Ravenna Incoming punta su pacchetti “verdi” e turismo di prossimità: “troppe incertezze, presto per parlare di prenotazioni”

Per il secondo anno consecutivo, gli imprenditori turistici ravennati (e non solo) hanno passato, cosa inaudita fino a prima della pandemia, la Pasqua in famiglia. Di lavorare in zona rossa, con i contagi alle stelle non c’è stato ovviamente modo, ma ciò che è andato perso, per il secondo anno consecutivo, è il periodo più importante per “vendere” Ravenna città d’arte, la primavera.

“Più che ‘abbiamo perso molto’ – precisa Francesca Ferruzzi, direttrice del consorzio Ravenna Incoming – mi sento di dire che anche in questo inizio di 2021 abbiamo perso tutto. Ma d’altronde, in lock down, con la gente impossibilitata a muoversi, non c’è molto altro da aspettarsi. Ora bisogna guardare al futuro, all’estate e alle prossime riaperture che, si spera, possano esserci già per fine aprile o inizio maggio”.

Le richieste di informazioni che piovono sugli uffici turistici ravennati sono tantissime ma, per il momento, si tratta di contatti che faticano a tradursi in prenotazioni: “Si tratta soprattutto di italiani afferma -, prendono contatto per le prossime ferie, privilegiando il mare e gli appartamenti. Parlare di numeri è ancora prematuro, siamo tutti in un clima di attesa, aspettando di capire cosa succede, come andrà la campagna vaccinale, quali prospettive si apriranno per i prossimi mesi. Di certo si sente che c’è una gran voglia di ricominciare a viaggiare, ad organizzare week end fuori casa”.

Il mercato italiano è quello su cui si è lavorato di più anche l’anno scorso: è stato principalmente un turismo di prossimità, che si è mosso per vacanze più brevi e più frequenti.

“Qualche straniero l’abbiamo visto solo ad agosto e settembre 2020 – aggiunge Ferruzzi -, ma per la maggior parte abbiamo lavorato bene con i turisti italiani, anche provenienti dalla regione, che magari da tempo non sceglievano più Ravenna e la sua offerta turistica per le proprie vacanze. Per continuare ad attrarre questo tipo di turismo, che ci aspettiamo anche in questo 2021, abbiamo lavorato duramente per tutto l’inverno su due direttrici principali: la sicurezza e il rinnovamento dei pacchetti esistenti”.

Sicurezza significa principalmente regole certe e condivise per il funzionamento degli uffici turistici, quello di piazza San Francesco per Ravenna città, per esempio, aperto con due sportelli che accolgono una persona alla volta, seguendo il distanziamento. “Per noi si può dire che sia innaturale – commenta Ferruzzi -, siamo vocati all’accoglienza, ma speriamo di veicolare il messaggio che c’è massima attenzione alla sicurezza”.

Ma anche il numero limitato ad un massimo di 15 partecipanti per le visite guidate, tutte organizzate all’aperto e con radioguide: “l’anno scorso – spiega Ferruzzi – ne abbiamo gestite lo stesso numero del 2019, anche se ovviamente con molti meno partecipanti. Quest’anno siamo già pronti a riprenderle, con tutti i criteri di sicurezza necessari”.

Per quel che riguarda invece il rinnovamento dei prodotti, si è puntato molto su un racconto della città per temi, diverso da quello canonico che illustra i monumenti (per ora chiusi) a chi viene da lontano e non conosce Ravenna. Un racconto insomma, che possa interessare anche i ravennati o i turisti locali.

Tra i temi, ovviamente quello dantesco, lavorando in sinergia col gruppo di guide del circuito “Il cammino di Dante”, ma anche tagli diversi come quello del “Risorgimento”, oppure delle personalità storiche, o delle donne importanti di Ravenna.

Accanto a questo, si sta puntando molto sul “turismo verde”, attratto dalle bellezze naturalistiche e dalla possibilità di spostarsi in bicicletta. “Ci viene molto richiesto di stare all’aria aperta – spiega Ferruzzi -, scoprendo percorsi nella natura, di cui il nostro territorio è ricco. Su questo fronte stiamo collaborando con Atlantide, per portare i turisti alla scoperta del Parco del Delta del Po”.

L’asso nella manica per il turismo “on bike”, Ravenna Incoming l’aveva sfoderato sul finire del 2019, quando ancora non ci si aspettavano gli stravolgimenti che poi ci hanno travolto, con la “bike map”, una mappa a misura di manubrio di bicicletta, con un itinerario verso il centro storico e due verso il mare. “È un prodotto che è stato molto apprezzato, nel poco tempo che ha avuto a disposizione per farsi conoscere – afferma -. Ora che il Ponte di Teodorico è riaperto, e con esso la viabilità ciclabile, speriamo che i turisti colgano l’occasione di visitare la nostra città partendo magari dal Mausoleo, dove c’è anche il noleggio delle biciclette, per chi ne fosse sprovvisto”.

E guardando anche oltre l’estate, alla destagionalizzazione dell’offerta turistica, il consorzio è al lavoro per l’organizzazione della 13^ edizione de “La Voce Artistica” dal 18 al 21 novembre al Teatro Alighieri, un mega evento, realizzato in collaborazione con il dottore delle star, il foniatra Franco Fussi, che attira a Ravenna professionisti da tutto il mondo.

Insomma, al netto del fatto che, date le condizioni attuali, ci vorrebbero più doti divinatorie che capacità imprenditoriali per fare previsioni sulla stagione, gli imprenditori ravennati sono pronti a ripartire, appena ce ne sarà l’occasione: “Il mood che si respira tra gli imprenditori turistici – conclude Ferruzzi – è legato più che altro al desiderio di uscire da questa situazione, che riguarda il turismo di tutto il mondo e in questa uscita graduale, cercare di proporre un prodotto accattivante per chi potrà venire. È una cosa che ci ha toccato in maniera pesante, abbiamo una grandissima voglia di riprendere a fare il nostro lavoro”.