Salina di Cervia approva il bilancio: il consuntivo 2020 chiude in attivo. Venduto oltre mezzo milioni di confezioni di sale

Con voto favorevole e unanime è stato approvato il bilancio consuntivo 2020 del Parco della Salina di Cervia. Quello della Salina di Cervia è un bilancio che chiude in positivo. È così dal 2009. Il risultato di esercizio 2020 è di 105.121 euro, al netto delle imposte.

“Nel panorama della società partecipare – spiega il Presidente della Società Parco della Salina, Giuseppe Pomicetti – noi siamo una rarità. Il nostro impegno è legato a mantenere efficiente l’ecosistema ambientale, con la movimentazione delle acque e con la manutenzione dei macchinari e degli invasi, poi c’è il lavoro di promozione, sia dal punto di vista naturalistico che turistico. L’emergenza pandemica dovuta al Covid Sars-19 ha generato gravi ripercussioni a livello mondiale e quindi anche la nostra realtà non ne è rimasta indenne. La Salina, pur appartenendo almeno in parte all’industria alimentare (uno dei settori che meglio hanno reagito alla crisi), ha dovuto comunque subire le conseguenze delle limitazioni intervenute negli spostamenti e nelle libertà personali con riflessi negativi sia per quanto riguarda lo svolgimento delle attività all’interno del nostro stabilimento, sia nei fatturati di vendita dei nostri prodotti.”

“Dal punto di vista economico, la Società ha dovuto far fronte ad un drastico calo delle vendite nei mesi di aprile e maggio (periodi che storicamente fanno affluire a Cervia numerose presenze per le festività pasquali e per l’inizio della primavera) caratterizzati di fatto da un totale lockdown, che ha richiesto delle immediate azioni per limitare le ripercussioni negative sull’andamento aziendale. Nello specifico i nostri negozi sono rimasti chiusi per alcuni mesi ed è stata attivata contemporaneamente la cassa integrazione per il restante personale (con sporadiche presenze per l’evasione degli ordini, limitati nel numero, specie nei confronti della GDO). – ha detto Pomicetti – Per il personale degli uffici è stata concessa la possibilità di lavorare in smart working, permettendo così di svolgere comunque le attività che non erano derogabili limitando contemporaneamente i rischi di contagio. Un ulteriore sforzo che l’azienda ha ritenuto di sostenere è stato l’anticipo della cassa integrazione ai propri dipendenti erogandola direttamente negli stipendi e poi provvedendo successivamente a recuperare i relativi importi in compensazione nei modelli F24 contributivi.”

“Nonostante si sia registrato un calo del fatturato nell’ordine del 10%, la messa in cassa integrazione del personale ha fatto diminuire sensibilmente il relativo costo e questo, unito ad una diminuzione delle spese per la ridotta attività aziendale, ha generato un risultato di esercizio importante e superiore a quanto mediamente realizzato in passato. La Società non divide gli utili tra i Soci, ma investe tutti i proventi a tutela del comparto della Salina in opere utili all’ecosistema, nella manutenzione e sostituzione dei macchinari. Abbiamo creato molte isole di ripopolamento per i nostri ospiti in Salina e siamo fieri del lavoro fatto. I fenicotteri e le altre specie animali da noi si trovano bene. In questi anni abbiamo puntato molto anche su comunicazione e fiere, con un ritorno di immagine e commerciale misurabile e positivo. Il mio più grande orgoglio è quello di aver messo la parola Cervia sulle confezioni, oltre un milione e mezzo di confezioni venduti nel 2020, con un incremento a due cifre ormai costante da anni. Si tratta di una visibilità e pubblicità importante per il Sale Dolce di Cervia come prodotto e per la città tutta. – conclude Pomicetti – Siamo in piena campagna salifera e ci auguriamo che il clima e le condizioni meteo ci consentano di produrre un ottimo Sale Dolce di Cervia”.