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Quartiere EUR di Roma: quando è nato e come è cambiato negli anni

Scoprire Roma vuol dire farsi trovare pronti a lasciarsi incantare da un florilegio unico di quartieri, ciascuno con la propria anima. C’è la Roma antica, quella verace e, giusto per citare un altro volto della Capitale, quella degli affari e delle sedi delle multinazionali, ossia il quartiere EUR.

Questa zona della città, seppur molto più recente rispetto alle aree simbolo della civiltà antica che ha dominato il mondo, è comunque al centro dell’interesse di milioni di turisti ogni anno.

Il quartiere EUR di Roma, nato negli anni ’30 come sede dell’Esposizione Universale Romana del 1942, si è trasformato nel corso degli anni in una delle zone più moderne e vivibili della capitale. Grazie ai suoi ampi spazi verdi, infrastrutture ben sviluppate e un’architettura monumentale, l’EUR è oggi un quartiere residenziale e commerciale molto richiesto. Dal punto di vista del mercato immobiliare, offre un’ampia varietà di soluzioni abitative sia a chi cerca appartamenti da ristrutturare – in tal senso segnaliamo che la capitale è ben servita per quanto riguarda aziende e professionisti del settore edile (vedi, ad esempio, questa ditta di infissi in PVC a Roma) – sia a chi ha necessità di una casa moderna e abitabile da subito. Insomma, se si vuole acquistare una casa in una zona ben collegata e ricca di servizi, l’EUR rappresenta un’opzione interessante, grazie anche alla sua posizione strategica tra il centro di Roma e l’aeroporto di Fiumicino.

Chiarita questa premessa iniziale, possiamo entrare nel vivo della sua storia e dei mutamenti che si sono susseguiti nel corso degli anni.

Il progetto alla base della nascita dell’EUR

Il quartiere romano dell’EUR è un’area urbana della capitale che è nata nel periodo del regime fascista. Quando nei palazzi del potere di Roma si ventilava la possibilità di dotare la città di un nuovo quartiere, erano presenti sui tavoli dei gerarchi del regime i progetti dell’architetto e ingegnere capitolino Gustavo Giovannoni, noto, tra i vari motivi, per essere stato allievo di Camillo Boito.

Le sue previsioni parlavano, per il 1980, del raggiungimento di una popolazione pari a 3 milioni di abitanti per la Capitale. In vista di questa prospettiva, Mussolini cominciò ad accarezzare l’idea di ampliare il tessuto urbano, onde prevenire i problemi che avrebbero potuto presentarsi nei decenni successivi.

Un altro motivo importante da considerare riguarda, invece, la questione della propaganda. Il regime era orientato, attraverso le opere architettoniche austere e maestose che, ancora oggi, denotano lo stile fascista, a trasmettere un’immagine di Roma come capitale indiscussa del mondo.

I primi step della costruzione

Per parlare di primi step della costruzione dell’EUR, fu necessario attendere il 1935, anno in cui venne ufficializzata la candidatura di Roma come sede dell’EXPO del 1941.

L’esposizione, però, venne spostata all’anno successivo, con lo scopo di farla coincidere con il ventesimo anniversario della marcia su Roma.

Cosa è successo dopo la seconda guerra mondiale?

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, venne decretata la necessità di riprendere i lavori di costruzione del quartiere. Occasione per ridare il via a tutto fu il palcoscenico delle olimpiadi del 1960. In questo periodo, venne realizzato il celebre laghetto, uno dei simboli del quartiere ancora oggi, ma anche il Palazzetto dello Sport.

Degno di nota è anche il cosiddetto Colosseo Quadrato, inizialmente ideato come Palazzo della Civiltà italiana, i cui lavori di realizzazione si sono inizialmente interrotti nel 1943, a causa del conflitto.

In questo caso, parliamo di un edificio, inconfondibile con la sua architettura razionale, diventato location di molti film passati alla storia. Per citarne solo due, chiamiamo in causa Roma Città Aperta, uno dei capolavori di Roberto Rossellini, e l’immortale Otto e Mezzo di Federico Fellini.

Oggi vi hanno sede gli uffici della casa di moda Fendi.

 

 

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