Saipem: in arrivo un parco eolico davanti alle coste di Ravenna, previste 56 turbine

Saipem parteciperà allo sviluppo di un parco eolico nel Mare Adriatico davanti alle coste di Ravenna. Lo ha annunciato il contractor italiano confermando così la sua presenza sempre più attiva nell’ambito delle iniziative legate allo sviluppo dell’eolico offshore e attesto la sua presenza nel settore anche in Italia.

A tal fine ha recentemente firmato un Memorandum of Understanding con Agnes, società per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel mare Adriatico che si occupa di eolico offshore e nearshore, solare galleggiante in mare, sistemi di stoccaggio dell’energia, produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, e Qint’X, società italiana specializzata nel settore delle energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico, eolico, idroelettrico ed e-mobility (veicoli elettrici).

“Il progetto prevede l’installazione di circa 56 turbine su fondazioni fisse sul fondo del mare in due siti differenti, il primo oltre le 8 miglia nautiche, il secondo oltre le 12 miglia. La potenza totale installata sarà pari a circa 450MW. Nell’ambito dello stesso progetto, inoltre, si prevede di utilizzare tecnologie innovative come il solare fotovoltaico galleggiante attraverso la tecnologia proprietaria di Moss Maritime, parte della divisione Xsight di Saipem dedicata allo sviluppo di soluzione innovative per velocizzare il processo di decarbonizzazione del settore dell’energia” spiega una nota di Saipem.

“A tal proposito la divisione Xsight ha già iniziato lo sviluppo di soluzioni integrate mirate all’utilizzo dell’energia rinnovabile e alla produzione di idrogeno green e il progetto Agnes sarà il primo dove queste soluzioni integrate prenderanno forma, dando la possibilità di trovare una soluzione alternativa al decomissioning delle piattaforme O&G presenti nel Mar Adriatico”.

Il progetto si collocherà in un’area ad alta vocazione industriale e coinvolgerà la filiera locale a supporto della sua realizzazione.

Mauro Piasere, direttore operativo della divisione Xsight, ha così commentato: “Saipem ha da tempo avviato un percorso per il rafforzamento della propria presenza nel settore delle energie rinnovabili. In particolare, proprio attraverso la divisione Xsight, si sta definendo il nuovo ruolo dell’azienda come sviluppatore di parchi eolici offshore e il Memorandum of Understanding firmato con Agnes e Qint’X costituisce una nuova importante opportunità in questa direzione. L’accordo si inserisce nel nuovo modello di business adottato dall’azienda, sempre più protagonista della transizione energetica, e inaugurato nel 2019 dall’accordo con Plambeck per lo sviluppo di parchi eolici con fondazioni galleggianti davanti alle coste dell’Arabia Saudita del Mar Rosso. Saipem ha intenzione di avviare un analogo progetto anche in Sicilia e in Sardegna, tramite l’utilizzo di fondazioni galleggianti per l’eolico, favorendo in questo modo la cantieristica italiana”.

Alberto Bernabini, amministratore delegato di Qint’X, ha così commentato: “La sigla di questo accordo è un altro passo concreto verso la realizzazione di un progetto ambizioso nato due anni fa. La nostra vision è quella di creare un hub energetico innovativo nell’Alto Adriatico integrando diverse tecnologie per generare energia pulita dal vento, dal sole e dall’idrogeno. Siamo orgogliosi di poter contare su Saipem come partner, società globale leader in soluzioni Offshore, ora più che mai proiettata a diventare protagonista della energy transition. Questa collaborazione permetterà di sfruttare grandi sinergie tra le due aziende e trasformare così il progetto Agnes in realtà”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da luciano

    Complimenti per la Saipem una bella notizia e speriamo che queste belle eoliche ci facciano migliorare nel futuro, È peccato che sono molto distanti Sarebbe bello vederli in azione.

  2. Scritto da Ba

    Colgo con soddisfazione la notizia finalmente intraprendiamo la via giusta so che non è facile coprire tutto il fabbisogno di energia elettrica però intanto cominciamo a coprire una parte poi ci andremo dietro man mano. L immobilismo e il piangersi addosso non fa bene a nessuno

  3. Scritto da NB

    @Luciano – le pale eoliche lasciale lontane (anche se cmq a 8 miglia si vedono) perchè quando girano spinte dal vento, oltre ad uccidere innumerevoli volatili, sono tutt’altro che silenziose.

    @Ba – il fabbisogno di energia elettrica non lo copri con 4 pale eoliche, l’Italia ne ha già tante sparse nelle regioni del sud, molte ferme da anni. Se davvero volete passare ad un mondo tutto elettrico, dovete essere consci che serviranno miliardi di tonnellate di batterie di accumulo, che sono tutt’altro che ecocompatibili.
    Personalmente penso che ci stanno prendendo per il c.
    Così come hanno fatto con le auto a gasolio, che fino ad un anno fa erano il non plus ultra della tecnologia e che improvvisamente sono diventate dei dinosauri altamente inquinanti, allo stesso modo succederà con le auto elettriche.
    Intanto però vogliono che noi si consumi di tutto e di più, cosa che non può andare d’accordo con la ecosostenibilità.

  4. Scritto da NB

    Aggiungo che al di la delle ns. personali considerazioni, giuste o meno che siano, quello che manca è un PIANO ENERGETICO NAZIONALE.
    La politica latita, i governi non si impegnano e noi si vive di espedienti, in un mondo “raffazzato”, con decisioni prese di giorno in giorno, senza linee guida e senza una direzione precisa.

  5. Scritto da nautilus

    Ok, tutti dovremmo rallegrarci di simili impianti per la produzione di energia pulita, ma da ignorante noto che per “catturare” un po’ di vento la distanza dalla costa è notevole e non è detto che la quantità di energia preventivata sia poi quella realmente erogata. Insomma, che senso ha un impianto eolico in zone dove il vento spira solitamente a regime di brezza? Voi lo dareste il pane a chi i denti non li ha?

  6. Scritto da Ba

    Che le pale eoliche uccidono volatili proprio non so .Forse a qualcuno va bene così come su è fatto fino poco tempo fa, a me no ,le pale eoliche non hanno bisogno di vento teso per girare e secondo me ci hanno usato sino adesso