatore italiano, se recitato in tedesco. Le ventuno poesie, diverse ognuna per carattere e spirito, diventano così altrettanti spunti per quadretti teatrali, da realizzare in parallelo anche visivamente, nello spirito di un moderno cabaret”. “Le lunghe sere passate a casa durante il periodo del Covid – aggiunge Marcello Panni – mi hanno fatto venire voglia di una nuova traduzione che tenesse conto dello spirito grottesco dell’originale, a sua volta una traduzione del francese”. Proprio la versione che ascolteremo in questa preziosa occasione, in cui in apertura di programma si ascolterà la Sinfonia da “Le Maschere” di Pietro Mascagni e in chiusura la Suite dal Pulcinella di Igor Stravinskij.

Quindicesimo e ultimo concerto in programma a Rossini Open in programma martedì 26 novembre nella Chiesa del Carmine, vedrà il debutto assoluto di un importante compagine che ha sede a Pesaro, l’Orchestra Olimpia, formata da sole donne, fondata nel 2018 da un’idea di Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta: attraverso concerti ed eventi, seminari, conferenze, lezioni concerto, diffusione di repertorio poco noto anche in sinergia con le arti performative, mira a promuovere la parità di genere, diritto agli studi musicali e diritti umani. Il 20 gennaio 2024 l’Orchestra Olimpia si è esibita alla Vitrifrigo Arena di Pesaro per l’inaugurazione di Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, autorità politiche e culturali e 8.000 spettatori. A Lugo l’Orchestra Olimpia diretta da Francesca Perrotta sarà impegnata in un programma che aprirà con la Sinfonia dal Signor Bruschino di Gioachino Rossini, proseguirà con il Concerto in fa minore per pianoforte e orchestra n. 2 op. 21 di Fryderyk Chopin, solista al pianoforte la fondatrice dell’Orchestra Roberta Pandolfi. Chiude il programma il brano Musica per archi, trombe e percussione della compositrice polacca Grazyna Bacewicz (1909 – 1969), considerata una delle più intense musiciste del secolo scorso.

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.30 (ed esclusione del concerto di domenica 13 ottobre alle 16).

Biglietti in vendita on line sul sito www.vivaticket.com e presso i punti vendita vivaticket

Giorno di spettacolo: presso i luoghi di spettacolo, 1 ora prima dell’inizio del concerto

Prezzo biglietti

€ 10.00

€ 20,00 / Concerto del 10 ottobre (Teatro Goldoni, Bagnacavallo)

INFO: 0545/299542 – biglietteria@teatrorossini.itwww.teatrorossini.it

Credit foto: La Toscanini ph Luca Pezzani – LaCorelli ph Angelo Palmieri – Cristina Zavalloni – Barbara Rigon.

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