Cooperativa Terremerse di Bagnacavallo: rinnovato il Contratto integrativo aziendale

Un accordo importante avvenuto nel corso di un rilevante processo di trasformazione della Cooperativa. I sindacati: “Trattativa complessa ma conclusa con risultati soddisfacenti sia dal punto di vista economico che normativo”

Dopo una lunga e complicata trattativa sindacale, il 4 maggio scorso è stato siglato il contratto integrativo che interessa gli oltre 326 dipendenti di Terremerse, importante cooperativa del territorio. L’accordo firmato il 4 maggio 2016 avrà decorrenza retroattiva dal 2 gennaio 2016 con una vigenza triennale valida fino al 31 dicembre 2018.

“Abbiamo alle spalle un lavoro che, con azioni radicali, ha posto le basi per un forte rilancio delle potenzialità di sviluppo della nostra Cooperativa. Ciò determinerà una sicura ricaduta positiva sulla robustezza e sul successo delle azioni di riposizionamento e riorganizzazione intraprese” – sottolinea l’Amministratore Delegato Gilberto Minguzzi, che prosegue “La realtà dei fatti prodotti con le nostre scelte imprenditoriali parla da sé e testimonia dell’indiscutibile orientamento allo sviluppo che Terremerse si è data: aver chiarito questo aspetto con le parti sindacali e con la base stessa dei lavoratori dipendenti della Cooperativa ha sicuramente contribuito a rafforzare la fiducia nelle opportunità che possono venire dal futuro”.

“Nel corso del 2015 – fa sapere la Cooperativa – è stato dismesso il settore delle macchine agricole, insostenibile nelle attuali condizioni di mercato. È stato siglato l’accordo d’integrazione e specializzazione con Apofruit nel settore ortofrutticolo, che ha aperto la strada a nuove iniziative di rilancio del settore finalizzate a creare nuove opportunità di reddito per i produttori agricoli e per l’impresa. Nel comparto cerealicolo Terremerse ha raddoppiato il numero dei produttori consegnatari, raggiungendo il livello massimo dei volumi raccolti. Nel settore carni l’impegno profuso nella costruzione di una nuova identità competitiva autonoma, attraverso la costituzione della società e del brand Borgobuono, comincia a dare i primi frutti con l’acquisizione di forniture alla grande distribuzione in Italia e all’estero. Infine, nel settore delle agroforniture siamo arrivati in pochi anni a sfiorare la soglia dei 100 milioni di fatturato di gruppo, con una crescita del 260% rispetto a ciò che eravamo soltanto 5 anni fa”.

“La firma di questo Contratto – affermano da Terrmerse – è tanto più importante perché avvenuta nel corso di un processo di trasformazione impetuoso, che ha investito la nostra struttura produttiva in questi pochi anni e ha prodotto profonde ripercussioni nella composizione del lavoro e delle competenze all’interno delle maestranze.
Il Contratto aziendale siglato è il risultato della maggiore consapevolezza dei mutamenti avvenuti e introduce nuovi strumenti di attuazione di una politica intesa a dare valore al lavoro e a premiare la professionalità e l’assunzione di responsabilità direttive, attraverso l’adozione piena del criterio dell’equità retributiva, rifuggendo la logica dell’appiattimento e dell’egualitarismo.
La scelta effettuata nel riparto dei premi di salario variabile nasce da questa nuova consapevolezza. Qui si è fatto del rinnovo dell’integrativo aziendale un’occasione di rinnovata coesione tra componenti del lavoro differenziate per competenze e livelli di responsabilità, ma tutte comunemente protese verso il successo dei programmi di sviluppo imprenditoriale della cooperativa e lo sviluppo quantitativo e qualitativo dell’occupazione”.

La Responsabile delle Risorse umane, Marzia Fanelli, afferma: “L’accordo raggiunto consentirà di utilizzare in pieno le agevolazioni concesse in materia dalla legge di stabilità: questo permetterà un miglioramento significativo del valore netto in busta dei premi di salario variabile, senza gravare in termini di aumento di costo per l’azienda. Abbiamo così potuto superare positivamente un rischio di frattura, fra diversi livelli di professionalità e di responsabilità tra lavoratori, determinando maggiore condivisione e coinvolgimento di tutti nelle relazioni sindacali, che vengono così valorizzate e poste al centro dell’impegno comune per la massima qualificazione e crescita competitiva, con tutti i riflessi positivi che ciò può avere sulle qualità e lo sviluppo dell’occupazione”.

Infine va sottolineato il valore della sottoscrizione contrattuale di impegni precisi a favore della partecipazione e del coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte strategiche, orientamento già praticato nei fatti da Terremerse, sia attraverso la convocazione periodica della Direzione Operativa allargata (composta, oltre che dai dirigenti, anche dai quadri direttivi operanti nelle diverse filiere), sia attraverso l’assemblea plenaria con tutti i dipendenti. Questo permetterà di accedere appieno a quanto deliberato nella legge di stabilità ottenendo un maggior beneficio di defiscalizzazione previsto per i lavoratori di quelle imprese che sottoscrivono impegni a favore della partecipazione e del coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte strategiche. Ora, attraverso l’accordo, vengono demandati a questi organi di partecipazione compiti precisi di informazione in materia di bilanci consuntivi, budget e piani pluriennali di programmazione, nonché compiti di orientamento in materia di determinazione dei criteri di riparto dei premi di salario variabile.

“Rinnovare questo contratto integrativo non era affatto scontato soprattutto per la delicatezza del momento in cui si collocava – commentano Laura Mazzesi di Flai Cgil, Alessandra Caldani di Fai Cisl e Filippo Errani di Uila Uil territoriali -. All’interno di questo accordo ci sono elementi qualificanti sia dal punto di vista economico, sia da quello normativo”. Oltre all’aumento dell’importo del premio del 17% e il miglioramento degli obiettivi per la sua erogazione, sono state istituite le convenzioni per i lavoratori del Centro Lavorazione Carni (Comacar), aumentando gli obiettivi di fascia occupazionale da 104 a 151 giornate.

Si è, inoltre, sancito, fanno sapere i sindacati, il diritto al recupero delle giornate per i dipendenti avventizi che debbano assistere un familiare, che abbia riconosciuta la legge 104, e qualificato il servizio mensa. Una particolare menzione va riservata al delicato tema inerente gli appalti verso il quale Terremerse, attraverso una lettera di intenti allegata al contratto, oltre a ribadire la disponibilità di relazionarsi con trasparenza con i sindacati, assume l’impegno e la responsabilità a non effettuare ulteriori esternalizzazioni.